La Grande Scommessa: cronaca della più grande follia finanziaria di tutti i tempi

Tra le varie letture a cui mi sono dedicato sotto l’ombrellone, questa estate ho fatto pelo e contropelo anche a “LA GRANDE SCOMMESSA” di cui avevo già visto il film ma che, come sempre accade, affrontato in formato cartaceo ha tutto un altro spessore e approfondimento.

Il libro è stato scritto da Michael Lewis, giornalista americano molto ben informato sui fatti per averli sostanzialmente vissuti in prima persona fin dagli albori dello sviluppo delle vicende narrate (praticamente un vero e proprio “insider”) ma anche precedente autore di altri libri di grande interesse sulle manipolazioni del mondo finanziario come “THE LIAR’S POKER”.

Le vicende narrate si riferiscono alla genesi e allo sviluppo della grande crisi finanziaria del 2007/2008 in cui l’intero mondo ha tremato e ha rischiato di collassare su se stesso a causa dell’abnorme massa di debito incontrollato generato dalle grandi banche e dai cosiddetti mutuatari “subprime”.

Come probabilmente sai se mi segui su questo blog ma, soprattutto, se hai partecipato a INTELLIGENZA FINANZIARIA, sono piuttosto ben informato su tematiche di tipo finanziario e argomenti come mutui, obbligazioni, derivati, valutazione del rischio non mi sono esattamente sconosciuti. Tutto ciò precisato, leggere “LA GRANDE SCOMMESSA” è stato per me come addentrarmi, pagina dopo pagina, nel ventre della bestia, rendendomi conto con stupore via via crescente di quanto la follia finanziaria e la mancanza di scrupoli delle grandi banche e dei loro dirigenti, manager e dipendenti fosse andata molto oltre quanto io stesso avessi fino ad oggi compreso o anche solo immaginato.

Se, vista da lontano, la trama de “LA GRANDE SCOMMESSA” è semplice da capire e da descrivere, il dettaglio delle dinamiche finanziarie ad esso sottese è invece tutt’altro che semplice da seguire.

La storia narra delle vicende reali di quattro distinti gruppi di investitori che, in principio in maniera del tutto personale e intuitiva ma in seguito informandosi e contagiandosi a vicenda, hanno saputo intuire con grande anticipo il crollo del mercato immobiliare americano e della mole abnorme di obbligazioni spazzatura che le banche vi avevano costruito sopra, inizialmente sfruttandole per mietere guadagni principeschi ma poi, ebbri della loro stessa prestidigitazione comunicativa, fagocitandole nei loro stessi bilanci fino ad arrivare all’annientamento delle loro aziende.

E’ storia il clamoroso fallimento di Lehmann Brothers nel 2008 (collassata a fronte di un debito superiore ai 600 miliardi di dollari!!!) ma la verità è che, se il governo americano non fosse intervenuto a salvarle, stessa sorte sarebbe toccata anche ai giganti dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac, al mastodonte delle assicurazioni AIG e alla stragrande maggioranza dei grandi nomi della finanza internazionale come Bear Sterns, Merril Lynch, Goldman Sachs, JP Morgan, Citigroup, Bank of Scotland etc.

Potrei scrivere una dozzina di articoli da quanti sono gli spunti estraibili da “LA GRANDE SCOMMESSA”, dalle incredibili capacità finanziarie e caratteriali dei protagonisti del libro che sono riusciti a portare a casa guadagni pazzeschi per sè stessi e per i propri investitori (fino ad oltre 1 miliardo di dollari!!), ai tecnicismi dei meccanismi di cartolarizzazione del debito e di creazione di quei diabolici meccanismi chiamati CDO (Collateralized Debt Obligation) fino al ruolo giocato dalle Agenzie di Rating che, sostanzialmente, certificavano come “altamente qualitativi” strumenti finanziari complessi in realtà pieni zeppi di debiti inesigibili che non venivano verificati sia per mancanza di competenza che per conflitti di interesse espliciti con gli enti emittenti delle stesse CDO spazzatura.

