Robot Forex Trading: parliamo di un business ad “alto rischio – alto rendimento” non della soluzione garantita alle proprie difficoltà finanziarie personali!

In questi giorni siamo stati letteralmente travolti da una valanga di entusiasmo, mail e telefonate relative al corso [workshop_what what=”489″ color=”navy”] (prossima data il [workshop_when what=”489″ color=”black”] a [workshop_where what=”489″ color=”black”]), seminario che ha già ricevuto una massiccia quantità di adesioni, francamente superiori alle nostre più rosee previsioni!

Tutto questo è naturalmente estremamente lusinghiero e gratificante ma, allo stesso tempo, anche altamente responsabilizzante e Massimo Golfarelli ed io ci stiamo francamente chiedendo se il messaggio che volevamo trasmettere sia passato correttamente oppure (e per alcune persone ne siamo certi) sia stato frainteso e trasformato in qualcosa di diverso da ciò che voleva essere nel suo intento originale.

Tanto per capirci, ho ricevuto e risposto personalmente a mail di persone, in alcuni casi ex-allievi dei miei corsi in altri invece anche perfetti sconosciuti, che mi dicevano che stavano facendo carte false per venire al corso anche se al momento si trovano in gravi difficoltà economiche e lo stesso costo del viaggio fino a Reggio Emilia o a Milano rappresenta un peso difficile da sostenere ma avrebbero fatto l’impossibile per poter partecipare soprattutto se gli avessimo permesso di pagare l’iscrizione a rate perchè vedevano nel business dei forex robot una soluzione al proprio momento di difficoltà finanziaria.

A tutte le comunicazioni aventi questo tono (ed erano parecchie) ho risposto personalmente sconsigliando la partecipazione al corso [workshop_what what=”489″ color=”navy”] in quanto non avrebbe avuto senso per la loro situazione finanziaria personale e familiare e perchè, in sintesi, per poter avere risultati con questo business servono almeno tre cose:

  • conoscenza (e questo è l’obiettivo per cui facciamo il corso)
  • capitali di rischio non esattamente super risicati e “sofferti”
  • una certa serenità d’animo e tranquillità psicologica nei confronti di quel denaro e la disponibilità mentale e finanziaria nel sapere che quelle somme potrebbero eventualmente incassare perdite anche pesanti

Per ribadire il messaggio: stiamo parlando di un trading ad alto rischio – alto rendimento – alta volatilità, non della possibilità di ottenere con certezza un 8-10% di rendimento garantito ogni mese (che in effetti è quello che noi stiamo ottenendo operandoci da un pò ma deve essere chiaro che sul futuro non c’è certezza anche perchè conosciamo personalmente persone che utilizzando lo stesso robot hanno subito perdite pesanti) e vogliamo che questo messaggio sia chiaro tanto che se qualcuno tra coloro che si sono già iscritti al corso avesse equivocato la nostra comunicazione e si sentisse a disagio in tal senso siamo assolutamente pronti ad annullare la sua adesione al corso rimborsando integralmente quanto eventualmente già versato per tale iscrizione.

Si badi bene, questa non vuole essere una “marcia indietro” da parte nostra, siamo convinti di quanto affermiamo in merito al forex e ai robot però è davvero molto importante che ogni partecipante al seminario sappia a cosa sta andando incontro e decida con coscienza di causa se questo business in questo momento faccia al caso suo o meno.

Lo ripeto: se qualcuno sentisse di aver fatto il passo più lungo della gamba ed essersi lasciato travolgere dal nostro entusiasmo non ci deve essere nessuna vergogna o titubanza nel chiedere l’annullamento della propria iscrizione al corso che in tal caso sarebbe sicuramente un comportamento maturo e finanziariamente intelligente, concetto quest’ultimo che, come noto, sta a me molto a cuore 😉

E’ evidente che questa nostra comunicazione è assolutamente anti-commerciale (di fatto sto cercando di raffreddare brutalmente gli eccessi di entusiasmo e euforia che io stesso ho contribuito a creare) e forse potrà anche suonare strana a qualcuno, ne sono consapevole ma, come mi dissero una volta, “meglio arrossire prima che impallidire poi” e siccome nè io nè Massimo Golfarelli abbiamo la vocazione dei business man con il pelo sullo stomaco ci è sembrato giusto con questo articolo raddrizzare il tiro rispetto ad un messaggio che qualcuno ha sicuramente interpretato con eccessivo ottimismo.

