Liquidabilità

Capacità di un investimento in attività reali o finanziarie di trasformarsi facilmente e in tempi brevi in moneta a condizioni economiche favorevoli, cioè senza sacrifici di prezzo rispetto al prezzo corrente. L’attività più liquida è la moneta. Le altre attività (beni immobili, strumenti finanziari, depositi bancari) hanno ciascuna un grado di liquidità differente. Un’attività è tanto più liquida quanto minori sono i costi di transazione, la perdita di capitale che la conversione può comportare ed i tempi necessari per la conversione stessa.
Diversi sono i fattori che incidono sulla liquidità di uno strumento finanziario. Innanzi tutto, requisito necessario per la liquidità è la negoziabilità di uno strumento finanziario, a sua volta influenzata dalla trasferibilità dello stesso e quindi dalla sua circolazione nel mercato secondario successivamente all’emissione nel mercato primario, dalla standardizzazione e divisibilità del titolo, in modo da garantire il massimo accesso da parte degli investitori (un mercato è tanto più liquido quanto maggiore è il volume delle contrattazioni), e dal fatto che lo strumento sia quotato. La liquidità dipende anche dalla vita residua dello strumento finanziario (un titolo è tanto più liquido quanto più vicina è la sua scadenza) e dalla credibilità dell’emittente. Sotto quest’ultimo punto di vista il rischio emittente, legato proprio alla solvibilità dell’emittente, è un fattore di incidenza rilevante sulla liquidità di un titolo, sia esso un titolo di credito, come le azioni, o un titolo di debito, come le obbligazioni.
La liquidità di un’attività ed il rendimento di questa sono inversamente proporzionali: quanto più l’attività è liquida, tanto minore è il rischio che l’investitore non riesca a venderla facilmente.

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