Per non restare al verde, non serve rinunciare a tutto: basta sapere quanto puoi davvero spendere.
Ecco come gestire le spese essenziali con lucidità e la giusta leggerezza.
Tagliare tutto non è la soluzione
Quando si decide di mettere ordine nelle proprie finanze, quasi sempre si parte da un’idea sbagliata: che per evitare di restare al verde, si debba tagliare tutto.
Niente aperitivi, niente cene fuori, niente piccoli piaceri. Solo l’essenziale. Solo doveri.
Per qualche giorno o qualche settimana magari funziona. Ma presto arriva quel senso di frustrazione che rende la vita più grigia, le giornate più pesanti, e quel piccolo margine che si era provato a risparmiare svanisce nel primo momento di stanchezza o di bisogno di leggerezza.
Di base c’è una credenza radicata che recita più o meno così:
«Per avere soldi da parte, bisogna rinunciare a qualcosa».
Ma non è così.
Il problema non è (solo) quanto spendi.
Il problema vero, nella maggior parte dei casi, è non sapere quanto puoi davvero permetterti di spendere per vivere bene, senza ansie e senza sensi di colpa.
Il vero problema?
Non sapere quanto puoi davvero spendere
Quando hai chiaro qual è il tetto giusto per le tue spese essenziali — quelle che servono davvero a far funzionare la tua vita — non sei più in balia degli imprevisti o delle emozioni del momento.
Sai fino a dove puoi spingerti, e soprattutto sai che oltre quel limite c’è un piano. Un progetto più grande, che cresce mese dopo mese.
Non fatto di privazioni, ma di scelte.
E quando non lo sai, succede una di queste due cose:
Tagli, rinunci, stai sempre sul chi va là. Ti privi di cose che potresti vivere con gioia. Ma lo fai “per stare al sicuro” — anche se quella sicurezza non arriva mai.
E ogni mese finisce con lo stesso pensiero: “Ma dove sono finiti i soldi?”
La verità è che queste due modalità — trattenersi troppo o non trattenersi affatto — partono dallo stesso punto: non avere un tetto definito per le spese essenziali.
Cosa includere nelle spese essenziali (e cosa no)
Il numero che cerchiamo arriva solo quando ti siedi e ti chiedi, con onestà:
«Di quanto ho davvero bisogno per far funzionare la mia vita ogni mese?»
Non idealizzando, né tagliando all’osso: solo guardando in faccia la realtà.
Affitto o mutuo, spesa, bollette, trasporti, spese fisse.
Quando arrivi a quel numero, finalmente hai un riferimento. Sai quali sono i confini.
È un numero che ti orienta e ti permette di vivere con più libertà mentale, anche quando sembra che la libertà dipenda solo dai soldi.
Ma cosa sono, davvero, le spese essenziali?
Sono tutte quelle voci di spesa senza le quali la tua vita quotidiana smetterebbe di funzionare.
Parliamo della tua base di stabilità.
Le spese essenziali sono:
- l’affitto o la rata del mutuo
- le utenze: luce, gas, acqua, internet
- la spesa alimentare
- il trasporto: benzina, mezzi, assicurazioni
- le spese sanitarie di base
- le spese scolastiche o per i figli
- eventuali rate o impegni fissi da onorare
E le spese non essenziali?
Sono tutte quelle che non servono a far funzionare la tua vita, ma che spesso aggiungono piacere, leggerezza o gratificazione.
Non sono “sbagliate” e non vanno per forza eliminate. Anzi, parleremo anche di loro…
Vanno solo distinte con consapevolezza e onestà intellettuale da tutto il resto.
Parliamo ad esempio di:
- cene fuori, aperitivi, consegne a domicilio
- shopping extra o impulsivo
- abbonamenti, streaming, intrattenimento
- viaggi, regali
- extra per la casa o per sé
Non è una questione morale.
È solo questione di sapere cosa ti serve davvero per garantirti serenità e stabilità.
Quanto dovrebbero incidere le spese essenziali?
Un riferimento utile?
In generale, le spese essenziali non dovrebbero superare il 55% delle tue entrate mensili.
Non è un vincolo rigido, ma una soglia di equilibrio.
Se oggi sei sopra quella percentuale, va bene così: la cosa importante è rendersene conto e iniziare ad aggiustare il tiro.
Nel corso INTELLIGENZA FINANZIARIA utilizziamo un questionario guidato per aiutarti a mettere nero su bianco tutte le tue uscite, in modo semplice e preciso.
Ma già ora puoi fare un primo conteggio.
La tua sfida oggi
📌 1. Fai una lista reale delle tue spese essenziali.
Scrivile tutte e, se fai una stima, arrotonda per eccesso. Meglio sovrastimare che illudersi.
📌 2. Non hai idea di quanto spendi ogni mese? Nessun problema.
La maggior parte delle persone non lo sa con precisione, perché non tiene ancora traccia di come spende.
Ma oggi puoi iniziare a cambiare le cose, in modo semplice:
📲 Scarica un’app per tracciare le spese (ne trovi alcune qui), oppure crea un file Excel.
(Anche questo file ti sarà consegnato come bonus partecipando a INTELLIGENZA FINANZIARIA)
E inizia a segnare, da oggi, dove vanno i tuoi soldi.
Senza ansie, ma con un solo obiettivo: fare chiarezza.
Perché senza numeri… rischi di prendere decisioni solo sulla base delle sensazioni.
📌 3. Attenzione alle spese che non arrivano ogni mese, ma che tornano ciclicamente.
Parliamo di:
- libri scolastici
- vacanze
- regali, festività
- rinnovi annuali o manutenzioni
Queste vanno incluse nel tuo bilancio, facendo una media mensile.
Esempio: se spendi 600€ per l’assicurazione auto una volta all’anno,
considera 50€/mese nel tuo calcolo.
📌 4. Ora fai i tuoi conti e chiediti:
«Di quanto ho davvero bisogno ogni mese per vivere bene?»
Ora puoi calcolare quanto incidono in percentuale sul totale delle tue entrate.
Nella prossima tappa…
Perché risparmiare significa direzionare le nostre energie.
Giorgia Ferrari