Mi auguro francamente con tutto il cuore che questo articolo per me davvero inusuale possa essere apprezzato, la valanga di iscrizioni e interessamenti che abbiamo ricevuto per il corso [workshop_what what=”489″ color=”navy”] ci ha letteralmente sommerso (e non ringrazierò mai abbastanza Roberto Ivaldi per l’instancabile opera di customer care che ormai da più di un anno sta svolgendo a favore dei nostri clienti e contatti) e mi ha reso ancora più consapevole del patrimonio di stima e fiducia che penso di aver accumulato in questi anni sia con gli ex-allievi dei corsi che con chi non ho mai nemmeno incontrato di persona ma evidentemente mi segue tramite questo blog e si fida di quello che legge in queste pagine.

Questa stima e fiducia sono estremamente importanti per me, per Massimo e per il resto del nostro team che si va progressivamente allargando e sono assolutamente prioritarie nella nostra scala dei valori rispetto ai riscontri commerciali che sono certamente cruciali ma che non privilegieremo mai rispetto al poter continuare ad andare in giro a testa alta guardando ogni ex-allievo negli occhi sapendo di non avergli mai fatto promesse diverse dalla verità dei fatti e della sostanza delle metodologie che lo avevamo incoraggiato ad imparare.

Tornando alla sostanza del corso [workshop_what what=”489″ color=”navy”], oltre al fatto che stiamo facendo un lavoro bestiale per ottimizzare tutti gli aspetti della comunicazione e della metodologia che verrà erogata al corso per poter blindare ogni aspetto potenzialmente problematico nell’applicazione successiva dei partecipanti, è tuttavia anche importante sapere che questo del 12 di dicembre sarà il primo corso su questo argomento ma non l’ultimo e che quindi ci saranno anche altre occasioni future per parteciparvi con la certezza che la nostra capacità di supportare tutti gli iscritti migliorerà di volta in volta come è già avvenuto in passato per ogni corso da noi ideato e condotto.

Insomma, calma e gesso, testa bene avvitata sul collo e chiedersi: Questo business fa per me? Sono dotato dei requisiti necessari di capitale e serenità psicologica per poterlo affrontare al meglio o mi sto imbarcando in un’attività al momento non adatta per me?”

Per chiudere, alleghiamo qua sotto un elenco sintetico delle domande più ricorrenti a cui abbiamo dato risposta individualmente in questi giorni e che vertevano proprio sull’equilibrio rischio-costi-rendimento del [workshop_what what=”489″ color=”navy”].

A risentirci presto, stay tuned!

Roberto Pesce

CORSO [workshop_what what=”489″ color=”navy”] LE DOMANDE FREQUENTI

“Parlate sempre di guadagnare un 8-10% al mese, si tratta di un rendimento garantito?”

Ovviamente NO, stiamo parlando di un’attività di trading ad alta volatilità relativamente alla quale non è possibile avere nessuna garanzia percentuale di guadagnoescludere il rischio di incassare perdite anche pesanti. Il rendimento 8-10% e talvolta persino superiore di cui parliamo è quello che stiamo ottenendo negli ultimi mesi utilizzando il robot con un settaggio prudente (che comunque non elimina i rischi di perdita) e facendolo funzionare senza intervento da parte nostra se non in casi estremi, dove per intervento si intende la correzione/cancellazione di operazioni inserite dal robot e l’inserimento di operazioni manuali per aumentare un guadagno o diminuire una perdita oppure la disabilitazione del robot su un determinato cross.

Ma che rischi posso correre, quanto posso perdere nella peggiore delle ipotesi?”

Trattandosi di trading a leva altissima, il rischio sul forex è sempre quello di perdere l’intero capitale investito. Ribadiamo ancora una volta che parliamo di un’attività ad alto rischio – alto rendimento.

“Con quanto capitale mi consigliate di operare? Potete darmi dei livelli minimi e massimi con i quali abbia senso iniziare?”

Ne abbiamo già parlato dell’intervista e nella pagina di presentazione del corso ma torniamoci pure su. Consigliamo a tutti di utilizzare un capitale iniziale basso e soprattutto che non sia impegnativo per le proprie tasche tanto che abbiamo esplicitamente sconsigliato la partecipazione ad alcune persone che ci hanno scritto dicendoci che per loro era un investimento importante.

