Molte persone rinunciano a risparmiare perché bloccate da pensieri limitanti: “tanto non serve”, “voglio godermi la vita”, “non sono portato per i conti”, “e poi dove li metto?”.
Ma risparmiare non significa rinunciare: significa scegliere con consapevolezza cosa conta davvero.
Le frasi che sabotano il tuo risparmio (senza che tu te ne accorga)
Ci sono pensieri che sembrano innocui, ma che in realtà sabotano ogni tentativo di creare un piano finanziario che funzioni.
Non è questione di pigrizia o di mancanza di volontà.
È che, senza accorgercene, abbiamo interiorizzato delle frasi-trappola che bloccano ogni possibilità di costruzione, proprio quando stiamo cercando di fare le cose per bene.
Le 4 frasi più comuni che bloccano il risparmio
🔴 «Tanto risparmiare non serve a niente»
È il pensiero cinico, quello che arriva dopo una serie di tentativi andati a vuoto.
Hai provato a mettere da parte qualcosa, ma poi è arrivata una spesa improvvisa, un momento difficile… e addio risparmi.
E allora ti dici: «A che serve?»
Ma è proprio lì che serve di più. Perché anche una piccola cifra, custodita con intenzione, è un segnale potente che dai alla tua mente: “Sto costruendo qualcosa che resta.”
🔴 «Voglio godermi la vita, non posso risparmiare su tutto»
Verissimo: non sei qui per sopravvivere.
Ma il rischio è usare questa frase per giustificare scelte impulsive, che non ti danno vera gioia ma solo gratificazioni lampo.
Non è questione di privarti di qualcosa.
È questione di scegliere cosa ti fa stare bene davvero — e metterlo nel budget, come parte del tuo piano di vita.
🔴 «Non sono portato/a per i conti»
Una delle bugie più diffuse.
Come se la gestione del denaro fosse un talento innato.
A gestire il denaro si impara, come si impara a cucinare, a guidare, o un nuovo lavoro.
Con strumenti semplici, piccoli passi ripetuti, e un pizzico di apertura mentale.
🔴 «Risparmio… e poi che ci faccio? Li lascio lì a marcire sul conto? O li investo e perdo tutto?»
È il dubbio che frena moltissime persone.
Ti impegni, metti da parte qualcosa e poi non sai come muoverti. Il conto ti sembra un parcheggio sterile. L’investimento ti fa paura.
Risultato? Il risparmio diventa solo un numero che ti crea ansia o tentazione.
E alla fine fai la cosa peggiore di tutte… nulla!
Risparmiare con intenzione: come cambiare approccio
Questi pensieri, spesso inconsci, sabotano i nostri piani, ma oggi iniziamo a ribaltare la prospettiva.
Risparmiare non dovrebbe significare accumulare per o con paura.
Significa prepararsi con consapevolezza: avere risorse pronte per te, per chi ami, con obiettivi definiti, per ciò che davvero conta.
Quando e se ti serviranno, saranno lì: potrai usarli senza stress, senza dover rovistare all’ultimo tra mille conti e soluzioni improvvisate.
E, se nel frattempo impari a farli rendere, diventano strumenti per moltiplicare benessere e opportunità.
Dai un nome ai tuoi obiettivi: il potere dell’intenzione
Una volta compreso che non si risparmia per sottrarre, ma per realizzare, definiamo l’intenzione.
Quando colleghi ogni risparmio a uno scopo reale, non è più “sacrificio”: è azione con un senso.
Non servono cifre enormi: serve un contenitore chiaro e sapere per cosa lo stai facendo.
Se vuoi che il risparmio non resti un gesto vuoto, dagli un’identità precisa.
Rinominare il tuo denaro è un modo potente per collegarlo a un desiderio reale, concreto, sentito.
Usali come ispirazione per decidere come “battezzare” il tuo:
- “Fuga dalla città”
Per chi sogna un trasloco, un cambio di città o vuole crearsi uno spazio che assomigli di più a chi è ora. - “Piano B”
Per chi sta pensando di cambiare lavoro, tornare a studiare, mettersi in proprio. - “A Ruota Libera”
Per chi punta a un’auto nuova (o usata), pagata possibilmente senza rate.
E il mio preferito:
- “Progetto Villa Arzilla”
Un fondo per godersi gli anni più “adulti” con dignità e la libertà di scegliere.
📌 Destina a questi obiettivi il 10% delle tue entrate mensili.
Parti dall’obiettivo e ogni volta che versi qualcosa… ricorda che stai dando forma alla tua vita.
La tua sfida oggi
📌 1. Scegli uno scopo reale per il tuo risparmio.
Prenditi un momento di verità: «Cosa vorresti costruire, realizzare, permetterti nei prossimi 12-24 mesi?»
Scegli un solo obiettivo concreto, anche piccolo, e dagli un nome. Scrivilo da qualche parte.
📌 2. Crea un contenitore dedicato.
Apri un nuovo conto, avvia un piano d’accumulo o usa una carta prepagata: l’importante è che quel denaro viva in uno spazio distinto dal tuo conto principale.
📌 3. Versa il primo contributo già oggi, anche se piccolo.
Se hai appena ricevuto lo stipendio, un bonifico o un pagamento: versa subito il 10% in quel contenitore.
Se non hai entrate in questi giorni, inizia con un contributo simbolico: basta un gesto per aprire la strada.
📌 4. Tienilo vivo.
Ogni volta che versi, ricorda con orgoglio e un sorriso il nome che hai dato a quel fondo.
Il tuo risparmio non è una rinuncia: è un seme che stai coltivando con intenzione.
Nella prossima tappa…
Finalmente parleremo di quella quota di spesa destinata al piacere, alle gratificazioni, alle piccole (e grandi) gioie della vita.
Sì, proprio quella che, in apparenza, a tanti riesce benissimo.
Ma vedrai: anche lì scoprirai logiche che non ti aspetti…
Giorgia Ferrari