Come investire un’eredità? Siam tutti bravi con i soldi degli altri

Eredità come gestire soldiSiamo tutti bravi con i soldi degli altri, ma se ricevessi in eredità due immobili e dovessi decidere che cosa farne, quali sarebbero nel concreto le tue decisioni? Come gestiresti quel capitale?

Vedo già il sorriso sarcastico stile “averceli questi problemi”…

La risposta varierebbe a seconda della tua situazione economica e familiare, delle aspettative di vita e dei desideri che vorresti realizzare. Sarebbe anche influenzata dall’educazione ricevuta, dal lavoro svolto e dalla tua cultura finanziaria.

Io ho passato anni a dire agli altri quello che avrebbero dovuto fare con i propri soldi, ma quando è toccato a me, ti confesso che ho avuto parecchie incertezze e ora, che ho trovato la MIA soluzione, sono qui a condividerla perché si capisca che l’INTELLIGENZA FINANZIARIA ha pochissimo a che fare con fumose leggi economiche o matematiche e tanto a che fare con la vita quotidiana.

COME FARE? DA DOVE INIZIARE

Una giusta premessa. In molti casi a ereditare non siamo soli. Dobbiamo fare i conti con fratelli o sorelle non sempre all’altezza del grado di parentela e, quando anche le cose si svolgono nella più civile delle situazioni, vanno considerate burocrazia, tempi, costi e che, al netto di tutto, quel patrimonio va diviso e vanno prese delle decisioni.

La prima domanda che mi sono fatta io è stata: “Che cosa voglio ottenere da questo capitale che i miei genitori hanno voluto lasciarmi?”

Risposta: “Una certa tranquillità economica!”

Primo errore: certa e tranquillità NON sono un obiettivo, NON vogliono dire nulla, NON sono quantificabili.

Con indulgenza e la pochissima pazienza che ho per me stessa mi son detta: “Spara un numero Gio, ti devo spiegare tutto? Quanto vorresti ottenere da quel capitale?” (il condizionale era d’obbligo)

Finalmente riesco a formulare un numero, in Euro, che nella mia personalissima valutazione ha in sé la giusta dose di “tranquillità economica” e un accettabile livello di “realizzabilità”.

Ho una META: dal mio capitale vorrei ottenere una determinata cifra in Euro.

Passiamo alla seconda domanda: “Come ci arrivo alla META?

Già ampiamente esaurita la carica di autopazienza mi sono fatta aiutare, o meglio, ho riversato su chi mi vuole bene dubbi, incertezze, stati d’ansia e ragionamenti a voce alta. Perché molte volte, uno le risposte giuste le sa, ma ha bisogno di ascoltare i propri pensieri.

Le questioni principali erano: “Vendo o non vendo? Affitto o non affitto? Cosa mi posso aspettare dal mercato immobiliare attuale e da quello futuro? E se vendo poi come investo?”

In questi casi, il valore affettivo che attribuiamo alle cose complica le scelte, ci rende difficile il distacco e non ci fa esprimere una valutazione obiettiva. Si aggiunga poi che, per noi italiani, il retaggio nazionalpopolare per cui “un immobile è sempre un investimento” è duro a morire.

In quei momenti, come in tutte le decisioni importanti, si fa i conti con se stessi: da dove si viene culturalmente parlando e che predisposizioni si hanno nella vita. Io la passione per la casa, lo ammetto, ce l’ho! Mi piace come investimento, non mi spaventa la burocrazia e adoro l’idea di poter rendere un ambiente datato, di nuovo bello e pronto ad accogliere nuove storie di vita.

Perciò, come prima cosa, ho valutato l’opportunità di dare gli immobili ereditati in locazione. Mi sono informata sui costi della ristrutturazione, studiato le tipologie di contratti d’affitto esistenti sul mercato, gli impatti fiscali e calcolato le imposte  sulle seconde case di proprietà. A quel punto, sono scesa a patti con tutte le indicazioni dei guru della finanza e, rinunciando a una parte di capitale liquido da investire, ho deciso di tenere uno dei due immobili ereditati. Lo ristrutturerò e lo metterò a reddito e, se ti fa piacere, questa parte della storia te la racconterò fra qualche mese.

