Tutti i vantaggi del trading part-time

Prendendo spunto dalla domanda che ogni tanto mi viene rivolta (“Ma se guadagni così bene dal trading, perchè perdi tempo a insegnarlo?”), nell’ultimo articolo ti ho raccontato alcune cose di me, della mia formazione e del mio modo di vivere e lavorare.

Ti ho anche detto che io sono un trader e un investitore assolutamente part-time motivandoti la mia scelta sulla base delle mie attitudini, passioni ed esperienze ma dicendoti che esistono anche altre ragioni, tecniche, finanziarie e razionali che mi fanno scegliere e consigliare queste attività di gran lunga in modalità part-time.

Intendiamoci, esistono persone che fanno del trading in azioni, ETF, opzioni, futures e forex un’attività a tempo pieno e lo fanno con ottimi profitti e grandi soddisfazioni personali ma oltre a non essere il mio ideale di vita ritengo (e so per conoscenza diretta) che a quei livelli è un’attività redditizia davvero per pochi.

Le ragioni sono le seguenti:

  1. Finanziaria
  2. Emozionale
  3. Legata alla natura stessa dell’attività

A livello economico/finanziario i trader di successo che lo fanno come professione a tempo pieno su propri capitali sono davvero pochi per una ragione molto semplice… occorrono molti soldi ^_^ !!!

In realtà occorrono non solo molti soldi ma molti soldi + molta abilità + molta esperienza + molta disciplina + grande tenuta a livello emozionale.

Spesso gli aspiranti trader full-time falliscono proprio per questo. Hanno passione e tempo da dedicare ma poco capitale iniziale e naturalmente nessuna esperienza (che richiede tempo e pratica). Avendo poco denaro, e magari una certa qual dose di presunzione e superficialità, non investono in formazione, fanno operazioni azzardate o troppo pesanti per le proprie tasche (d’altra parte nessuno gli ha insegnato quanto sia importante avere un rigoroso money management) e … il mercato li punisce inesorabilmente sbattendoli fuori con i pochi soldi che gli rimangono e qualche storia da raccontare ai nipotini.

Facciamo assieme due conti in tasca al nostro ipotetico trader che desidera per sè e per la propria famiglia un reddito spendibile annuo di … diciamo 60.000 € (è pur vero che si può anche vivere con molto meno ma qui stiamo parlando di una persona di successo con almeno un buon tenore di vita, non esattamente di un reddito paragonabile a quello di un impiegato statale di basso livello). Al nostro trader servirà quindi estrarre dal proprio conto di trading almeno 6.000 € di profitto mensile (ad oggi in Italia sul capital gain si è tassati al 12,5% il che è ottimo peraltro), probabilmente un pò di più se vuole prendersi anche un pò di vacanza durante l’anno.

E quanto denaro gli servirà per ottenere i famosi 60.000 € l’anno di profitto netto? Beh, dipende naturalmente dalla sua abilità, dalla sua disciplina etc. e … da quanto il mercato lo aiuta in quel periodo specifico!

Banalmente, per ottenere 72.000 € di profitti annui dal trading, se ho una media di ritorno annua costante del 10% mi servono 720.000 € di capitale da manovrare, se riesco ad arrivare al 15% annuo me ne bastano 480.000, se riesco ad arrivare ad una media annua del 20% ho bisogno di manovrarne 360.000 € .

Si può fare? Sicuro. Facile? Nemmeno un pò.

Non è tanto difficile guadagnare il 20% annuo, uno dei miei mentori americani che fa il trader a tempo pieno porta a casa quasi un 50% di media, io stesso con la mia attività part-time ho avuto anni superiori al 30% e alcuni dei miei allievi hanno ottenuto anche un ottimo 20% o più.

Il difficile è farlo costantemente, mese dopo mese, anno dopo anno, ammortizzando le inevitabili perdite, affrontando sia gli anni rialzisti che quelli ribassisti che quelli con il mercato laterale o senza trend.

