Selezionare il proprio Consulente Finanziario (2a parte)

Eccoci giunti alla seconda parte della nostra ricerca del Consulente Finanziario ideale, nell’ultimo post abbiamo visto le prime due caratteristiche fondamentali che richiediamo in lui/lei e come verificarne l’esistenza, oggi concludiamo la nostra analisi.

Prima di andare sulle informazioni tecniche ritengo tuttavia ribadire che, per quanto la scelta di un consulente sia cruciale, ciò non deve farci perdere la vista l’aspetto più importante: nostra e solo nostra deve essere la cura e la responsabilità ultima del nostro risparmio!

Rifletti su questi due punti di assoluto buon senso:

1.Perché un estraneo dovrebbe avere più cura dei nostri interessi di quanta noi stessi ne abbiamo? La strada per diventare un investitore di grande successo non è una gara di sprint bensì una maratona lunga tutta la vita, se deleghi alla cieca non potrai mai trasformare eventuali perdite e insuccessi in occasioni per migliorarti e imparare lezioni importanti.

2.Che senso ha dedicare 40 o più ore ogni settimana a cercare di guadagnarti un reddito e poi non voler impiegare neanche un minuto a farlo fruttare? Sei come un contadino che si spezza la schiena sui campi per ottenere un raccolto e poi si disinteressa completamente de prezzo a cui i suoi prodotti vengono venduti al mercato…

Io stesso ho deciso di dare una svolta importante alla mia preparazione finanziaria quando, negli anni 2000-2002 il cocktail diabolico di un po’ di sfortuna, un comportamento inatteso dei mercati finanziari, consigli profondamente sbagliati ricevuti dai cosiddetti “esperti” e la mia parziale impreparazione dell’epoca mi hanno fatto perdere buona parte dei guadagni accumulati negli anni precedenti.

In quel momento, passata la frustrazione iniziale, ho deciso che, se non potevo far niente per stabilire l’andamento del vento, potevo però formarmi e, come un buon marinaio, imparare a modificare le mie vele per ogni condizione di vento.

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Come selezionare il proprio consulente secondo i criteri di: preparazione, accessibilità, etica professionale, onestà, dedizione ai tuoi interessi (oltre che ai suoi)

Etica professionale e onestà – Ho aggregato queste due cruciali caratteristiche perché, a livello pratico, un consulente può essere inadatto a noi sia perché poco capace nell’essenza della sua professione sia in quanto fondamentalmente disonesto.

Il punto è tutto sommato abbastanza semplice: il lavoro di un consulente dovrebbe essere essenzialmente quello di comprendere le tue esigenze e necessità, i tuoi obiettivi, la tua situazione attuale e le tue previsioni per il futuro etc. Solo successivamente a questo lavoro di indagine dovrebbe consigliarti l’investimento X piuttosto che Y, la strategia ABC piuttosto che quella ZWK che mal si combina con quello che hai fatto negli anni scorsi etc.
Da ciò comprendi molto bene come poter distinguere un consulente professionale e onesto: fa molte domande e precisazioni per comprendere la tua situazione prima di consigliarti (o venderti) qualsiasi cosa.
Il piccolo trucco che puoi utilizzare per far scovare i finti consulenti (che sono poi la grande maggioranza ahimè…) è in effetti proprio quello di tirargli un amo e vedere se abbocca: parti sparato con un discorso del tipo: “Salve, avrei 30.000 € liquidi da investire, lei cosa mi consiglia?” o, meglio ancora: “Buongiorno, ho visto che voi proponete l’investimento ABCD, vorrei investirci 25.000 €, lei cosa ne pensa?”.

Se il venditore travestito da consulente abbocca e inizia subito a spingerti il prodotto finanziario in questione, scappa subito da lì!!! Delle due una: o è incapace, o è poco corretto, in ogni caso non affidargli i tuoi soldi!
Si potrebbe argomentare ancora a lungo questo punto fondamentale, ma se ne hai colto l’essenza sei già avanti alla grande massa dei risparmiatori italiani…

Dedizione ai tuoi interessi (oltre che ai suoi) – Devi capire che una banca è essenzialmente un’impresa commerciale che ha interesse a far rendere i suoi soldi e a vendere i suoi prodotti finanziari su cui guadagna in maniera importante. Smetti quindi di pensarla come un’istituzione super partes ma non demonizzarla nemmeno. In ogni settore commerciale e organizzazione esistono infatti due tipi di venditori, quelli che si prendono cura (anche) degli interessi dei propri clienti e quelli a cui (in maniera poco lungimirante) interessano solo i propri. Non è che i primi siano dei benefattori, semplicemente hanno compreso che il proprio business, a lungo termine, fiorirà maggiormente se sanno rendere realmente soddisfatti i propri clienti. Un cliente soddisfatto, infatti, non ti abbandona mai, cresce negli anni assieme a te e diventa un veicolo fondamentale di pubblicità gratuita tramite il passaparola.
Puoi riconoscere che che un consulente ha questa alta forma di profilo professionale e commerciale se ti segue costantemente, nei momenti buoni come in quelli meno redditizi, se di tanto in tanto ti dice che “non ti consiglia la tal operazione” che vuoi fare in quanto non è buona per te, se ti chiama per informarti di sconti, promozioni e opportunità che ti possono far ottenere guadagni o risparmi extra ecc.

Siamo così giunti alla conclusione della nostra chiacchierata, mi auguro che queste idee ti possano essere d’aiuto e ti invito caldamente a dedicare tempo e pazienza alla ricerca di un bravo consulente così come la hai spero dedicata in passato alla ricerca del tuo medico, del tuo meccanico di fiducia.

I consulenti si pagano e per questo dobbiamo pretenderne l’efficacia, altrimenti cosa li consultiamo a fare?

Un caro saluto e un augurio di buon fine settimana, a presto!

Roberto Pesce

1 commento

  1. Jose' Scafarelli

    14 anni fa  

    Sei stato utilissimo con questi due post!
    🙂
    1abbraccio
    Josè


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