
Stop Loss nel Trading: che cos’è?
Ti sarà capitato di aver visto al circo funamboli, o trapezisti. Avrai anche visto che sotto di loro c’è sempre una rete di sicurezza.
Lo stop loss è la stessa cosa per chi fa trading: una rete di sicurezza.
Quando ero agli inizi della mia carriera di investitore e mi stavo avvicinando al trading uno dei miei maestri mi disse che se avessi voluto fare sul serio avrei dovuto investire nel mercato azionario americano.
La mia reazione fu: come mai? Siamo in Italia, non posso investire a Piazza Affari?
Ci sono almeno tre gigantesche ragioni per le quali il mercato americano è migliore e dovresti seriamente prenderlo in considerazione.
Il mercato americano è, di fatto, il più grande al mondo.
Non solo in termini di capitalizzazione, ma anche per il numero di aziende quotate.
Oltre all’ampiezza dell’offerta, ciò consente un’ampia varietà di scelta e la possibilità di diversificare gli investimenti.
Sia che tu voglia investire in big companies con chiare prospettive di stabilità, sia che tu preferisca scegliere aziende più piccole e innovative con alto potenziale di crescita, il mercato americano non ti deluderà.
Il secondo importante vantaggio del trading sul mercato americano risiede nella sua elevata liquidità.
Questa caratteristica, che indica la facilità con cui gli asset possono essere comprati o venduti senza causare significative variazioni di prezzo, è di cruciale importanza per un trader.
Maggiore liquidità permette infatti di entrare e uscire dal mercato con facilità e velocità, due aspetti chiave soprattutto per chi fa trading a breve termine.
Un’ulteriore motivazione a favore del mercato americano riguarda la regolamentazione in vigore.
Le regole imposte dall’autorità di controllo statunitense, la SEC, sono infatti più severe rispetto a molti altri Paesi, Italia compresa.
Questa rigida disciplina garantisce:
Essendo maggiormente regolamentato, nel mercato americano le aziende hanno l’obbligo di rilasciare frequenti e dettagliati report finanziari, aiutando gli investitori a prendere decisioni più consapevoli e informate.
Se ti avvicini al trading per la prima volta ribadisco come sempre che devio farlo con prudenza, consapevolezza, investendo solo denaro che sei disposto a rischiare.
Ancor più decisivo è approcciarsi solo dopo un’adeguata formazione e con le giuste competenze.
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Sono un Financial Coach.
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Ti sarà capitato di aver visto al circo funamboli, o trapezisti. Avrai anche visto che sotto di loro c’è sempre una rete di sicurezza.
Lo stop loss è la stessa cosa per chi fa trading: una rete di sicurezza.
“Guadagna milioni con un solo appartamento!” è un claim che molti hanno sentito quando si parla di investire in immobili.
Ma cosa c’è dietro queste affermazioni audaci?
Oggi voglio parlarti di un argomento che vedo troppo spesso sfruttato in modo fuorviante: l’idea che tu possa diventare ricco in soli 7 giorni.
Il titolo è provocatorio, lo so, ma serve ad attirare l’attenzione su una realtà molto diversa.
Quando si parla di stagionalità nel trading, spesso ci si imbatte nell’adagio americano “Sell in May and go away”.
Questo detto suggerisce l’idea che, durante i mesi estivi, i mercati finanziari vadano in letargo.
Ma, esiste davvero una base di verità dietro a questo modo di dire?
Oggi vediamo l’uso di due termini tecnici su cui a volte c’è confusione: il Timing e l’Asset Allocation.
Di fatto non si tratta di semplici nozioni tecniche ma di due diverse filosofie di investimento.
Quando si parla di trading, una delle domande frequenti è: “Quanto tempo è necessario per fare trading?”
La risposta a questa è cruciale in quanto determina lo stile di trading con cui si opera.