Ciò che però mi ha maggiormente colpito è la descrizione puntuale di un meccanismo complessivo così folle e perverso che, se non fosse realmente accaduto, sarebbe inverosimile se raccontato da uno scrittore di fiction complottista. Vediamo se riesco a fartelo comprendere utilizzando una metafora non finanziaria che provi a descrivere una parte della follia che si era generata in quel periodo.

Prova ad immaginare se succedesse una cosa del genere:

  • un’azienda alimentare chiamata “NUTRI FOOD & PARTNERS” mette in commercio tutta una serie di prodotti di qualità infima e, dopo un po’ di tempo, questi prodotti scadono e iniziano a marcire
  • il MINISTERO DELLA SALUTE adesso li certifica come “non più per uso alimentare” e, ovviamente, nessuno li vuole acquistare
  • la stessa NUTRI FOOD & PARTNERS li mette insieme in grande quantità, li frulla con un paio di insaporitori e coloranti e li ripresenta allo stesso Ministero con nomi e confezioni nuove di zecca presentandoli come “pasti sostitutivi” la cui qualità deriva dalla varietà e quantità dei singoli alimenti contenuti nel beverone che li rende adesso un “pasto equilibrato e diversificato” chiamato “NCP” (Nutriente Collateralizzato Proteico)
  • il Ministero (pagato legalmente dalla stessa azienda alimentare) vede che la confezione dell’NCP in effetti è davvero bella e, per il fatto stesso che adesso il pasto sostitutivo è un prodotto nuovo e che ne contiene al suo interno molti altri, NON effettua verifiche sulla qualità dei suoi componenti nè sulla loro data di scadenza e lo certifica come un prodotto di alta qualità e con data di scadenza illimitata
  • la NUTRI FOOD & PARTNERS può adesso rivendere ad alto prezzo l’NCP certificato e garantito dal Ministero che in effetti va a ruba garantendo giganteschi profitti all’azienda, ai suoi dirigenti, manager e venditori
  • L’NCP viene comprato a man bassa e senza alcuna verifica o diffidenza da quasi tutti: altre aziende alimentari che in parte lo terranno per loro stesse e in parte lo rivenderanno a loro volta a adulti, bambini, pensionati e donne incinte. Medici, pediatri e nutrizionisti consigliano e rivendono a loro volta l’NCP, generalmente in buona fede nel senso che nessuno di loro si prende la briga di indagare cosa in effetti sia contenuto all’interno del Nutriente Collateralizzato Proteico
  • Qua e là in giro per il mondo un po’ di confezioni di NCP iniziano a fare i vermi e a puzzare e alcuni consumatori vengono ricoverati per averlo consumato, addirittura un paio di asili chiudono dopo le rivolte dei genitori, incazzati perchè i loro figli sono stati intossicati alla mensa ma, su scala globale, nessuno si preoccupa più di tanto e questi incidenti vengono derubricati come “parte della normale varianza statistica nello stoccaggio e consumo di alimenti”
  • Le vendite dell’NCP continuano alla grande e l’esempio della NUTRI FOOD & PARTNERS viene seguito da altre multinazionali alimentari che la imitano e ne replicano i meccanismi di creazione del prodotto e di commercializzazione. Tutti guadagnano un sacco di soldi e molta più gente inizia a stare male ma nessuno si preoccupa (meno che mai al Ministero) anche perchè, da che mondo e mondo, c’è sempre stata gente che si ammala e muore
  • La NUTRI FOOD & PARTNERS e le altre multinazionali concorrenti si scambiano un po’ dei propri stock di prodotti alimentari e li tengono per auto consumo e per le proprie scorte di lungo termine. Apparentemente nemmeno loro stesse si ricordano più cosa sia in realtà contenuto nei beveroni e diversificare tra i diversi beveroni gli sembra una grande idea. (NdR: lo so, quest’ultima parte ti sembra davvero inverosimile ma, credimi, è andata proprio così!)
