
Stop Loss nel Trading: che cos’è?
Ti sarà capitato di aver visto al circo funamboli, o trapezisti. Avrai anche visto che sotto di loro c’è sempre una rete di sicurezza.
Lo stop loss è la stessa cosa per chi fa trading: una rete di sicurezza.
Si può fare trading come se fosse un’attività di impresa?
Non parlo “solo” del semplice vivere di trading, ma di pensarlo e strutturarlo come un’azienda propria da cui trarre un reddito costante nel tempo.
Negli nell’ultimi anni è successo di tutto.
Le difficoltà del lavoro tradizionale, i rincari e il tempo passato tra le mura domestiche, hanno avvicinato sempre più persone al trading online come fonte alternativa o integrativa al proprio reddito.
Lo abbiamo visto già dal primo lockdown, con la crescente partecipazione alla Community di EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE e l’adesione massiccia ai nuovi percorsi formativi online.
Credo che tutta la formazione che eroghiamo, abbia aiutato e aiuti moltissime persone a non farsi male, a capire come
approcciare il mercato finanziario in modo sistematico e non come un gioco o una scommessa.
Ora facciamo un passo in più.
Un’impresa dovrebbe essere strutturata in aree e attività delle quali l’imprenditore dovrebbe avere consapevolezza e controllo:
Una divisione che consente di ragionare in modo ordinato.
La stessa divisione e lo stesso ordine si possono applicare anche all’attività di trading.
Nelle aziende è il motore dell’innovazione, nel trading consiste nella raccolta di buone idee, cioè tutte quelle situazioni: trend, titoli o pattern che ci sembrano interessanti.
Il passaggio chiave in questa area è passare dal “secondo me funziona” al testare se quella idea che ho in mente ha funzionato negli ultimi 10/15 anni.
Il reparto acquisti della mia attività di trading sono tutti quei costi che devi mettere in conto se vuoi fare questo mestiere.
Cosa ti serve?
Una piattaforma di un certo tipo, una connessione più stabile, dei dati di qualità?
Tutte queste cose hanno un costo che va messo a budget.
Non si può contare solo su quello che recuperiamo gratuitamente perché in nessun caso un fornitore serio può solo regalare.
Avrebbe a sua volta vita breve nel suo business.
E i dati, soprattutto quelli di qualità, su cui dobbiamo basare le nostre strategie di trading hanno un costo.
Un’altra voce da mettere a budget è la formazione.
Se fai un mestiere in proprio non puoi permetterti di non fare formazione. Rischi di smettere di crescere.
La formazione ti dà, oltre alle competenze, tanti spunti, nuove idee, cose su cui riflettere.
Ti migliora.
Nel trading l’aspetto formativo è cruciale.
I trader professionisti continuano costantemente a formarsi perché per capire cosa funziona sui mercati bisogna studiare, imparare e solo dopo mettere in pratica.
Una volta raccolte le idee, testato quello che funziona, mappato i costi, per metterle in pratica serve un metodo, un protocollo di lavoro.
Un protocollo è un insieme di regole codificate da seguire.
Più sono codificate più sono delegabili ad altri. Sia che si tratti di altre persone che di macchinari.
Luca Giusti ha fatto del trading meccanizzato il suo biglietto da visita.
Delegare una macchina a fare un’operazione al posto tuo quando si verifica una determinata situazione è sicuramente uno sgravio di tempo, ma è anche un sollievo psicologico.
Meno emotività si mette nel trading, più seguiamo le regole che ci siamo imposti, meno errori di fanno.
Quando hai un attività non puoi limitarti a produrre senza mai verificare i risultati.
Devi sapere dove vuoi andare e soprattutto a che punto sei lungo quella strada.
Nel trading è altrettanto importante.
Essere consapevoli se le cose funzionano o no. Ed essere preparati al fatto che non funzioneranno per sempre!
Sappiamo tutti che gli eventi imprevedibili possono succedere. Solo il controllo ci consente di individuare i problemi, raddrizzare il tiro e adattarsi alle mutevoli condizioni.
Sentire parlare Luca Giusti del trading come attività di impresa fa capire quanto studio, lavoro ed esperienza ci sia dietro per rendere performante e longeva la sua attività.
Nei prossimi giorni ci sarà il Webinar ABC OPZIONI in cui Luca e Roberto ti parleranno di come, grazie alle Opzioni, puoi ottenere guadagni importanti limitando i rischi.
Non lasciare le cose al caso pare che porti buoni frutti.
Giorgia Ferrari
Di questo e di molto altro, parliamo nella Community Gratuita.
Sono un Financial Coach.
Grazie all'Intelligenza Finanziaria,
aiuto le persone a essere Finanziariamente Libere.
Ti sarà capitato di aver visto al circo funamboli, o trapezisti. Avrai anche visto che sotto di loro c’è sempre una rete di sicurezza.
Lo stop loss è la stessa cosa per chi fa trading: una rete di sicurezza.
“Guadagna milioni con un solo appartamento!” è un claim che molti hanno sentito quando si parla di investire in immobili.
Ma cosa c’è dietro queste affermazioni audaci?
Oggi voglio parlarti di un argomento che vedo troppo spesso sfruttato in modo fuorviante: l’idea che tu possa diventare ricco in soli 7 giorni.
Il titolo è provocatorio, lo so, ma serve ad attirare l’attenzione su una realtà molto diversa.
Quando si parla di stagionalità nel trading, spesso ci si imbatte nell’adagio americano “Sell in May and go away”.
Questo detto suggerisce l’idea che, durante i mesi estivi, i mercati finanziari vadano in letargo.
Ma, esiste davvero una base di verità dietro a questo modo di dire?
Oggi vediamo l’uso di due termini tecnici su cui a volte c’è confusione: il Timing e l’Asset Allocation.
Di fatto non si tratta di semplici nozioni tecniche ma di due diverse filosofie di investimento.
Quando si parla di trading, una delle domande frequenti è: “Quanto tempo è necessario per fare trading?”
La risposta a questa è cruciale in quanto determina lo stile di trading con cui si opera.