Parlando di numeri concreti, il capitale più ragionevole con cui iniziare è di 2.000 – 5.000 € (volendo anche 1.000 € anche se non lo consigliamo). Tecnicamente parlando (al corso ne discuteremo nel dettaglio) è tuttavia importante capire che un capitale molto basso rappresenta ovviamente un rischio minore in senso finanziario ma allo stesso tempo un conto da 5.000 € riesce a sopportare eventuali eccessi di volatilità del mercato molto meglio di uno da 1.000 – 2.000 che ad un certo punto potrebbe venire spazzato via da un movimento eccessivo unidirezionale che invece si potrebbe tradurre addirittura in un grosso guadagno per un conto più capitalizzato soprattutto se gestito da una persona in possesso delle competenze e del sangue freddo necessari per intervenire manualmente.

Altra cosa importante è avere la possibilità di aggiungere altri capitali se la situazione lo ritenesse opportuno per evitare problemi con la marginazione.

La classica domanda da farsi quindi è: Se perdo tutto il capitale che ho investito, come sto? Posso gestire finanziariamente e psicologicamente la perdita o mi sto prendendo un rischio troppo alto per le mie forze?”

Se la domanda precedente genera dubbi relativi all’aspetto puramente finanziario o a quello psicologico sconsigliamo fortemente di investire nel Forex.

Detto questo, il nostro impegno è stato e sarà quello di limitare il più possibile i rischi perseguendo al contempo rendimenti molto alti rispetto a qualsiasi altra forma di investimento finanziario e non.

Sulla base di questo ragionamento, quale può quindi essere un giusto equilibrio di capitale per bilanciare rischi e opportunità?”

Citando un esempio “di famiglia”, lo stesso Roberto Pesce ha iniziato operando con un conto forex da 4.000 € pur avendo disponibilità molto più ampie proprio per “prendere la mano” con lo strumento senza prendersi rischi eccessivi. Operando molto anche manualmente ha raddoppiato l’importo iniziale in soli due mesi anche se ad un certo punto ha ritenuto opportuno rimpinguare lo stesso conto con 2.000 € di liquidità aggiuntiva per garantirsi un maggiore margine di manovra. Raggiunto l’obiettivo 100% se avesse voluto limitare i suoi rischi avrebbe disinvestito i guadagni garantendosi così il rischio zero per la sua operatività futura. La sua scelta è stata invece diversa ossia di ripartire con un nuovo conto da 10.000 € complessivi (6.000 € di capitale proprio + 4.000 € guadagnati con i primi due mesi di operatività) e continuare ad acquisire esperienza per affinare la propria metodologia di trading misto robotico + manuale e potersi abituare gradualmente all’emotività generata dalla volatilità su somme più importanti. L’obiettivo finale di Roberto è infatti quello di mettersi progressivamente in grado di gestire tecnicamente e psicologicamente somme realmente importanti e ottenerne i relativi profitti oltre che insegnare la stessa metodologia a chiunque vorrà partecipare al programma “ADVANCED FOREX LAB” di futura realizzazione. In tale seminario inedito si farà trading in diretta con denaro reale ma per potervi partecipare come allievi sarà necessario possedere alcuni requisiti preliminari tra cui una buona conoscenza dell’analisi tecnica, esperienza sul forex e una certa quantità di capitale minimo su cui operare direttamente al corso.

“Il Robot che consiglierete al corso è vostro? E’ compreso nel costo del corso o devo comprarlo a parte? Quanto costa?”

Anche di questo abbiamo già parlato, in ogni caso i robot di cui parleremo al corso non sono nostri e vanno comprati a parte. L’obiettivo del corso è quello di trasferire la nostra esperienza nel mondo dei Forex Robot e di indicare quello che stiamo usando e con quali settaggi e money management stiamo operando. Dal momento che la ricerca di Massimo Golfarelli sui robot va avanti, non è comunque detto che tra qualche mese questo robot non si dimostri più granchè all’altezza o ne appaiano sul mercato di più interessanti da prendere in considerazione e che quindi si passi a consigliarne altri.

Il robot che consigliamo attualmente costa circa 400 €con tre licenze e ha un successivo canone di aggiornamento di 35 € a trimestre.

“Il Robot funziona da solo? Devo intervenire? Quanto tempo mi impegna?”

Per la maggior parte del tempo il robot non ha bisogno di interventi. Alcune volte però è meglio intervenire per evitare situazioni che possano portare ad un rischio elevato (soprattutto nella fase 1), al corso spiegheremo come riconoscere queste situazioni e cosa fare. Non è possibile quantificare quante volte questo possa succedere, indicativamente negli ultimi 4 mesi si sono presentate due occasioni altamente rischiose in cui siamo concretamente intervenuti.

