Se non sai come fare, “ruba”!

se non sai come fare rubaCerto, detta così è un po’ forte: in un blog che parla di soldi usare il verbo “rubare” non sta bene lo so, ma leggendo “Ruba come un Artista” di Austin Kleon, l’idea mi è sorta spontanea.

Mi sono detta: “Questo è il libro perfetto per chi vuole creare qualcosa di proprio, qualunque cosa sia, ma non sa come fare.”

Tutte le volte che si ha a che fare con un processo creativo infatti, è difficile trovare idee o spunti originali per realizzarlo. Animati da buone intenzioni affrontiamo lo scoglio del sentirci inadeguati, non preparati o del non sapere da che parte iniziare. Ma la soluzione che l’autore offre è semplice: copiare. Copiare idee, comportamenti, visioni e pensieri fino a quando saranno talmente parte di noi da essere rielaborate in modo originale.

D’altra parte anche Picasso ripeteva “I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano” ed è da questo principio che parto, rubando io stessa le idee di Kleon e mettendole, a modo mio, a vostra disposizione.

Perché copiare altri dovrebbe essere un vantaggio?

Intanto un conto è il plagio, ovvero spacciare per proprio il lavoro di altri, un altro è “rubare”.

“Rubando” un’idea, ad esempio, smettiamo di preoccuparci di cosa vada bene, oppure male, perché lo sforzo creativo è già stato fatto da qualcun altro. Evitiamo così la paralisi da prestazione, perché ci concentriamo su cosa val la pena “rubare” e non su: “ho bisogno di un’idea originale”.
Tutte le opere creative si fondano su ciò che è venuto prima e ne costituiscono solo un’evoluzione.
Leggendo ad esempio le biografie dei grandi pittori è chiaro che tutti muovono i primi passi in un universo a loro noto. Picasso a 15 anni dipingeva con dovizia di particolari scene ordinarie e prima di arrivare a sviluppare un proprio stile, per quanto la tecnica fosse già eccelsa, ha assorbito le influenze dei suoi predecessori.

Anche i grandi musicisti si sono allenati riproducendo brani di altri fino a trovare un proprio stile. E così via per scultori, poeti , scrittori ecc.

Tutti hanno avuto chiaro in mente la loro passione il mito a cui tendere, copiandolo fino al punto in cui  non potendo per natura generare una copia identica si sono emancipati. “L’incapacità di copiare gli eroi è il punto in cui ciascuno scopre dove risiedono le proprie capacità creative” dice Kleon.

Come si fa?

Prova ad immaginare il tuo modello (il tuo mito o il tuo eroe) come se fosse il tronco di un albero e inizia ad imparare tutto ciò che puoi su di lui.

Individua poi i tre personaggi che, secondo il tuo studio, sono stati per lui figure di riferimento: i suoi tre rami principali. Segui questa traccia, approfondisci lo studio, risali questo albero, impara concetti e contenuti ed inizia a pensare come pensa (o pensava) il tuo eroe, osserva il mondo come lo osserva lui, cogli le idee come le coglie lui e, a compimento di questo lavoro sarai pronto a creare il tuo ramo.

Roberto Pesce ad esempio, già 20 anni fa frequentava i corsi di Anthony Robbins con l’obiettivo di diventare un Coach, poi un Trainer. Negli anni ha continuato ad apprendere dai migliori del suo campo, elaborando le informazioni per farle proprie. E ora, non a caso, un migliaio di persone, ogni anno, frequentano i suoi corsi tra i quali il prossimo INTELLIGENZA FINANZIARIA è la punta di diamante.

Qualunque cosa si voglia fare nella vita, l’educazione scolastica non basta: bisogna studiare e formarsi di continuo.

se non sai come fare rubaMentre copi fai pratica:  5 regole da seguire 

1) Fai. Non importa cosa produci e la qualità di ciò che produci. L’importante è cominciare. È nell’atto di compiere azioni che si arriva a scoprire ciò che si è.

2) Fingi. Fingi di essere ciò che vorresti diventare finché non lo sei diventato davvero. Ognuno di noi nel teatro della vita recita come su un enorme palcoscenico in vari ruoli. Vale la pena aggiungere una parte fino a quando non ti trasformi in ciò che desideri. Più ti applicherai più rapidamente le cose accadranno.