  • Mentre tutto questo avviene (passano i mesi e gli anni, non è la cronaca di un giorno di ordinaria follia), alcune persone tra cui un paio di cuochi che gestiscono mense e ristoranti (una mensa è persino posseduta da una delle multinazionali che crea e vende gli NCP!), due studenti autodidatti di medicina e persino un venditore della NUTRI FOOD & PARTNERS iniziano a porsi alcune domande, approfondiscono, si confrontano tra loro e comprendono che tutte queste multinazionali alimentari stanno vendendo a caro prezzo al grande pubblico agglomerati di cibo avariato e scaduto, certificato di qualità in quanto il Ministero (pagato dalle stesse aziende) si è limitato a guardare il colore della scatola senza verificarne il contenuto. I nostri eroi si stupiscono, si indignano, denunciano il fenomeno ma tutti gli ridono in faccia senza nemmeno capire cosa stiano dicendo
  • Loro allora decidono di utilizzare tutta questa follia per ricavarne un po’ di soldi, ma come fare?
  • Uno dei cuochi (un tipo stravagante che parla da solo e gira scalzo in ufficio) ha un’idea folle: va dalla NUTRI FOOD & PARTNERS e gli propone di vendergli una polizza assicurativa contro il deterioramento di un intero container di beveroni NCP e la relativa perdita economica in caso di tale evento
  • In pratica la polizza funziona così: se il contenuto del container si dovesse deteriorare e gli stock di beveroni andare al macero, la NUTRI FOOD & PARTNERS si impegna a pagare al cuoco l’intero valore della merce (stimata al momento 10 milioni di dollari), in cambio il cuoco pagherà all’azienda il premio della polizza pari al 2% del valore assicurato (200.000 dollari annui)
  • Alla NUTRI FOOD & PARTNERS sembra troppo bello per essere vero che qualcuno gli paghi 200.000 dollari annui contro un rischio di deterioramento e perdita di valore che loro giudicano inesistente e accettano di buon grado l’offerta. Dal loro punto di vista hanno appena trovato un modo per monetizzare ulteriormente la stessa merce e già contano i dividendi aggiuntivi che si metteranno in tasca a fine anno.
  • Stipulata la prima polizza ne fanno altre decine su altri container di merce per un valore complessivo assicurato di svariati miliardi di dollari solo con lo stesso cuoco che, bada bene, si è ben  guardato dal comprare la merce, non ci pensa affatto!! Lui la ha assicurata pur senza possederla, in sostanza ha effettuato una scommessa ribassista sul fallimento dei container di NCP e sulle relative perdite finanziarie della NUTRI FOOD & PARTNERS. Il suo denaro investito in questa “grande scommessa” ha ora una leva di 50 a 1 (rischia 200.000 $ su ogni container potendo arrivare a guadagnare 10 milioni in caso di deterioramento e perdita di valore totale della merce)
  • Gli altri cuochi che hanno capito la natura della grande follia delle multinazionali alimentari, gli studenti autodidatti e persino lo stesso venditore della NUTRI FOOD & PARTNERS si accodano e anche loro sottoscrivono polizze su polizze con le varie multinazionali, scommettendo tutti contro quello che a loro sembra l’inevitabile fallimento degli stock dei peggiori NCP disponibili sul mercato e, in cascata, sulla perdita di valore delle azioni delle stesse aziende coinvolte
  • Se tutto questo non bastasse, adesso le multinazionali credono di aver trovato una nuova gallina dalle uova d’oro e si mettono a stipulare dozzine di polizze con chiunque le desideri acquistare, tutte sottese allo stesso container di merce che, da un valore merceologico di 10 milioni di dollari, adesso ha sopra di sé polizze che obbligano la NUTRI FOOD & PARTNERS a pagare ai sottoscrittori fino a 500 milioni di dollari in caso lo stesso container vada al macero!!!
  • In pratica, dal loro punto di vista, il vero business non è più dato dal raccogliere cibo spazzatura (che peraltro non esiste in quantità illimitata ed è complesso da rielaborare), farlo diventare un beverone diversificato, farlo certificare “Tripla A” dal Ministero etc. bensì dal rivendere in quantità illimitata polizze con un premio del 2% sulla stessa quantità limitata di merce … creano denaro dal niente!!!!
  • Emettere, comprare e rivendere polizze è diventato l’affare del momento e le varie multinazionali alimentari sono adesso gravate da scommesse pari a 10/20 volte il valore delle loro stesse aziende. Se quei container di beveroni NCP composti da cibo scaduto dovessero davvero andare al macero od essere dichiarati non più commerciabili, le multinazionali non avrebbero denaro sufficiente per pagare i premi agli assicurati e dovrebbero inevitabilmente dichiarare fallimento