Grazie a quella rendita passiva colmerò un pezzettino di strada che mi porta alla META.

Per l’altro immobile invece è stata presa la decisione di vendere. Conclusa la vendita però si è generata una nuova domanda: “Come investo quel capitale?”

COME INVESTIRE UN CAPITALE

Eredità come gestire soldi

Non dirlo a Roberto, ma a me non piace particolarmente occuparmi di investimenti. Capisco però quanto sia fondamentale farlo perché, come dice qualcuno, “la finanza serve prima di tutto a preservare la propria ricchezza”. E così, per verificare di far le cose per bene, ho ripreso in mano il manuale di INTELLIGENZA FINANZIARIA.

Sentivo quasi la voce di Roberto chiedere: “Prima di tutto hai costruito la tua Fabbrica della Sicurezza?”

Innanzitutto la sicurezza

Sicurezza significa essere coperti in caso si verifichino eventi che possono destabilizzare economicamente:

  • In caso di perdita del lavoro, avere una disponibilità da convertire in denaro contante nel giro di 24 ore e che permetta di coprire la sussistenza per almeno 6, meglio 12, mesi (il tempo di ritrovare una fonte di reddito);
  • Avere tutte le necessarie coperture assicurative in caso di imprevisti;
  • Accantonare in investimenti liquidi, e a basso rischio, le somme che si prevede di spendere a breve, nel mio caso quelle per la ristrutturazione;
  • Avere adeguati accantonamenti per la vecchiaia (vedi fondi pensioni o piani integrativi).

Come investire

Sistemata la sicurezza, e seguendo ancora il manuale, sono passata a creare la Fabbrica della Ricchezza, per generare quella rendita che, sommata all’affitto da percepire, mi avrebbe portato definitivamente alla META.

Ancora una volta è stato fondamentale essere onesta con me stessa e partire da una domanda: “Che grado di rischio sei disposta a sopportare?

Su questo mi conosco, so che difficilmente tollero le perdite, ma sono anche consapevole che solo assumendosi un discreto grado di rischio si può generare un rendimento interessante.

Perciò ho recuperato la tabella di Excel che viene inviata dopo aver partecipato a INTELLIGENZA FINANZIARIA  e ho, come prima cosa, deciso come diversificare il mio capitale. Perché già la diversificazione cioè suddividere in più tipologie o settori consente di limitare i rischi.

Il risultato è stato una torta (graficamente parlando) in cui:

  • Il 60% è investito in titoli di lungo termine, Obbligazioni e Etf
  • Il 30% è investito in Azioni o Etf del comparto azionario
  • Il 10% è investito in Forex automatizzato e Cryptovalute

Decisi i comparti in cui investire è iniziata la ricerca dei titoli. Per questo ho usato il sito di Morningstar.

In passato, si prendeva il Sole 24 ore per selezionare i migliori titoli di Stato in base alla durata residua, al rendimento e al prezzo che avevano sul mercato ora, su Morningstar puoi fare la stessa cosa, ordinando i titoli all’interno dei segmenti di mercato in cui hai deciso di muoverti.

La selezione delle azioni in cui investire ha richiesto un ulteriore passaggio. Warren Buffet insegna che si deve comprare solo quello che si capisce, perciò per alcune aziende ho fatto anche l’analisi dei fondamentali, cioè dei dati di bilancio chiedendomi “a questa azienda farei credito?” Perché è di questo che si tratta quando compri azioni, permetti ad una società di utilizzare i tuoi soldi per la sua attività. Quindi è giusto capire cosa fa e se è in grado di produrre reddito, solo così durerà nel tempo sia la società che il tuo investimento.

Infine per la parte Forex ho installato gli Expert Advisor che spiega Massimo Golfarelli durante il corso e per le Crypto ho fatto una piccola scommessa sul futuro della tecnologia sottostante.

Di domanda in domanda e solo dopo un processo di analisi, di valutazione e studio, sono arrivata a fare i miei investimenti e a costruire il mio cosiddetto “portafoglio”. Lo aggiornerò nel tempo se cambiano le condizioni, le esigenze o se cambierò io.

Le scelte fatte rispecchiano e rispettano ciò che sono ora e gli obiettivi che mi sono data.

