21 cause di fallimento nel trading in azioni (seconda parte)

Eccoci quindi alla seconda parte delle nostre 21 cause di fallimento. Se ti sei perso la prima parte o se sei un nuovo iscritto alla newsletter, puoi recuperarla cliccando QUI.

Approfitto nel frattempo per ricordarti che, se vuoi passare dalla teoria all’azione e, soprattutto, se vuoi capire come sfruttare uno dei più straordinari momenti storici per poter comprare sui mercati a prezzi straordinariamente bassi e convenienti, puoi farlo iscrivendoti alla prossima edizione del corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”] il [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”].

21 CAUSE DI FALLIMENTO NEL TRADING IN AZIONI (II)

11. Investire sulla base di proiezioni macro-economiche (tue o di altri). La macroeconomia è una disciplina molto complicata, e gli stessi grandi economisti e banchieri centrali faticano a fare predizioni attendibili. Cercare di prevedere e anticipare trend di crescita della popolazione, prezzi delle materie prime (petrolio, oro, grano etc.) non è una base affidabile per far rendere il proprio risparmio
12. Investire sulla base delle “notizie“. Pur se parrebbe istintivamente un passaggio logico, investire sulla base delle notizie comunicate dai media (es. aumento di utili di un’azienda, nuova fusione tra due società, lancio di un nuovo prodotto di successo etc.) è pressochè sempre un’azione perdente e il motivo è molto semplice: quando la notizia arriva a te, quello che doveva succedere è già successo e l’opportunità svanita…
13. Nel trading in azioni, non mettere o, peggio, non rispettare gli “stop loss“. Gli “stop loss” sono la nostra “polizza di assicurazione” per la diminuzione del rischio e la nostra maggiore garanzia contro i rischi di perdite importanti
14. Cambiare continuamente veicolo di investimento, strategia o orizzonte temporale (time-frame). Anche solo in campo finanziario esistono moltissimi veicoli di investimento: azioni, ETF, fondi comuni, opzioni, futures, forez, commodities etc. e per ognuno di essi esistono svariati approcci o strategie che possono portarti al successo (ossia al profitto). Tuttavia, tale successo arriva solo attraverso una metodica solida e molta esperienza, esperienza difficile da accumulare se salti di continuo da un metodo all’altro comportandoti come un universitario compulsivo che prepara un esame di medicina, poi uno di giurisprudenza, quindi analisi matematica… alla fine saprai un pò di tutto ma niente in profondità
15. Investire in borsa senza una solida preparazione e formazione alle spalle. Se vuoi evitare di pagare la formazione, quello che risparmi lo pagherai poi al mercato, solitamente molto ma molto più caro
16. Iniziare a fare trading in azioni o investire in borsa con quantità eccessive di denaro rispetto alla propria (in)esperienza. La differenza tra aprire una posizione in titoli di 1000 o 10.000 euro è che nel secondo caso ti stai prendendo dei rischi 10 volte superiori. Impara prima ad essere vincente in maniera costante con piccole somme, poi alza il tiro. La fretta e la presunzione si pagano care sui mercati
17. Rimanere ancorati al passato piuttosto che guardare al futuro. Esempio: avere una posizione in perdita, magari anche pesante, e ripromettersi di chiuderla “quando tornerà in pareggio”. Non guardare a quanti soldi avevi investito ma a quanti ne hai adesso e chiediti onestamente: “Nel prossimo futuro, la somma che mi rimane ha più chances di crescere in fretta se la lascio dove sta oppure se disinvesto, accetto la perdita e sposto il denaro su un altro titolo? Alcuni titoli nel tempo recuperano le posizioni perse, è vero, ma magari ci vogliono anni…
18. Investire in azioni senza un adeguato rapporto “guadagno potenziale” / “rischio potenziale”. Le strategie che personalmente insegno in area trading in azioni hanno sempre un rapporto G/R almeno di 3:1, e questo ci permette di ottenere del guadagno anche se il rapporto tra le operazioni vincenti/perdenti è del 50%. Se poi le cose vanno invece come devono andare, in estate si va in ferie alle Mauritius invece che a Rimini ^_^
19. Non evolvere i propri piani e strategie al mutare delle situazioni e dei mercati
20. Non assumersi piena responsabilità delle proprie azioni e risultati, sia quelli vincenti che soprattutto quelli perdenti
21. Essere presuntuosi e pensare di poter evitare la gavetta e l’apprendistato. L’umiltà è in generale una grande virtù, in questo ambito è fondamentale. Gli squali che si aggirano sui mercati banchettano ogni mese con presuntuosi e arroganti, così come i giocatori di poker professionisti si arricchiscono alle spalle dei milionari che pensano di potergli insegnare qualcosa.

Siamo così giunti al termine della nostra carrellata tra le 21 cause di fallimento.
Ti invito a leggere e rileggere questo elenco, magari puoi farne una copia sintetica riportando le 4 o 5 situazioni in cui ti ritrovi maggiormente.

Avere umiltà, dedizione, persistenza e continuare a lavorare sul proprio automiglioramento sono condizioni fondamentali per ottenere guadagno e successo.

Ai tuoi futuri guadagni con il trading in azioni e ETF e con gli investimenti in borsa!

Roberto Pesce

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