Roberto Pesce e il trading (seconda parte)

In un articolo precedente ho pubblicato la prima parte di un’intervista che mi è stata effettuata qualche mese fa e relativa alla mia esperienza come trading e investitore.

Di seguito la seconda e ultima parte.

Per approfondire il mio modo di intendere il trading per i “non addetti ai lavori” e se ti interessano le possibilità di formazione in area “Trading & Investing” puoi partecipare al corso di base [workshop_what what=”488″ color=”navy”] e il programma di approfondimento a numero chiuso [workshop_what what=”494″ color=”navy”].

Non esistare a scrivermi e contattarmi per qualsiasi richiesta di informazioni o di approfondimento (robertopesce@coachingfinanziario.it).

Buona lettura!

Roberto

ROBERTO PESCE e il TRADING (seconda parte dell’intervista)

Nella tua esperienza avrai avuto anche tu periodi in cui non guadagnavi: cosa ti ha spinto ad andare avanti?

Nel periodo 2000-2002 di cui parlavo prima la molla è stata sicuramente il sapere che se c’erano persone che riuscivano a guadagnare dal trading, allora avrei potuto riuscirci anche io, si trattava semplicemente di capire il “come”. Attualmente, quando incappo in una “striscia negativa” (mai molto lunga per la verità) penso che sto sbagliando qualcosa, forse il mercato ha cambiato mood e non me ne sono accorto. Mi fermo e riesamino la mia operatività. C’è poi da dire che i momenti per il trading non sono sempre uguali. Ci sono momenti in cui è difficilissimo guadagnare, altri invece in cui ci riescono anche i bambini. Con l’esperienza è facile distinguerli e si può anche stare fermi quando lo scenario è troppo complicato per il nostro livello di abilità o per il nostro stile di trading.

Quanto conta nel trading una corretta gestione delle emozioni?

Tantissimo, il trading è 33% metodo, strategia e conoscenza, 33% esperienza e 33% gestione emotiva. Bisogna arrivare a non associare più nessuna emotività né ai guadagni né alle perdite. Nel tempo ci si accorge che è l’aspetto più difficile…

Cosa fa la differenza tra un trader di successo e un giocatore in borsa?

Il primo guadagna sistematicamente, il secondo si diverte quando vince e si deprime quando perde ma in realtà non sa mai realmente cosa sta facendo né in un caso né nell’altro. A mio parere se si cerca il divertimento conviene più andare al casinò che “giocare in borsa”, è in assoluto più divertente e, nel tempo, si perdono meno soldi… Se invece si vuole investire o fare trading con risultato costante occorre studiare e applicarsi perchè i mercati non ti regalano niente e se qualche volta ti concedono qualcosa che in realtà non hai veramente meritato stai ben certo che prima o poi se lo riprendono con gli interessi.

Solitamente chi scopre un metodo di successo, lo tiene per se. Perciò la domanda è d’obbligo: come mai hai deciso di insegnare le tue tecniche?

Beh, intanto considera che io mi occupo di formazione e crescita personale e comunicazione da più di 20 anni e sono diventato trader successivamente per imparare a far rendere i miei risparmi visto che ero deluso dai consigli dei bancari. Una volta vista l’utilità e l’efficacia di quello che avevo imparato, decidere di insegnarlo a mia volta è stato un attimo. Perché poi essere gelosi della propria conoscenza? Partiamo dal presupposto che il problema non si pone perchè se anche insegnassi il mio metodo a migliaia di persone, sarebbero comunque una goccia nel mare dei milioni di investitori sprovveduti “fai-da-te”. Inoltre non ti nascondo che insegnare ad altri quello che so è non solo gratificante ma aiuta anche me stesso a migliorarmi e a affinare la chiarezza e l’efficacia di alcune procedure o strategie.

E le persone riescono a replicare con efficacia il tuo modello?

Direi proprio di si, anche perché se c’è una caratteristica che mi distingue è che ho spinto davvero al massimo la semplicità e l’efficacia di quanto utilizzo e insegno. Naturalmente poi l’esperienza ha il suo peso nell’operatività pratica ma ho molti allievi che riescono a guadagnare bene sin da subito e i loro risultati non ti nascondo che mi riempiono di orgoglio e soddisfazione!

Un consiglio per chi inizia.

Investire subito in formazione di qualità e partire per gradi. Prima paper trading (soldi finti), quindi passare in reale ma con importi limitati, poi crescere via via. Il mercato punisce severamente presunzione e improvvisazione e chi non vuole spendere tempo e denaro in formazione ne spende poi irrimediabilmente di più in errori costosi.

Un consiglio per chi ha già iniziato.

Di continuare con metodo, costanza e disciplina. In borsa il genio non vale granchè, metodo e sistematicità invece pagano alla grande. Aggiungo una cosa che fanno davvero in pochi: realizzare e perfezionare sistematicamente il proprio trading plan.

Quando ti possiamo vedere in azione?

Scrivo sul mio blog (www.robertopesce.com) un paio di volte a settimana e di tanto in tanto pubblico anche un video con il commento di alcune operazioni. In ambito formazione alterno una volta al mese un’edizione dei corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”] e una di [workshop_what what=”490″ color=”navy”] (tutte le date pubblicate costantemente anche sul portale www.coachingfinanziario.it ).

Due volte all’anno parte invece un’edizione della [workshop_what what=”494″ color=”navy”], il mio programma di approfondimento a numero chiuso per chi ha già frequentato uno dei due corsi di base. Sono disponibile anche per coaching individuali di approfondimento, sempre però per chi ha già partecipato ad almeno uno dei due corsi di base.

Un saluto e … BUON TRADING a tutti!

Roberto Pesce

Commento

La tua email non sarà pubblicata.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.