La grande bugia dell’equazione rischio-rendimento

Oggi vorrei dedicare due parole a smentire uno dei classici luoghi comuni nella grande arena degli investimenti finanziari ossia l’idea che per perseguire opportunità di guadagno interessanti (alti rendimenti) occorra necessariamente prendersi alti rischi.

In effetti l’idea in sè suona molto di più in sintonia con atmosfere e concetti da casinò e gioco d’azzardo piuttosto che da investimenti e [workshop_what what=”490″ color=”navy”], della serie: “Se giochi alla roulette puoi moltiplicare i tuoi soldi in una sola serata ma attento, perchè puoi anche perderli!!!

Cominciamo con il dire che se è vero che il rischio zero non esiste, come investitore, come trader (e persino come giocatore amatoriale di poker visto che è uno dei miei hobby) scelgo sistematicamente di relazionarmi sempre e solo con un rischio limitato e calcolato e con un fattore rischio/rendimento assolutamente a me favorevole.

Mi spiego meglio.

Tutto nella vita contiene una certa percentuale di rischio, persino camminare per la strada, non parliamo poi di andare in macchina in autostrada. Eppure, nessuno tra noi pensa di correre chissà quale rischio nel compiere queste azioni, giusto?

Questa percezione è non solo corretta statisticamente (quanti incidenti accadono in percentuale alle persone che guidano e camminano?) ma lo è anche in relazione al tipo di danno più probabile a cui potremmo ragionevolmente andare incontro. Se fai mente locale, vedrai infatti che su 1000 volte che una persona guida l’automobile (in situazione normale), gli capita un incidente o un problema solo una volta su 1.000, ossia in percentuale dello 0,1% (N.d.R.: sto inventandomi i numeri, non ho la statistica reale sotto mano, ma voglio semplicemente renderti l’idea) e solo una volta su 20 in cui gli capita un problema questo è significativo (che non vuol dire mortale ma diciamo che crea lesioni fisiche importanti).

In pratica, se possiamo credere a questi numeri, possiamo dedurne che tutti noi guidiamo senza problemi perchè privilegiamo tutti i benefici che derivano dall’uso della macchina alla percentuale irrisoria (lo 0,005% o 1 su 20.000) di avere un incidente con conseguenze gravi.

Ora, le cose cambierebbero sostanzialmente se invece di prendere in considerazione le persone che guidano in condizioni “normali” prendessimo invece in esame chi guida a 200 km/h su fondo bagnato, strada statale e nella nebbia oppure senza mai aver preso la patente … questo si che sarebbe rischioso !!!

Ebbene, il paragone della guida è perfetto con quello che succede nella grande arena degli investimenti.

Tutti gli strumenti cosiddetti “rischiosi” (ad esempio la borsa e il mondo degli investimenti azionari) lo sono soprattutto se chi li utilizza non sa con almeno buona competenza cosa sta facendo, si muove superficialmente, senza preparazione, senza calcolare il proprio profilo rischio/rendimento, non conosce e non usa strategie di prevenzione e limitazione del rischio di perdita o comunque pretende di prendere una decisione su come investire al meglio 30.000 € sulla base del consiglio del solito bene informato o dopo averci pensato personalmente non più di 20-30 minuti (la persona in questione è poi la stessa che in questi giorni si fa ore di coda nei negozi per cercare di strappare 40-50 € di sconto con i saldi di gennaio…).

Non è quindi vero che se uno strumento finanziario ti può fornire un buon rendimento vada anche considerato rischioso!

Rischio basso, pre-calcolato e limitato in più modi possono benissimo andare a braccetto con rendimenti elevati (superiori al 10-15% annuo) purchè, ecco il segreto, chi investe sappia immettere nell’equazione preparazione, competenza e un minimo di dedizione!

Quello che invece è assolutamente impossibile è ottenere rendimenti elevati con rischi bassi pur non essendo preparati e non dedicando nè tempo nè attenzione alla gestione del nostro risparmio.

Sto cercando questa “equazione magica” da più di 10 anni, non la ho mai trovata e dubito fortemente che la troverò mai.

Come diceva uno dei miei primi mentori: “Nella vita, non esiste pranzo gratis“.

Se poi vuoi credere a chi sostiene il contrario e ti invita a dargli fiducia beh… buona fortuna.

Se invece ti fa piacere usufruire della mia preparazione ed esperienza per aumentare la tua e capire finalmente come sia possibile passare la fatidica soglia del 10% annuo senza correre veri rischi, il [workshop_when what=”490″ color=”black”] a [workshop_where what=”490″ color=”black”] sarò felice di poter essere il tuo Coach durante la prossima edizione di [workshop_what what=”490″ color=”navy”].

In ogni caso, che tu voglia farlo o meno con me, investi tempo e denaro sulla tua preparazione e sulla tua Intelligenza Finanziaria.

Nel tempo, quanto avrai investito ti ritornerà indietro mille volte con gli interessi.

Alla prossima , ciao!

Roberto Pesce

1 commento

  1. piergiorgio

    14 anni fa  

    preg.mo dott.or roberto pesce

    la ringrazio e mi ripeto sempre che il tempo che ho trascorso con Lei
    il 19 dicembre 2009 siano state forse 9 ore trascorse nel modo migliore
    che io stesso e il mio amico zndrea zanetti con il quale abbiamo deciso
    di cercare di capire e lo abbiamo fatto certamente e correttamente per
    il nostro futuro . io parlo per me stesso certamente non diventerò un
    abile uomo di finanza . ma io ho capito le cose fondamentali quelle che servono alle persone normali per capire come posso scegliere un titolo
    etf p azione quali strumenti guardare e usare lo stop loss nella maniera
    adeguata . il corso di intelligenza finanziaria ho deciso mio malgrado
    di fare il prossimo , visto la cura di neve nebbia che ci riservano le
    nostre zone ferrara reggio e dintorni ,se ci sarà fra due mesi l’offerta
    che mi aveva fatto le sarò più riconoscente e verrò sicuramente a risponedere presente . la ringrazio e le invio i miei più
    distinti e cordiali saluti
    piergiorgio zucchi


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