E vuol dire avere a disposizione un capitale di 300/500/700.000 € che non utilizzi nè ora nè mai per vivere perchè quello è il tuo capitale di investimento che, oltretutto, non cresce mai se ogni mese per vivere dreni dal capitale tutto quello che hai guadagnato dal trading.

Hai presente la tenuta mentale e emozionale (e l’armonia familiare con il tuo partner…) che ci vuole per gestire questo tipo di stress e di situazione mentre cerchi di domare gli inevitabili capricci del mercato?

Tutto questo non è un mio problema, nè della stragrande maggioranza dei miei allievi, nè dei trader o degli investitori di grande successo ma … part-time.

Partendo dal presupposto che indipendentemente dal fatto che io faccia o non faccia trading e ottenga o non ottenga risultati a breve termine dai miei investimenti mia figlia mangia comunque, posso permettermi una libertà operativa e di scelta impensabile per un trader full time.

Posso infatti comprare, vendere, shortare, scalare posizioni in entrata e in uscita così come … non fare niente!!!

Si, hai capito bene, esistono situazioni in cui la scelta migliore è stare fermi e non operare. Le ragioni possono essere sia personali che tecniche.

A livello tecnico può essere una fase stanca di mercato (es. durante le festività natalizie o in estate), un mercato troppo difficile o con caratteristiche che male si sposano con il mio stile di trading e con le strategie che utilizzo. A livello personale posso essere stanco, malato, emotivamente poco in forma per ragioni personali o semplicemente volermi godere una vacanza con la famiglia. Non ho nessuna pressione nè a dover operare a tutti i costi nè a dover necessariamente liquidare delle posizioni.

Warren Buffett, il più grande investitore del mondo, ha formalmente chiuso il 2008 in perdita ma lo ha fatto (parzialmente) per scelta decidendo di approfittare della crisi per prendere posizioni pesanti su titoli guida come General Electric e Goldman Sachs a prezzi stracciati. A questo punto si è messo comodo a … aspettare  Che sia qualche mese o qualche anno al buon vecchio Warren interessa poco, è sicuro che da queste operazioni raccoglierà profitti a palate!

Chiaro il messaggio?

Il trader full time a livello emozionale è sottoposto a pressioni gigantesche e costanti, nemmeno paragonabili a quelle del trader part-time. Che, oltretutto, può re-investire sistematicamente i proventi del proprio trading e in tal modo sfruttare il meccanismo dell’interesse composto e, anche portando a casa soltanto un più che rispettabile ma non pazzesco 10% medio annuo (frutto magari anche di qualche anno negativo unito ad annate da +20 / + 30% come questa ^_^) può vedere un anche modesto capitale di partenza crescere a dismisura nel giro di un pò di anni.

Partendo con 50.000 € e semplicemente aggiungendo 6.000 € annui di risparmio aggiuntivo, ottenendo il famoso 10% in 10 anni ti puoi infatti ritrovare per le mani già più di 219.000 € (!) che diventeranno oltre 670.000 € in 20 anni (!!), quasi 2 milioni di euro (!!!) in 30 anni e così via… sorridendo.

Aggiungici che, de gustibus non est disputandum è vero, ma l’idea di passare 8-10 ore al giorno a guardare un monitor di computer attaccato ad un conto corrente di trading online per tutta la vita non è esattamente per me e per molti l’idea di un lifestyle da persona di successo (occasionalmente è una cosa diversa, è assai istruttivo, formativo, emozionamente e persino divertente!), metti insieme tutte queste informazioni preziosissime che ti ho fornito e comprendi perchè a me piaccia (e renda) fare anche corsi e comunicazione oltre che trading o perchè gli stessi trader a tempo pieno che hanno grande successo smettano dopo un pò di anni e operino poi anch’essi solo part time dedicando la maggioranza del proprio tempo ad altre attività, professionali o meno.

Alla prossima e .. buon trading !

Roberto

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