Dal Blog di Roberto Pesce – educatore finanziario con oltre 15.000 studenti formati
L’autunno 2025 non promette carezze: settembre resta storicamente il mese più rognoso per i mercati. Le Magnifiche 7 corrono, altri settori arrancano, i bond francesi traballano, oro e argento brillano, Bitcoin scricchiola. Ma non serve aspettare l’occasione perfetta: meglio restare sul mercato con metodo che cercare di afferrare i coltelli che cadono.
“Settembre non è proprio il mese migliore dell’anno per trovarsi sui mercati azionari.”
Lo dicono i dati, non la sfera di cristallo.
In un recente Webinar, Roberto Pesce e Luca Giusti, hanno fatto un’analisi dei mercati che ci offre parecchi spunti di riflessione per il prossimo autunno.
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Se guardiamo agli ultimi 95 anni di S&P 500, settembre ha fatto chiudere in negativo più spesso che in positivo. E negli ultimi sei anni consecutivi non ha tradito la sua fama: rosso fisso.
Ma attenzione: il punto non è farsi spaventare dalla stagione.
L’investimento più sbagliato che puoi fare è quello del non fare nulla.
Perché l’inflazione erode il valore giorno dopo giorno.
Perciò per proteggere davvero il proprio risparmio è necessario imparare a investire almeno a un tasso maggiore dell’inflazione.
Azioni: Magnifiche 7 vs settori in affanno
L’estate ha visto l’S&P 500 spinto dalle solite superstar: Nvidia, Microsoft, Amazon, Google, Meta, Tesla e Apple.
I semiconduttori hanno continuato a macinare record, mentre altri settori hanno fatto la parte dei parenti poveri.
- Eli Lilly: -20% da inizio anno
- United Health: -34%
- I difensivi come Coca-Cola e Walmart? Più o meno in apnea
“Quello che fa davvero male non è comprare sui massimi. Quello che fa male è stare fermi con i soldi sul conto corrente, aspettando l’occasione della vita… che poi non arriva mai.”
La lezione è chiara: comprare sui massimi non è la fine del mondo. I dati dicono che in 5 anni chi lo ha fatto spesso ha guadagnato più di chi ha atteso. Il vero disastro ancora una volta è lasciare i soldi a dormire.
Obbligazioni: Francia in saldo?
Mentre tutti guardano agli USA, l’Europa regala sorprese. Grecia e Polonia guidano la classifica dei listini più tonici, ma è sulle obbligazioni che c’è da tenere l’occhio aperto.
La Francia è sotto pressione: lo spread OAT-Bund è quadruplicato dal 2020, e i mercati stanno vendendo titoli francesi a man bassa.
“Su un orizzonte a 10-15 anni, i bond francesi oggi potrebbero essere un’occasione, un po’ come i BTP nel 2011.”
Chi ha sangue freddo può cogliere finestre interessanti. Certo, bisogna accettare l’idea che non si parla di trading veloce, ma di investimenti da cassettista con nervi saldi.
Oro, argento e altri rifugi
Quando il mare è mosso, non tutti amano ballare. E infatti l’oro ha rotto nuovi massimi storici, confermandosi un porto sicuro.
Ma l’argento non è rimasto indietro:
“È sia metallo industriale che bene rifugio, e questo lo rende doppiamente interessante.”
Tradotto: se l’oro è la cassaforte di famiglia, l’argento è il cugino dinamico che oltre a proteggere partecipa anche alla festa dell’industria.
Cripto: la festa sta finendo?
Settembre e le criptovalute non vanno mai troppo d’accordo. Quest’anno pesa anche la fase finale del ciclo post-halving di Bitcoin.
- Bitcoin sembra avviarsi verso la curva discendente.
- Ethereum e alcune altcoin (Solana, Ripple) hanno invece guadagnato terreno, dando il via a una mini “alt season”.
“Comprare quando scende è come cercare di afferrare un coltello che cade. Se non sei il maestro Miyagi, ti fai male.”
Parola d’ordine: prudenza.
In sintesi: cosa fare nell’autunno 2025
L’autunno porta in dote la solita stagionalità incerta in un contesto geopolitico da montagne russe. Ma non è un motivo per disertare i mercati.
Al contrario, è il momento di distinguere tra chi si fa guidare dal panico e chi invece resta investito con disciplina.
In breve:
- Non aspettare l’occasione perfetta → non arriverà mai.
- Non cercare di indovinare i minimi
- Resta investito con criterio, sfrutta gli storni per accumulare.
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Giorgia Ferrari