Credo che questo sia il percorso che ogni buon consulente finanziario dovrebbe fare con chi ha davanti o che, meglio ancora, ognuno dovrebbe fare con i propri soldi, pochi o tanti che siano, con o senza eredità.

Perché siamo tutti bravi con i soldi degli altri, ma con i nostri?

Giorgia Ferrari 

18 commenti

  1. Andrea G.

    6 anni fa  

    Tralasciando l’eredità che ahimé non ho ricevuto, ho effettuato passo passo ciò che hai descritto!
    Scommesso in cripto, valutato azioni e ora sto valutando diversi ETF per il lungo termine.
    E non dimentichiamoci del PAC che ho iniziato il mese scorso 😀
    Prima o poi arriverà anche il FOREX, per ora sono ancora acerbo 🙂

    Grazie, vi adoro! Mi avete illuminato!!!!!


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Andrea,
      bravo! In questo caso illuminante sei stato tu: ho dimenticato di scrivere del Pac che va solo soletto per la sua strada.
      E per te, che sei così giovane e già così attento, sarà un strada di grande soddisfazione.
      Ti auguro una splendida giornata.


  2. Giuseppe

    6 anni fa  

    Quanto è vero ciò che dici Giorgia!!!!!
    Dopo il corso Intelligenza finanziaria mi sembrava di avere tutto sotto controllo di aver trovato la strada per investire in azioni/forex/Pac ecc, ma quando poi devi cliccare “sul tuo conto” un investimento, allora ci pensi eccome e ti vengono 1000 dubbi. Io comunque ho cominciato a piccoli passi, ma credo che la stabilità economica della mia famiglia passi da ciò ovvero da quanto riesco insieme a loro ad essere “intelligente finanziariamemte”. E che dire mi state dando una mano incredibile soprattutto perchè la formazione che mi state dando è continua. Grazie


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Giuseppe,
      mi fa piacere sapere di poter essere utile. Come hai letto avere mille dubbi è umano, anche per chi da tempo sente parlare o fa queste cose, purché i dubbi non ci paralizzino dall’agire.
      I piccoli passi che stai facendo ti aiutano a misurare, a conoscere e a capire cosa sia più congeniale a te e alla tua famiglia. È un allenamento anche questo.
      Grazie e una buonissima giornata.


  3. Manuel

    6 anni fa  

    Complimenti Giorgia. È sempre un piacere leggere i tuoi articoli.


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Grazie Manuel!


  4. Ardian il magnifico

    6 anni fa  

    Ciao Giorgia.
    E sempre un piacere leggere i tuoi articoli che in se racchiudono le varie esperienze della tua vita nel mondo bancario/financiario vissuto in prima persona, quindi fatto sulla propria pelle . Dal tuo racconto ,raccontato in maniera quasi fiabesca e avventuroso ce tanta verità che richiama e ti trascina all’interno a partecipare e diventare parte di questa avventura .Io penso che tante cose del corso Intelligenza Finanziaria gli ho visute a modo mio, diciamo in maniera autodidatta perché non ho mai avuto qualcuno ad insegnarmi come investire. Appena ho fatto il corso ho fatto alcune mosse che penso che mi porterà in parte VERSO la Meta e non ho ancora cominciato investire in Etf pac etc. che sarà per il prossimo step d’investimento . Sai il corso mi ha fatto si ,che io avessi le conferme che mi servivano per intraprendere certe decisioni e ho agito subito. Ci vorrà qualche mese per capire gli effetti. Ti saprò dire quando ci vediamo al prossimo corso. Un grosso abbraccio a tutti voi che siete un team imbattibile .


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Caro Ardian,
      sono molto curiosa di saper che seguito hai dato ai nostri discorsi fatti a Milano. Sull’aspetto della gestione bancaria sai che mi puoi scrivere anche privatamente.
      A presto e un grande abbraccio anche a te.


  5. Gianfranco

    6 anni fa  

    Complimenti sinceri per l’articolo, questo se letto attentamente ci fa capire se vogliamo avere dei cambiamenti nella nostra vita, dobbiamo apprendere da persone che hanno iniziato da anni un percorso cui i risultati di toccano con mano. Ed è quello che state facendo voi di intelligenza finanziaria.