3) Mettiti nelle condizioni di dover produrre. Crea un contenitore in cui mostrare le tue idee, opere o prodotti. Può essere un blog, un sito o una pagina Facebook. Oggi il web ci consente di creare facilmente questo incubatore. Un contenitore ti obbliga a lavorarci con costanza, ad avere un appuntamento fisso, e ti spinge ad agire.

4) Condividi. Produci ogni giorno qualcosa, inizialmente avrai un risultato mediocre, ma sbagliando ci si corregge e si migliora. Quando si è sconosciuti ci si può permettere di sbagliare senza troppe conseguenze. Perciò approfitta dell’anonimato finché dura.

5) Tempo. Non cercare scuse per non lavorare al tuo progetto, ma realizzalo comunque con il tempo, lo spazio e le risorse di cui disponi anche se limitate.
Essere metodici e organizzati, anche se non sembra, in realtà aiuta la creatività.

A ben vedere, che si decida di copiare un mito o di non farlo e seguire la propria inclinazione da subito, è sempre il risultato di più componenti ciò che diventiamo. Alla fine, siamo il risultato di un collage in continuo divenire di insegnamenti assorbiti grazie quali nel tempo miglioriamo. E se questo è vero per ogni cosa che facciamo, è anche altrettanto vero che si deve scegliere con cura i modelli e quindi come abbeverare il nostro albero, perché è da quello che dipende il risultato.

“Siamo formati e plasmati da ciò che amiamo” diceva Goethe e riempire la vita di passioni autentiche ci rende migliori indipendentemente dall’attività in cui abbiamo deciso di cimentarci.

Giorgia Ferrari

4 commenti

  1. Alessandro

    6 anni fa  

    Mi sembrano riflessioni interessanti però non complete perché trattano di strumenti per raggiungere i propri obiettivi o forse anche di obiettivi intermedi ma non pongono abbastanza attenzione a mio avviso sulla individuazione di obiettivi finali, in sostanza rispondere alla domanda che senso profondo dare alla propria vita..riempire la vita di passioni autentiche non sempre ci rende migliori indipendentemente dall’attività che vogliamo svolgere…Hitler aveva una autentica passione per predominio e distruzione, a suo modo lo stesso si può dire per Stalin, in modo più sottile il ragionamento vale per le democrazie occidentali che nella seconda metà del 1800 estendevano imperi coloniali con passione e energia a suo modo creativa…negli stati uniti del sud poi fino al 1860 e anche dopo molti avevano una vera passione per rendere schiavi altri uomini


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Alessandro,
      ti ringrazio per il tuo commento.
      Parto dal fatto che nessun articolo di blog possa rispondere al senso profondo della vita, e quello di cui si parla in questo post non fa eccezione.
      Coltivare le proprie passioni, chiamiamoli talenti o attitudini, può aiutare a capire meglio ciò che si è, e quale contributo si possa portare al mondo. Il significato profondo della vita, nel senso più filosofico del termine, si può trovare attraverso attraverso l’arte, la musica, la scrittura o facendo semplicemente bene il proprio lavoro.
      La ricerca di una realizzazione può di per sé dare senso a una vita.
      I limiti entro cui questa ricerca deve muoversi sono sempre quelli del rispetto, dell’identità e della libertà altrui, ma questo fa parte dell’etica più che delle passioni. Credo che gli esempi che hai riportato siano devianze che si basano su un’interpretazione distorta dei concetti di bene e male.

      E parlando di etica, colgo l’occasione per rimarcare quali siano i valori che portiamo avanti su questo blog che parla di libertà finanziaria.
      Qui l’obiettivo è quello di utilizzare competenze e conoscenze sull’argomento denaro mettendole a disposizione degli altri.
      Il tentativo è quello di fornire, a quante più persone possibili, gli strumenti per liberarsi da altre piccole o grandi schiavitù dei nostri tempi.
      Lo facciamo nel rispetto di tutti e con passione.

      A presto
      Giorgia


  2. Ardian

    6 anni fa  

    Copiare.
    Beh a me mi viene in mente la Cina , il paese che coppia tutto e tutti. Guarda un po adesso. é diventato il traino della economia mondiale. Copiare ma con originalità e passione, per fare quello che credi. Non vedo nulla di male, anzi. Qui in Italia dicono :la fine giustifica i mezzi.


  3. Amina

    6 anni fa  

    Scegliere la qualità dell’acqua con cui “abbeverare” il proprio albero è la cosa essenziale, in ambito finanziario come in qualsiasi altro nella vita. Grazie a Giorgia per avercelo ricordato.


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