Le indicazioni che daremo prevedono di controllare il proprio conto un paio di volte al giorno, che tra PC, smartphone e iphone è un’operazione che occupa pochi minuti. Se si dovessero presentare le condizioni critiche che richiedono intervento invece è richiesta una presenza più lunga … che però non è quantificabile a priori.

“Di quali conoscenze informatiche ho bisogno?”

Abbiamo preparato tutti gli strumenti per facilitare il più possibile tutte le fasi necessarie per predisporre l’ambiente di lavoro, va però detto che se qualcuno è completamente digiuno di informatica(per intenderci chi non utilizza mai il pc o non sa nemmeno copiare un file tra due cartelle) avrà grosse difficoltà e forse è meglio che non partecipi.

“Conoscenze preliminari di trading azionario possono aiutare o sono necessarie?”

L’operatività puramente robotica è interessante proprio perchè non serve conoscere il trading ed è quindi accessibile anche a chi non si è mai interessato alla materia e non ha intenzione di farlo in futuro. Tuttavia, è evidente che avere dimestichezza con l’analisi tecnica (pensiamo ad esempio a tutti coloro che in questi anni hanno partecipato ai corsi di Roberto ed in particolare alla [workshop_what what=”494″ color=”navy”] fornisce un indubbio vantaggio che si manifesta tuttavia essenzialmente quando e se occorre intervenire manualmente per gestire situazioni anomale o rischiose. Una delle cose su cui ci stiamo concentrando in queste settimane di lavoro preparatorio al corso [workshop_what what=”489″ color=”navy”]  consiste proprio nello standardizzare alcune regole di intervento comprensibili ed applicabili anche da chi non ha tali competenze ma allo stesso tempo ci sentiamo anche di incoraggiare uno studio futuro del trading e dell’analisi tecnica la cui conoscenza riduce sensibilmente i rischi di cui abbiamo parlato precedentemente e aumenta esponenzialmente la profittabilità del sistema soprattutto se ci si vuole avventurare nell’affascinante ma non semplicissimo mondo dell’operatività mista manuale + robotica.

10 commenti

  1. Roberto

    11 anni fa  

    Roberto,
    ti ringrazio per questo articolo che condivido pienamente. Bisogna avere la consapevolezza di cosa si sta per affrontare e la necessaria serenità mentale che consenta di mantenere la giusta freddezza di intervento. Mi sono iscritto sicuro di poter trarre il meglio dal vostro insegnamento. Non ho mai partecipato ad un tuo corso ma, seguendoti sul blog e sentendo un amico che invece ha partecipato ad un tuo corso, ho capito che sei una persona degna della massima fiducia.
    Vorrei chiederti un consiglio su un testo di analisi tecnica: oltre al classico di Murphy “Analisi tecnica dei mercati finanziari” che ne pensi del libro di J. Schwager “Enciclopedia del trading e dell’analisi tecnica”? E qualche altro testo? Grazie. Roberto


  2. Federico Bonato

    11 anni fa  

    Ciao Roberto!
    non vedo l’ora di partecipare al corso!!!

    Sai credo che questo aritcolo, per alcune persone, sia di fondamentale importanza perchè, come hai citato tu, presi da raptus di euforia si commettono gravi errori, amplificati spesso da situazioni economiche traballanti.
    Mi congratulo con te/voi per la vostra ferrea moralità e senso etico. Veramente, più ci conosciamo nel tempo e più capisco quanto siete professionali.
    Complimenti ancora.

    Un caro saluto,

    Fede


  3. Roberto Pesce

    11 anni fa  

    Ciao Marco e Federico e grazie per l’apprezzamento e la stima.

    Per Marco: non ho mai letto il libro in questione, mi hanno parlato bene anche di “The disciplined trader” di Mark Douglas (http://www.tradinglibrary.it/scheda.php?idArticolo=313) e di “Encyclopedia of chart patterns” di Bulkowsky (http://www.amazon.com/Encyclopedia-Chart-Patterns-Wiley-Trading/dp/0471668265/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1354013177&sr=1-3) che però sono in inglese e non ho comunque mai letto. Anche i libri di Oliver Velez, Greg Capra e quelli di approfondimento sulle candele giapponesi sono sempre utili e interessanti.

