Una Vigilia al sapore di Bitcoin: potrebbe capitare anche a te

Bitcoin NataleLa tovaglia immacolata riflette il calore delle candele accese e il profumo di tartine della nonna invita tutti a prender posto: è la Vigilia di Natale. La vecchia zia, seduta a capotavola, ha già ripercorso tutti i defunti e i malati gravi dell’anno che sta finendo, e in un eccesso di modernità chiede: “ma cosa sono questi Bitcoin?”

Le posate restano per un attimo sospese, e le teste si girano lentamente verso Marco, il nipote iscritto da “ben” due mesi a economia e commercio, il più titolato a dare una risposta, se non altro per età.

La mamma lo guarda orgogliosa e ancor prima che il ragazzo apra bocca dichiara: “sapete che Marco con il guadagno di sei mesi sui Bitcoin si è comprato la macchina?”

L’attenzione ora è totale: non c’è nulla che attragga più di un guadagno facile!

“I Bitcoin sono una criptovaluta” esordisce pazientemente Marco, facendo ricorso a tutto lo spirito natalizio.

“Il Bitcoin è un oggetto digitale, che può essere inviato in modo elettronico in qualunque parte del mondo, in tempi rapidissimi (meno di un’ora), passando da una persona all’altra senza che ci sia bisogno di una banca o di altri intermediari.”

“Il Bitcoin è identificato da una Chiave Privata, ovvero una sequenza di numeri e cifre certa e  non replicabile. Possedere la chiave, significa possedere Bitcoin, e se la perdi è un po’ come perdere il portafoglio: hai perso quello che c’è dentro. Non c’è nessun modo di recuperarlo, o duplicarlo e non c’è scritto da nessuna parte il tuo nome e cognome. Perciò chi ha la chiave possiede quello che contiene e può farne ciò che vuole.

Bisogna avere un po’ di dimestichezza con computer, hard disk esterni e stare molto attenti a dove si salvano i propri dati.”

Bitcoin

La zia lo ascolta attenta mentre addenta i tagliolini, e replica prontamente “va bene Marco, ma esattamente a cosa servono?”

“I Bitcoin possono essere due cose”, continua Marco: “oggi sono soprattutto uno strumento per guadagnare tanti soldi speculando sul prezzo. Puoi guadagnare comprando e rivendendo rapidamente, facendo perciò trading, come con le azioni.

Oppure comprando e tenendoli in una prospettiva di lungo periodo, perché sei convinto che il valore crescerà ancora.”

“Io li ho comprati quando valevano 2.000€ e li ho rivenduti a 15.000€” spiega Marco chiedendo doppia porzione di patate, “così mi sono comprato l’auto nuova.”

“Inoltre i Bitcoin sono una moneta digitale da usare per comprare beni e servizi. Un nuovo metodo di pagamento!

Si può pagare in Bitcoin su diversi siti on line…sembra che anche Amazon si stia attrezzando per accettarli.

E nella vita reale è già possibile usarli per comprare case, pagare tasse o, con apposite carte di credito, fare la spesa dal salumiere sotto casa o da Mc Donald.”

Quanto durerà secondo te? Sono vecchia abbastanza per dirti che di queste cose ne ho viste parecchie, perciò stai attento Marco” sospira scettica la zia, “ci ricordiamo tutti del povero zio Luigi che pensava di comprarsi casa con le azioni di Tiscali e poi da un giorno all’altro…”

“Si zia, ma questa volta è diverso”, dice Marco, nella più nota delle frasi fatte.

“In realtà quello che è diverso non è il Bitcoin ma quello che rappresentano: un’innovazione tecnologica e, forse, un esperimento sociale.

Tanti confondono i Bitcoin con la tecnologia che li ha creati: la Blockchain.

Grazie alla blockchain le transazioni, i passaggi di Bitcoin, avvengono tramite una rete diffusa di nodi. I nodi sono computer collegati fra loro, tutti paritari, non c’è gerarchia, non c’è nessun intermediario che certifichi (e nemmeno che garantisca), gli scambi tra questi nodi. E’ la tecnologia in sé che è stata concepita per certificare con chiavi univoche qualunque transazione. Tutto in completa autonomia e libertà.

Le transazioni quindi non sono necessariamente solo scambi di Bitcoin.