  • Il problema però è che se la NUTRI FOOD & PARTNERS dovesse fallire non solo distruggerà sè stessa ed i propri posti di lavoro più il denaro dei suoi azionisti e obbligazionisti ma probabilmente non avrà nemmeno i soldi per pagare gli stessi titolari delle polizze che quindi devono fare il tifo affinchè la malvagia NUTRI FOOD & PARTNERS vada male ma non troppo perchè in tal caso si ritroverebbero ad aver avuto ragione ma anche a rimanere con il cerino in mano
  • Inoltre, se la NUTRI FOOD & PARTNERS dovesse davvero fallire, non sarebbe in grado di saldare le sue fatture scoperte alla PROTEIN LYNCH che fallirebbe a sua volta, trascinando per effetto domino nel baratro la CITIGRAIN sua creditrice e così via
  • Nel peggiore scenario ipotizzabile, tutte le multinazionali alimentari falliscono a catena, i piccoli produttori di derrate alimentari falliscono a loro volta, le banche creditrici di conseguenza, nessuno produce più cibo, i telegiornali e i politici amici dei dirigenti delle multinazionali diffondono il panico che arriva alla gente comune che inizia ad aggredirsi nelle strade alla ricerca di cibo
  • Non ne sono certo ma lo scenario di “The Walking Dead” forse si è generato proprio così, a partire da una merendina scaduta e da un gruppo di dirigenti avidi …
  • Come la storia insegna, se il re è nudo, prima o poi un bambino se ne accorge e, a cascata, tutti iniziano a vedere e a diffondere la verità e a deridere il re ed il suo esile pistolino per cui … le merci inevitabilmente iniziano a marcire su scala di massa, il Ministero inizia a svegliarsi dal letargo e a rivedere le sue valutazioni sui beveroni, i titoli delle multinazionali crollano in borsa, la VITAMIN BROTHERS fallisce (è il più grande fallimento della storia per valore distrutto!!), si scatena il panico e il GOVERNO è costretto ad intervenire per evitare il crollo del mondo come lo abbiamo sempre conosciuto
  • I nostri amici cuochi e studenti e lo stesso venditore della NUTRI FOOD & PARTNERS nel frattempo non esagerano con i propri profitti e accettano di rivendere le polizze alle stesse multinazionali che gliele avevano vendute senza aspettare che il valore delle merci vada a zero. Incassano dei profitti astronomici grazie alle proprie scommesse e, chi più chi meno, si ritirano a vita privata non volendo aver più niente a che fare con quel mondo e con le sue schifezze
  • Il Governo salda tutti i debiti delle multinazionali più importanti, aiutandone alcune a comprarsi a saldo quelle messe peggio e lascia i dirigenti delle multinazionali al loro posto. Alcuni dei dirigenti e dei chimici della NUTRI FOOD & PARTNERS e delle sue concorrenti per la verità vengono invitati a dimettersi e lo fanno più o meno di buon grado anche perchè ognuno di loro si porta a casa una liquidazione pari ai compensi di Cristiano Ronaldo degli ultimi 10 anni
  • Le televisioni e i media mettono nel mirino i terribili NCP che nessuno adesso vuole più e che quindi vengono riacquistati per intero dal Governo con i soldi dei contribuenti per evitare il fallimento delle multinazionali e il crollo del Sistema (il Governo per la verità non ha i soldi per saldare i debiti di tutti per cui avvia la propria stampante e stampa banconote non garantite da niente ma questa è davvero storia per un altro articolo altrimenti non finiamo più)
  • Tutti si indignano e si chiedono come questa follia sia potuta succedere e si spendono tante belle parole per dispiacersi per chi è morto o ricoverato grave per i dissesti alimentari provocati dagli NCP che, ovviamente, da oggi in poi saranno banditi dal mercato
  • Passa un po’ di tempo (nemmeno tanto) e la NUTRI FOOD & PARTNERS lancia un nuovo incredibile prodotto di grande successo. Si tratta delle nuovissime OPV (Opportunità delle Porzioni Vitaminizzate), in pratica agglomerati di nutrienti differenti contenenti al loro interno porzioni vitaminizzate che li rendono un’opportunità nutrizionale incredibile per chi ha fretta e necessità di un pasto sostitutivo gustoso e sicuro …