    Tornando al discorso del forex e dei robot in effetti il discorso è articolato e magari ci ritornerò sopra in futuro ma mi preme rimarcare che si tratta di un progetto innovativo e per certi versi di un cantiere aperto per cui non voglio creare illusioni in merito ma che chiunque partecipi al seminario abbia la consapevolezza esatta di cosa aspettarsi.

    Tra l’altro abbiamo avuto dei nuovi sviluppi sia positivi che negativi proprio relativi ai robot e ai risultati conseguenti per cui stiamo lavorando intensamente sul modificare parte dei contenuti che erogheremo al corso ROBOT FOREX TRADING del 12/12 e quasi sicuramente metteremo una maggiore enfasi rispetto a quanto pensavamo in origine relativamente all’importanza di alcuni possibili interventi manuali da attuare di tanto in tanto per contenere o limitare i rischi di perdita che ovviamente rimangono uno degli elementi dell’equazione forex.

    A risentirci presto!

    Roberto Pesce


  4. Roberto

    11 anni fa  

    Ciao Roberto, mi chiamo .Roberto anche io (autore del primo commento) e non Marco…. Effetti del robot? :)))) Un caro saluto!


  5. Ivan

    11 anni fa  

    Ciao Roberto,
    ho apprezzato molto il tuo articolo ne tracciano serietà e correttezza.
    Per questo “primo giro” non parteciperò al corso ma sto valutando se farlo in seguito.

    buon trading!
    IVAN


  6. Danilo

    11 anni fa  

    Ciao,
    hai dei conti collegati a myfxbook?


  7. Barbara

    11 anni fa  

    Ciao Roberto,
    ti ringrazio per questo articolo, dove trasuda correttezza e professionalità.
    Ho partecipato “solo” al Follow Up del MMI che mi ha dato per il momento l’opportunità di conoscere te e Livio e seguirvi con interesse nei vostri blog.
    Come scrivi tu, in questo momento non sono economicamente in grado di sostenere il corso, né tanto meno il vero e proprio lavoro sul campo, ma inizio ad interessarmi sempre più e come una formichina a mettere da parte per poi impegnarmi in questa avventura.
    Ti e vi auguro un buon lavoro, augurandomi di partecipare ai tuoi corsi al momento giusto.


  8. Enzo

    11 anni fa  

    Roberto ma prevedete anche una qualche forma di abbonamento per gestione manuale suggerita? Cioè tipo sms/mail quando voi decidete sia necessario operare manualmente e indicazione parametri da inserire?


  9. Stefano

    11 anni fa  

    Ciao Roberto,
    mi aspettavo un articolo di “Correzione d’entusiasmo”. Hai fatto molto bene a scriverlo. Anzi, ti dirò di più. Francamente io non consiglierei affatto a chi non ha un minimo di esperienza di trading, e per lo più di trading sul Forex, di partecipare al corso anche se non occorrono conoscenze di analisi tecnica perché il robot funziona da se, occorre però un “allenamento emozionale” ben avviato.

    Il Forex accende gli stati d’animo più sconosciuti e reconditi che una persona possa avere dentro di se e non esserne ancora a conoscenza; e non credo sia opportuno che si presentino per la prima volta su conti reali con aspettative di guadagni interessanti. Sarebbe ancor più frustrante.

    Il tuo articolo sottolinea la grande onestà e purezza che ti contraddistingue dalla massa, grande Roberto.

    Se mi permetti, inserisco un link al nostro sito del Cashflow Club Estense dove sono posti in rilevanza numerosi post sul Forex scritti da me, in quanto ho sperimentato tutti gli errori possibili che si possono fare in questo contesto.

    Se volete sapere cosa comporta essere trader leggetevi quest’articolo http://www.cashflowclubestense.com/una-mente-da-trader-parte-1 (se Roberto me lo permette).

    Grazie e buona giornata. Ci vediamo al corso


  10. Paolo

    10 anni fa  

    …..E’ come se un venditore di automobili dicesse al cliente: “ma è sicuro di riuscire a pagare le rate del finanziamento?!? secondo me dovrebbe comprare una macchina più piccola perché questa non se la può permettere!”…
    Credo sia la prima volta in vita mia che il venditore si assicura del fatto che il cliente ha REALMENTE capito quello che sta comprando, compreso i rischi e non mettendo in mostra solo le opportunità… Probabilmente avrai avuto qualche iscritto in meno al primo corso di Robot Forex, ma questa sincerità ti premia nel medio-lungo periodo.
    Complimenti Roberto! 🙂


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