La musica è finita, gli amici se ne vanno …

Nel 2013, in rapida successione, ci hanno lasciato due artisti storici nel panorama della musica italiana, sto parlando di Enzo Jannacci e di Franco Califano.

Quasi coetanei, questi due protagonisti della vita e del costume italiani hanno tuttavia calcato le scene e rappresentato due modi di essere artisti e persone pubbliche in maniera assai differente tra loro.

Così come Enzo Jannacci raccontava Milano e viene ricordato anche per la propria originaria professione di medico, il popolare “Califfo” ha invece riprodotto in pieno Roma ed una certa romanità degli eccessi e della bella vita all’insegna delle macchine veloci, delle donne differenti ogni sera, degli alberghi di lusso e di ogni tipo di sregolatezza tanto da aver dovuto assaggiare per ben tre volte il carcere anche se sempre in casi dubbi e poi risolti a suo favore.

Franco Califano rimane comunque un icona del “vivere al 100%” al di fuori delle regole e ci sono pochi dubbi sul fatto che sia nel tempo diventato un’icona tanto da essere stato inserito anche nella saga “Romanzo Criminale” proprio in quanto elemento altamente rappresentativo di un certo modo di intendere la vita di quegli ambienti negli anni ’70.

Quanto di nostro interesse e pertinenza in relazione ai contenuti tipici di questo blog è tuttavia l’altro lato della medaglia che il Califfo ha testimoniato con la sua vita “tutto o niente” ossia le conseguenze negative che una gestione finanziaria sregolata porta con sè anche in presenza di entrate ingenti come quelle accumulate da Franco Califano per molti anni.

Ti invito al proposito ad ascoltare le sue stesse parole in un’intervista di pochi anni fa in cui raccontava come, nell’arco della propria vita, avesse “sperperato miliardi” e si ritrovasse costretto a cercare ancora qualche serata e apparizione qua e là per racimolare un pò di ingaggi visto che si ritrovava in gravi difficoltà finanziarie.

Niente casa di proprietà (“Nemmeno un box … da giovane, quando le cose andavano al massimo, chi pensava a comprare casa e a mettere via qualcosa?”), niente figli (“Troppa responsabilità”) e niente risparmi messi da parte per quando la ruota del successo avesse iniziato a girargli contro. Decisamente una vecchiaia amara per un uomo di così tanto talento obbligato a chiedere il sussidio statale previsto dalla legge Bacchelli per gli artisti in difficoltà.

Nessun giudizio da parte mia nei confronti di Franco Califano, ma sicuramente una lezione importante che sembra uscire dritta dritta dal manuale del mio corso [workshop_what what=”490″ color=”navy”]: “Non è la quantità del denaro che guadagniamo che determina il nostro benessere finanziario bensì il modo in cui lo gestiamo”.

Sportivi e artisti sono purtroppo spesso testimoni di questa verità avendo magari guadagnato nel corso della propria vita cifre enormi ma, essendo anche talvolta totalmente incapaci non solo a far rendere il proprio denaro (“Impara a far lavorare il tuo denaro per te!”) ma persino semplicemente a trattenerlo si ritrovano poi immancabilmente ad affrontare l’amarezza del ritrovarsi in gravi ristrettezza che è tanto più grave da sopportare tanto si è conosciuto il lusso e l’abbondanza.

Nella mia esperienza di coach finanziario ho capito negli anni che esistono persone che hanno talento nell’area della creazione del denaro e altre che sono invece brave nella gestione dello stesso pur non essendo così abili nel riuscire a guadagnare grandi cifre.

Massimizzare la propria [workshop_what what=”490″ color=”navy”] (a proposito, il prossimo corso sarà in data [workshop_when what=”490″ color=”black”] a [workshop_where what=”490″ color=”black”]) vuol dire riuscire ad ottimizzare la propria area di carenza, imparando quindi a guadagnare di più se si è già bravi nella gestione o imparando a gestire meglio il proprio denaro e a moltiplicarlo se si è invece dotati di talento e capacità che il mondo ripaga a buon prezzo come nel tipico caso di Franco Califano e di molti protagonisti dello sport e dello spettacolo.

Va da sè che chi non si sente bravo nè nella prima nè nella seconda area sarebbe bene che iniziasse a muoversi in fretta per evolversi, tanto più in momenti oggettivamente di scarisità come quelli che stiamo attraversando in questi anni e che chissà quanto ancora dureranno.

Nel mio piccolo, suggerisco di iniziare scaricando e ascoltandosi il mio audiotraining gratuito “I 5 killer dell’Intelligenza Finanziaria” che è certamente un buon primo passo e contiene indicazioni preziose.

La musica è finita, gli amici se ne vanno … ciao Enzo e Franco e grazie per la musica che ci avete donato ma grazie Califfo anche per quest’ultima lezione di vita che, tuo malgrado, sei riuscito a trasmetterci.

Roberto Pesce

httpv://www.youtube.com/watch?v=ZSV6yi1ptI4

2 commenti

  1. Alessandro

    11 anni fa  

    Ciao Robi,
    un articolo toccante e molto significativo sul, come dici tu, non é importante quanto guadagni ma come lo gestisci. In effetti é vero che vediamo spesso artisti che hanno cavalcato l’onda del successo e guadagnato soldi a palate, finire in miseria appena la notorietà svanisce per cui, a maggior ragione per noi poveri e comuni mortali, dobbiamo imparare sempre di più tutte le tecniche e strategie di conservazione e gestione del denaro. Ancora una volta dico W L’INTELLIGENZA FINANZIARIA.
    Stammi bene.


  2. katerino

    11 anni fa  

    addio a un mito di nome Franco Califano è morto un campione della musica moderna


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