Allora, che ne dici, ti ho fatto venire voglia di investire un po’ del tuo tempo per leggerti “LA GRANDE SCOMMESSA” e, ancora meglio, per sviluppare la tua preparazione e INTELLIGENZA FINANZIARIA?

Ricorda: la conoscenza è una fonte importante di potere mentre l’ignoranza la si paga a caro prezzo e occhio perchè la storia si ripete sempre …

Aspetto i tuoi commenti e le tue domande in calce all’articolo, a presto!!

Roberto Pesce

11 commenti

  1. Daniele Bertozzi

    6 anni fa  

    Infatti da quando il denaro ha perso il valore reale relativo alla materia prima che lo garantiva (l’oro) io ho perso la fiducia su tutto quello che rappresentava finanza (intendo azioni, buoni del tesoro, insomma tutta quella merce che la finanza distribuiva). Mi sono rassegnato a lavorare, risparmiare per comprare beni concreti e durevoli. Ma ho fatto molta fatica per pagare la mia casa, tutte le cose che posseggo e sorattutto per far studiare le mie tre figlie. Ho avuto successo in quello che ho fatto e ho credito, ma mi ci è voluta una vita intera. Oggi sono anziano e i miei sacrifici sono serviti al benessere della mia discendenza e ora godo dell’orgoglio di quello che ho creato. Morirò povero ma contento. Non credo che avrei saputo approfittare delle occasioni che il mondo finanziario mi avrebbe potuto dare. Anche l’onestà e la troppa rettitudine possono essere un pericoloso Killer.


  2. Fabrizio

    6 anni fa  

    Parafrasi bellissima è chiarissima del libro… che leggerò!


  3. Dino sturman

    6 anni fa  

    Veramente forte. Alla fine i derivati sono sul serio delle bombe. Assieme alle persone avide fanno una gran bella accelerazione. Quindi creati e disttutti un sacco di soldi dal niente. E nel frattempo la gente media paga il dazio. Lavora sodo risparmia e… viene fregata. Beh alla fine siamo alle solite.
    Bello però vedere e capire le cose almeno così è chiara l’altra faccia delle
    medaglia. Ciao


  4. Andrea B.

    6 anni fa  

    Complimenti Roberto !
    Ho visto il film, ma non ho letto il libro ed in effetti mi riprometto di farlo appena riuscirò.
    Riassunto meraviglioso di una vicenda vergognosa tramite una spaventosa “metafora” che mi auguro resti veramente solo tale :-((.

    E’ vero la conoscenza è una grande ricchezza per ognuno di noi !

    Saluti
    Andrea


  5. Luigi

    6 anni fa  

    Davvero carina la storia , pensa (ovviamente ipoteticamente) se la
    Nutri Food & Partners vendesse Expert Advisor ai clienti promettendo
    lauti guadagni in borsa e sapendo che il 95% dei clienti statisticamente
    perde , giocasse al ribasso accordandosi con il broker che paghera alla
    Nutri Food & Partners 300 Euro per ogni cliente che perdera i suoi soldi
    anche questo sarebbe un modo carino di guadagnare in modo bidirezionale……

    siete meravigliosi

    ciao


  6. Amina

    6 anni fa  

    Ammazza questa sì che è capacità di sintesi!