L’aspetto rivoluzionario è che qualunque cosa si voglia certificare in modo sicuro e verificabile da tutti, che sia un documento, un attestato, un database completo, un atto notarile o un accordo commerciale, con la blockchain si può fare, senza bisogno di ricorrere a professionisti che rilascino dichiarazioni. Immagina il risparmio di costi!

“Per farti un esempio zia, ora la banca registra il saldo del tuo conto corrente  su un database che può essere danneggiato, contagiato da virus o attaccato da hacker”, si infervora Marco, “con la blockchain questo non succede ed è il motivo per cui tutte le grandi compagnie si stanno attrezzando per utilizzare questo nuovo processo.”

“Se vogliamo fare un paragone possiamo dire che ai tempi in cui lo zio Luigi, e tantissimi come lui, compravano Tiscali per guadagnare, ora tutti comprano Bitcoin per lo stesso motivo. Ma all’epoca di Tiscali la vera rivoluzione non era il guadagno su quel titolo o quello di altre società analoghe, la vera rivoluzione fu l’avvento di Internet.”

Bitcoin

“Ora allo stesso modo lo è la blockchain.”

“Hai capito zia? e comunque il tuo pandoro farcito sarà sempre la miglior cosa della Vigilia”…sorride Marco.

“Anche al tuo povero zio Luigi piaceva tanto” lo ricambia con un sorriso la zia.


E che sia un buonissimo Natale con o senza Bitcoin.

 Giorgia Ferrari

12 commenti

  1. Ardian

    6 anni fa  

    bel racconto Giorgia. Auguri a te e a tutta la Smartmoney.Facciamo in modo che il 2018 sia migliore. Non ho detto speriamo ma facciamo. Sperare e basta senza fare niente per cambiare non funziona. Un abbraccio a tutti voi


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciaoooo Ardian,
      ricambio di cuore gli auguri e ti ringrazio dei complimenti.
      Facciamo in modo di ritrovarci presto per costruire al meglio questo 2018.
      Un abbraccio


  2. Patrizia Brugnoli

    6 anni fa  

    “In medio virtus stat” come la zia del racconto ne ho già viste tante e ho anche lavorato negli anni ’80 per una importante Finanziaria molto seria ( esiste ancora oggi) e in quel periodo la raccolta soldi dai privati per i Fondi Comuni era al top. Come sempre “le mode ” sono molto copiate da tutti onesti e non e per farla breve ho visto in quel periodo persone che non mi affidavano i loro risparmi perché il tasso era troppo basso rispetto ad altre realtà che nascevano come funghi e davano percentuali molto alte. Purtroppo un mio mancato Cliente che si era affidato “ai guadagni facili ” ha perso tutti i suoi risparmi ( la Società è sparita dopo 2 anni con tutto il bottino) e lui si è tolto la vita. Ora questo caso estremo l’ho menzionato per dire che gli esseri umani sono bravissimi a correre dietro alle chimere e alle mode ( oggi in una società così superficiale e con Internet che sembra essere la panacea per tutti i mali) che le varie epoche mi hanno fatto vivere i BITCOIN forse sbagliando li vivo come i BOT al 20% (mia zia si è comperata la casa ) i Fondi Comuni che hanno dato ottimi ricavi, le Azioni ( ho conosciuto persone che hanno lasciato il lavoro per lavorare tutti i giorni per comperare e vendere in Borsa e hanno fatto molti soldi) tutte cose che hanno arricchito, è vero, un certo numero di persone ma i più ci hanno rimesso e sono tornati alla vita di sempre ma con tanto amaro in bocca. Diventare ricchi non è solo una questione di denaro ma di disposizione mentale e conoscenza continua quindi di cultura. Cordiali saluti


    • Daniel

      6 anni fa  

      Sei saggia e ti ammiro, troppo semplice e volatile questo sistema è chi ci guadagna? Sempre gli stessi é il ritornello delle catene di Sant’Antioco, i primi nuotano nell’oro gli altri affogando nel fango. Buon anno


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Daniel,
      quello delle criptovalute è certamente un mercato volatile, ma non ha nulla a che fare con catene o con discorsi demagogici sulla ricchezza dei pochi su quella di tanti.
      Qui si parla di investire soldi e l’unica cosa che conta sempre è capire quello che si sta facendo.
      Quindi:
      – conoscere il prodotto, non per sentito dire o per i titoli sui giornali. Avere cultura finanziaria vuol dire questo.
      – sapere che rischio si sta correndo. Di conseguenza scegliere consapevolmente se è l’investimento che fa per noi, sia in base alle proprie capacità finanziarie sia in base al tempo che siamo disposti a dedicare allo studio e alla gestione di quell’investimento.
      – sapere come gestire questo rischio con regole e tecniche adeguate.

