Il trading e le donne: perché funziona 

L’8 marzo è ormai passato, ma la riflessione che mi frulla nella testa da giorni è partita proprio in quella giornata trascorsa a Reggio Emilia al corso Power Trading di Roberto Pesce.

Guarda questa foto:

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Tra gli 8 coach solo una donna! Io.

Perché?

Non riesco a trovare una risposta a questa domanda ma voglio condividere con te alcune riflessioni che ho fatto: 

  • Il mondo del trading è da sempre identificato con un pubblico maschile: fare affari in borsa, occuparsi di soldi è da maschi, ma è proprio ancora così?
  • Le donne che si occupano di soldi e investimenti sono ancora considerate un po’ “sospette”. Persiste il malcelato credo che soldi e affari debbano rimanere esclusivo appannaggio degli uomini. Nel mondo del lavoro è un dato di fatto che noi donne continuiamo a guadagnare meno degli uomini, e spesso un senso di sudditanza psicologica ci porta ad avere un rapporto poco sereno e positivo con il denaro.
  • Un problema di ordine culturale e poi economico-finanziario c’è: la convinzione che le donne abbiano una scarsa propensione al rischio forse deriva dal fatto che storicamente hanno a disposizione meno denaro degli uomini, e quindi minor inclinazione a favore di investimenti più rischiosi.

Forse analizzando meglio il significato della parola trading possiamo arrivare ad altre conclusioni.

Trading significa negoziare

Abbiamo detto che la nostra immagine del trader è quella del classico uomo d’affari in giacca e cravatta abile a livello comunicativo e sicuro di sé. Ma siamo sicuri che mercanteggiare sia una prerogativa maschile?

Se ci pensi bene negoziare vuol dire portare a casa un buon affare e in questo le donne hanno sia una naturale predisposizione che un quotidiano allenamento.

Basta frequentare un mercato nelle ore mattutine o i negozi del centro nel periodo dei saldi per rendersene conto!

Fare trading online non è molto diverso dal negoziare in modo tradizionale. Si decide a quale prezzo si è disposti a comprare quel determinato prodotto e a quanto rivenderlo per guadagnare.
Il procedimento è semplice.

Nonostante questo tante donne sono timorose,  perché?

Alle donne piace vederci chiaro sempre per questo sono meno propense a questo genere di attività che appare complicata e difficile agli occhi dei più.
Però quando trovano spiegazioni chiare, concetti semplici e regole da seguire, sono molto più brave dei colleghi maschi. La naturale propensione delle donne a limitare  i rischi consente nel trading di fare meno errori rispetto ai colleghi maschi e di ottenere perciò migliori risultati.

L’analisi dei dati degli allievi che frequentano i corsi di Smartmoney ci dà una indicazione di “inversione del trend”: la percentuale di donne è in costante crescita.

Sempre di più le donne si stanno rendendo conto che il trading può essere un’occasione per emanciparsi, a volte, da rapporti che si mantengono in piedi solo per necessità finanziaria o semplicemente un modo per poter liberare il proprio tempo, come ci ha raccontato anche Emanuela all’ultima edizione di INTELLIGENZA FINANZIARIA.

Il mio personale invito è dunque superare qualsiasi stereotipo e credere di potercela fare! 

Veronica Porro

2 commenti

  1. Massimo Pellicani

    5 anni fa  

    Salve, ben vengano le donne in un mondo ancora prettamente maschile.
    Chissà che non portino, oltre ad una ventata di freschezza e di colore, anche nuove idee, nuove strategie, nuovi esempi da seguire.
    Pongo solo una domanda, che non vuole essere né una critica, né un dubbio, né uno scoraggiamento ma anzi, ammirazione per una dose di coraggio non comune.
    Spesso il successo nel trading dipende dall’emotività, o meglio, dalla capacità di gestire le emozioni.
    Le donne, si sa, sono mediamente più emotive degli uomini.
    Questo non rappresenta una difficoltà in più, all’ottenimento di buoni risultati? Impare a gestire le proprie emozioni, può in qualche modo portarle a rinunciare a una parte della propria femminilità?
    Non voglio fare l’avvocato del diavolo, ma avendo lavorato in un azienda metalmeccanica, ho più volte avuto a che fare con uffici commerciali di grandi aziende, dove erano presenti anche donne in qualità di venditrici e/o acquirenti.
    Purtroppo alcune, stando in un ambiente anch’esso in mano agli uomini, si erano molto mascolinizzate nel atteggiamento, prendendo le peggiori abitudini maschili come eccessiva spavalderia da sconfinare nell’arroganza, strafottenza e naturalmente non può mancare la volgarità: imprecazioni e parolacce a raffica.
    Ringrazio e porgo cordiali saluti.


  2. Veronica Porro

    5 anni fa  

    Caro Massimo, sicuramente la gestione delle emozioni è un fattore determinante nella buona riuscita delle attività di trading e personalmente ritengo che, come molti atteggiamenti, possa essere allenata e dunque migliorata. Il percorso Master proposto da Roberto Pesce non a caso propone un modulo dal vivo (The Money Wizard) che tratta proprio la gestione delle emozioni legate al denaro.
    Quanto al venir meno della femminilità, al buon gusto e alla raffinatezza mi sento di doverla smentire. Una personalità consolidata non viene così facilmente compromessa dall’ambiente circostante.
    Infine, spezzo una lancia in favore dei colleghi trader (almeno di quelli che frequento) dicendo che il loro comportamento non ha nulla di arrogante, né volgare.


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