  7. Giuseppe

    6 anni fa  

    Sei forte Roberto, grazie per i tuoi messaggi


  8. Giandomenico

    6 anni fa  

    Grazie Roberto!
    Articolo illuminante ed estremamente istruttivo come sempre!
    P.S.: Libro appena acquistato, su Amazon in formato Kindle costa solamente 7,99€


  9. Giuseppe

    6 anni fa  

    Finalmente una esposizione chiara e con l’esempio del food diventa ancora più chiaro ciò che è successo. Grazie Roberto


  10. Luca Lanzani

    6 anni fa  

    Negli anni addietro l’Italia non si è preoccupa di creare debito pubblico (oggi > del 130% del PIL)…e in questi anni sta pagando a caro prezzo questo errore perché ha le mani legate sulla spesa pubblica non potendo aumentare la spesa per le pensioni, per abbassare le tasse o per dare un reddito a chi ne avrebbe bisogno, anzi appena spende qualcosa in più viene punita dallo SPREAD e deve pagare molti più Miliardi per gli interessi del suo debito. Oggi per le agenzie di rating il debito pubblico italiano è a 2 gradini dal livello spazzatura. Il debito pubblico Americano, per uscire dalla crisi descritta sopra del 2007-2008 ha aumentato tantissimo durante l’amministrazione Obama dal 2010 al 2016 il proprio debito pubblico (valeva nel 2016 circa 19.000 Miliardi di $, circa 8 volte quello Italiano), ciò ha permesso di far crescere l’economia USA portando a livelli ottimi PIL e abbassando la disoccupazione al livello quasi strutturale del 4,4% e trovando un discreto equilibrio tra debito/PIL al 100% nel 2016. Negli ultimi 2 anni Trump ha criticato le amministrazioni precedenti non accontentandosi di fortificare l’ottima crescita registrata e mettendo gli USA al sicuro dal punto di vista dei conti pubblici, ma volendo di più ha accelerato l’aumento del debito che era già enorme, oggi nel 2018 a + di 22.000 Miliardi di $ puntando tutto sul fatto che il PIL crescerà più del debito…peccato che tra qualche mese, al massimo tra 2 anni, gli USA si troveranno a pagare circa 1.000 Miliardi di $ (quasi la metà del debito pubblico italiano) all’anno di interessi sul loro enorme debito che va a passi veloci verso i 25.000 Miliardi di $ (infatti nel frattempo la FED alza i tassi di interesse per raffreddare inflazione e crescita che rischierebbero di non essere più sotto controllo). Le agenzie di rating, guarda caso tutte Americane, oggi danno rating al debito pubblico americano come uno dei più sicuri al mondo con la tripla AAA, ma cosa accadrà fra un po di mesi quando la diminuzione della crescita del PIL Americano che oggi è al 4% ritornerà ad un modesto 2-3% mentre il debito salirà del 4-5% l’anno?…Bhè il rapporto debito/PIL Usa oggi al 100% si sposterà verso il 105%…poi verso il 110%…e così via..lo sfortunato presidente dopo Trump si troverà a dover contenere l’aumento del rapporto debito/PIL con misure recessive e le aziende che ora pagano poche tasse ne dovranno pagare di più, gli utili delle aziende diminuiranno..gli Americani acquisteranno meno beni e servizi…forse il PIL tornerà negativo di qualche punto…ecc..noi in Europa abbiamo l’esperienza di come riducono le misure recessive…noi in Italia siamo arrivati al 130% del rapporto debito/PIL! Se la storia si ripete, e la storia Italiana del PIL mi ricorda quella degli USA di questi anni, mi pongo 2 domande: mentre tutto ciò avverrà negli USA le agenzie di rating terranno ancora il rating TRIPLA AAA del debito USA? Trump continuerà a rimanere nella storia come il presidente che ha fatto crescere gli USA più di qualunque altro presidente?


  11. Andrea G.

    6 anni fa  

    Ciò che l’uomo è in grado di fare pur di arricchirsi è spa-ven-to-so :/

    Ho visto il film quest’estate e spiega bene il casino che è successo!
    Recupererò anche il libro che sinceramente non sapevo esistesse.

    Grazie Roberto
    Buona vita!


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