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Grazie Gianfranco,
      sei molto gentile. Credo che i cambiamenti nella vita accadano, a volte anche bruscamente, o che uno li voglia o meno, e che sia utile essere preparati e a volte anche supportati.

      Ti auguro una “poetica” giornata e continua a scrivere.


  6. Emanuele F.

    6 anni fa  

    Ottimo articolo Giorgia, la frase “siam tutti bravi coi soldi degli altri” è molto eloquente e veritiera.
    Sto ragionando molto anche io su questa situazione, e mi sono fatto la mia idea sulla questione ristrutturare+affittare.
    Non vorrei scendere troppo nel tecnico, ma credo sia una strada proficua solo se si parla di contratti a canone concordato (quindi residenziali) per avere tassazione bassa con cedolare secca su irpef e IMU agevolato, altrimenti sei demolito di tasse che rendono l’investimento poco proficuo.
    Sbaglio? Ciao e grazie


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Ciao Emanuele,
      la valutazione sulla convenienza o meno della cedolare secca va fatta in funzione dei tuoi redditi, quindi non c’è una risposta corretta in assoluto.
      Anche io mi sono orientata su quella strada perché oltre alla convenienza fiscale mi è sembrata soprattutto più semplice.
      Considera che:
      1) L’agevolazione fiscale è stata confermata anche per il 2019, ma io devo ancora iniziare la ristrutturazione perciò, tempo che sarò pronta ad affittare, le cose potrebbero cambiare di nuovo.
      2) Nella mia valutazione sulla convenienza o meno di mantenere un immobile per darlo in affitto ha pesato moltissimo il fatto che mi fosse pervenuto da un’eredità e quindi a un “prezzo” molto agevolato. In questo modo il ritorno sull’investimento (direbbero i tecnici) ha un senso.
      3) Si tratta di un bilocale i cui costi di mantenimento sono limitati e la potenzialità di locazione maggiore rispetto a una casa di grandi dimensioni.
      Le mie valutazioni al momento sono state queste ma, nulla toglie, che dopo aver sperimentato nel concreto l’impatto di una rendita da locazione possa cambiare idea.
      Fammi sapere come procede la tua scelta e grazie per i complimenti.
      Buona giornata!


  7. rachele

    6 anni fa  

    Per me il corso d’intelligenza finanziaria ha significato che bisogna prendere in mano le redini della situazione e fare delle scelte che vanno al di là della propria area di confort. Il mondo sta cambiando velocemente e anche noi dobbiamo adeguarci se non vogliamo soccombere. Purtroppo quando si fanno delle esperienze negative ( promotori finanziari senza troppi scrupoli) è più difficile riaprirsi a certi argomenti. Ma studiando, informandosi mettendosi in gioco in prima persona si può riprendere fiducia. Grazie anche ai tuoi articoli che danno un’iniezione di ottimismo.


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Grazie a te Rachele,
      trovare l’equilibrio tra ottimismo e realismo è un po’ una sfida quotidiana.
      Sono sempre stata dell’idea che da ogni esperienza, anche negativa, si possa imparare qualcosa e tu lo hai fatto benissimo.
      Ti auguro tante buone giornate.


  8. mauro stanzani

    6 anni fa  

    Ora capisco perchè Roberto dice” uno degli articoli più belli che abbiamo mai pubblicato”… Complimenti Giorgia, sei riuscita con poche parole a riassumere le basi di Intelligenza finanziaria… Bravissima…


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Quando ho letto la presentazione che aveva fatto Roberto dell’articolo mi sono detta “Speriamo che non lo pensi solo lui!” 🙂
      Perciò grazie di cuore dei tuoi complimenti Mauro.


  9. massimiliano

    6 anni fa  

    Il valore culturale, divulgativo, sociale di questo blog è davvero notevole. Complimenti a Giorgia e al team che lavorano per offrirci sempre nuovi spunti.


    • Giorgia Ferrari

      6 anni fa  

      Grazie Massimiliano,
      Sono certa che a breve si arricchirà anche di altre “letture” interessanti!!!
      Un abbraccio 😉

      Gio


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