      Possiamo chiamarla saggezza o educazione finanziaria.
      Ti auguro un anno saggio e ricco di soddisfazioni.


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Patrizia,
      chi lavora o ha lavorato nel mondo finanziario si sente indubbiamente come la vecchia zia del racconto.
      L’esperienza ci ha insegnato che esistono mode, bolle ma anche opportunità. Chi, come hai detto correttamente tu, si aggiorna, studia, si fa una cultura continua, può cogliere occasioni prima e meglio di altri.
      La predisposizione mentale aiuta a focalizzarsi su ciò che vogliamo ottenere dal denaro che in ogni caso ci passa di mano.
      Occuparsi del proprio denaro, poco o tanto che sia, non deve per forza significare cambiare vita grazie al trading o al colpo da maestro in criptovalute. Significa aver padronanza delle scelte che si fanno.
      Gestire infine l’aspetto emotivo, dai deliri di onnipotenza che lo straguadagno finanziario può creare alla perdita totale che porta a drastiche decisioni, è un altro punto cardine, ed è questo che la vecchia zia vorrebbe che Marco imparasse.
      Ci sarà un seguito a questo dialogo tra esperienza e innovazione, intanto ti auguro uno splendido 2018.


  3. Rosalba

    6 anni fa  

    Veramente ottimo articolo chiara e semplice la spiegazione di cosa sono e come funzionano i bitcoin il tutto presentato con molta “legerezza” ma non superficialità. Complimenti davvero è auguri anche a voi tutti


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Grazie Rosalba,
      l’obiettivo è proprio quello di spiegare in modo semplice e leggero argomenti che per tradizione sono pesanti e complicati. Se ti piace condividi, così aiuti a diffondere informazioni utili.
      Perciò grazie dei tuo complimenti, ricambio di cuore gli auguri.

      Continua a seguirci, Marco e la zia ritorneranno…


  4. Federico

    6 anni fa  

    La prima domanda che devi porti quando fai un’investimento è: quanto sono disposto a perdere?
    In funzione della tua risposta c’è il prodotto giysto!
    Buon anno a tutti
    Federico


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Grazie Federico,
      buon anno anche a te.
      Sicuramente è importante conoscere il proprio grado di sopportazione del rischio.
      Credo sia ancora più importante sapere esattamente cosa si sta facendo con i propri soldi e non farsi prendere dall’euforia del momento.
      Detto questo, credo che investire in criptovalute sia un’opportunità come nella storia ce ne sono state tante. E la storia dovrebbe quantomeno insegnare.
      Se hai seguito i nostri corsi sai quanto sia fondamentale il concetto di money management. Questo che si tratti di azioni, forex o criprovalute. È questo che abbiamo imparato, è questo quello che insegniamo ed è anche quello che salva capitali: formazione e regole.


  5. Adriano

    6 anni fa  

    Il problema di un investimento è secondo me quello della possibilità di replicare il meccanismo di base per realizzare in guadagno nel lungo termine. Con il bitcoin ci si può comprare la macchina ma non mi pare che di per sé stesso sia un meccanismo di investimento che possa funzionare nel tempo… Per quanto mi riguarda preferisco investire in meccanismi di guadagno piccoli ma duraturi…


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Adriano, ti ringrazio per il tuo commento che mi dà spunto per una riflessione.
      Spesso è la modalità con cui affronti un investimento a fare la differenza nel grado di rischio che sei disposto a correre.
      La medesima azione ad esempio può essere comprata e conservata in portafoglio a lunghissimo termine, oppure essere tradata, cioè acquistata e rivenduta, anche più volte nell’arco di una giornata.
      Allo stesso modo c’è chi ha comprato Bitcoin a 1000€ e ancora li tiene e altri che hanno iniziato a far trading anche dopo che ha superato i 10 mila €.
      Il grado di sopportazione del rischio è indubbiamente soggettivo, ognuno deve capire il proprio e supportarlo con un’adeguata preparazione: questo anche se compra obbligazioni o fondi obbligazionari e tende a investire lì tutti i propri risparmi.


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