Intervista a Roberto Pesce sul trading (prima parte)

Qualche mese fa sono stato intervistato per un portale online che si occupa di trading e investimenti in merito alla mia esperienza come trader, investitore e formatore in quest’area di attività così complessa e intrigante.

Di seguito il testo completo della prima parte dell’intervista che credo possa dare vari spunti interessanti a chi inizia ad accostarsi a questa attività.

Buona lettura!

Roberto

ROBERTO PESCE e il TRADING (prima parte dell’intervista)

Investi da sempre?

Beh, proprio da sempre no, a meno che non consideri anche le raccolte di figurine che facevo quando avevo 6 anni ^_^ Anche se, pensandoci bene, anche lì le acquistavo e poi cercavo di barattarle con del profitto… In borsa, invece sono attivo dal 1994.

Quando hai iniziato, hai avuto delle difficoltà anche tu?

Proprio agli inizi no. Come tutti ho iniziato con grande presunzione e ignoranza ma ho avuto essenzialmente fortuna e ho portato subito a casa dei bei guadagni anche perché gli anni ’90 sono stati anni di grande mercato rialzista ed era facile guadagnare (anche se all’epoca non ne ero granchè consapevole e pensavo di essere bravo io ^_^. Le difficoltà sono poi venute con lo scoppio della “bolla della new economy” del 2000 e con i tre anni ribassisti 2000-2001-2002

Come le hai affrontate?

All’inizio con sconforto. Quello che succede è che quando guadagni senza merito e dopo un po’ il vento gira a tuo sfavore, è difficile capire subito che è il tuo approccio ad essere sbagliato o limitato e non si tratta di semplice sfortuna. Quello che ho fatto è stato andarmi a cercare della “formazione di qualità“, e dopo un po’ di tentativi con corsi e libri che non mi hanno lasciato granchè, la ho finalmente trovata negli USA andando direttamente dai migliori trader e trainer di formazione finanziaria a livello mondiale. E lì c’è stata la vera svolta…

Immagino si siano risolte …

Beh, direi proprio di si!

Quali sono le chiavi del tuo successo?

Premesso che nel trading come nella vita ci vuole sempre molta umiltà e non mi piace presentarmi come “quello che ha avuto successo”, penso che tra gli ingredienti dei miei risultati ci siano sicuramente l’aver avuto degli ottimi mentori e di aver adottato un approccio votato alla semplicità, alla chiarezza di idee e alla ricerca costante di nuove opportunità di investimento. Oggi ci aggiungerei che l’esperienza accumulata anno dopo anno si fa sentire e ha sicuramente un ottimo peso nell’equazione sforzi-risultati.

Qual’è il tuo approccio nei confronti di ogni operazione?

Difficile da riassumere qui in due parole. Diciamo che seguo tutta una serie di criteri sia per la ricerca che per la selezione delle operazioni da effettuare percorrendo tutta la “griglia decisionale” prevista dal mio Trading Plan. In questo processo attualmente utilizzo molto il nostro software proprietario Geronimo Trading Manager. A questo aggiungo un rigoroso money management che è un elemento che considerano in pochi ma che fa molto la differenza.

Sfatiamo un mito, è vero che anche tu sbagli qualche operazione?

Ovviamente si. Chiunque dica che non chiude mai qualche operazione in perdita semplicemente sta mentendo. E’ impossibile guadagnare sempre. Accettare l’idea che di tanto in tanto si avranno delle perdite è uno dei primi salti di qualità necessari per chi vuole avere successo nel trading. E’ come per un pugile, deve accettare in partenza che prima o poi qualche cazzotto in faccia lo prenderà anche lui. Fa semplicemente “parte del gioco”.

Va quindi preso in considerazione il bilancio mensile, guadagni – perdite.

Bilancio mensile se fai operatività di breve termine, semestrale o annuale per l’operatività di medio-lungo termine.

Quando non guadagni da un’operazione cosa ti dici?

Più che dirmi qualcosa cerco di analizzare l’operazione e vedere cosa posso imparare dalla situazione. Talvolta trovo a posteriori indizi che non avevo considerato o errori commessi. A volte invece devo accettare l’idea di aver perso nonostante avessi fatto tutto correttamente, semplicemente è poi avvenuto qualcosa di imponderabile e imprevedibile che ha fatto “girare” il titolo o il mercato. Ad esempio una notizia, un avvenimento socio-politico o macro-economico, un attentato terroristico etc.

E quando guadagni?

L’approccio è simile, torno indietro anche lì a rivedere lo sviluppo dell’operazione, cosa è andato bene ma anche se avrei potuto fare qualcosa di diverso per farla andare ancora meglio (ossia guadagnare di più dalla stessa operazione). Con l’esperienza il punto infatti non diventa più sul guadagnare/perdere ma sul quanto e ci sono moltissime cose che si possono fare nella gestione di un’operazione.

La seconda parte dell’intervista a Roberto Pesce sul suo rapporto con il trading sarà pubblicata in un prossimo articolo.

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