Investire nell’argento fisico per un potenziale di crescita illimitato (ben oltre il 25% annuo!)

Nello scorso articolo spiegavo le ragioni storiche e contingenti che stanno alla base della recente impennata del prezzo dell’ORO e dicevo anche come questa crescita abbia ottime probabilità di continuare nei prossimi anni, naturalmente attraverso i consueti saliscendi tipici di ogni asset che venga scambiato sui mercati finanziari (il buon Ciro, già mio ottimo allievo della [workshop_what what=”494″ color=”navy”]  ha fatto notare immediatamente come, grafico pubblicato alla mano, l’immediato futuro sembri infatti prevedere più una correzione a ribasso o un movimento laterale piuttosto che una crescita immediata).

Ciò detto e precisato, rimane il fatto che, alla luce degli attuali scenari macro-economici e dei movimenti delle Banche Centrali che continuano imperterrite a creare inflazione stampando nuova carta moneta, il rally di medio lungo termine dell’ORO e dei METALLI PREZIOSI percepiti come beni-rifugio ha ottime possibilità di continuare da qui ai prossimi anni.

All’interno di questo scenario, l’ORO la fa sicuramente da padrone in quanto ad “appeal mediatico” poichè non esiste in natura altra materia in grado di rappresentare in modo altrettanto efficace il concetto di ricchezza nell’immaginario collettivo.

Sarà l’associazione con le miniere, con i gioielli, sarà per il suo colore giallo splendente, fatto sta che anche i media parlano sempre e solo dell’impennata del prezzo dell’oro lasciando decisamente in secondo piano un pò tutto il resto.

Dal grafico qua sopra (che rappresenta il trend dell’ARGENTO dal 2005 al 2010) possiamo però notare che anche il prezzo dell’argento fisico quotato in dollari americani non ha scherzato in quanto a rivalutazione passando dai 7,42 dollari l’oncia di cinque anni fa agli attuali 23,38 USD per totalizzare quindi un ritorno medio annuo composto pari al 25,80%, già di per sè superiore a quello dell’oro.

Le buone notizie per gli investitori in ARGENTO, tuttavia, sono appena cominciate.

Se infatti noi prendiamo il prezzo attuale in USD dell’oro all’oncia (1.346,50 USD) e lo dividiamo per quello dell’argento (23,38 USD) notiamo che il rapporto di cambio tra i due metalli preziosi è pari a oltre 57.

In altre parole, occorrono circa 57 once d’argento (o kg d’argento se vogliamo ragionare con il sistema metrico decimale) per acquistare un’oncia d’oro (o un kg d’oro).

Questo rapporto è, storicamente parlando, assolutamente svantaggioso nei confronti dell’argento visto che da secoli i due metalli scambiano tra loro tipicamente ad un rapporto compreso tra 12 e 16 volte.

In altre parole, alle quotazioni attuali, l’ARGENTO appare assolutamente SOTTOVALUTATO rispetto all’oro e dovrebbe quindi avere un potenziale di crescita ancora più elevato nei prossimi anni, almeno doppio rispetto a quello dell’oro.

Il motivo di questa forbice così allargata tra il prezzo dell’oro e quello dell’argento è da attribuirsi a ragioni storiche che non starò qui ad elencare ma che, per quanto si intuisce oggi sui macrotrend dei prossimi anni, sembrano assolutamente destinate a rientrare per riportare il rapporto ORO / ARGENTO attorno al proprio valore storico.

A ulteriore maggior favore dell’ARGENTO va invece considerato il fatto che è un materiale utilizzato non solo in gioielleria come l’oro ma oggi come oggi prevalentemente per una vasta varietà di scopi industriali.

Troviamo infatti infinitesime percentuali di argento in ogni telefonino cellulare di ultima generazione come il gettonatissimo Iphone, nei pannelli solari (di cui si prevede una crescita di 20/40 volte in 10 anni), negli RFID dei dispositivi anti taccheggio, in molte applicazioni medicali e per la conservazione degli alimenti, in talune tessere magnetiche etc.

Tutto questo argento viene utilizzato e solitamente successivamente perso nelle discariche durante lo smaltimento dei rifiuti industriali per cui ciò sta portando un pò alla volta ad un impoverimento verticale delle riserve mondiali d’argento, cosa che non succede invece con l’oro impiegato in gioielleria che viene riciclato e riutilizzato per la gran parte.

Domanda: “Cosa succede al prezzo di un bene quando diventa scarso e la domanda supera l’offerta?

Risposta: “Il prezzo del bene in questione non può che aumentare ed in caso di forte squilibrio tra domanda e offerta aumentare vertiginosamente“.

Segniamo quindi un altro punto a favore dell’idea di investire in argento fisico.

Muovendoci verso la conclusione della nostra disanima dei trend dei metalli preziosi, vale la pena riportare anche per l’argento le stesse considerazioni effettuate per l’oro ossia:

  1. Una buona alternativa all’acquisto dell’argento fisico (soprattutto per fare attività di trading di medio termine) può essere quella di investire in un ETC che a sua volta investa nel metallo fisico. Vedi ad esempio qua sotto il grafico degli ultimi due anni di PHAG.MI quotato a Milano (grafico realizzato tramite il software proprietario “Geronimo Trading Manager”)
  2. Attenzione a valutare per bene il corretto momento di entrata nell’ETC, il timing rimane sempre un aspetto essenziale per massimizzare la resa dei propri investimenti e minimizzare i rischi
  3. Se hai piacere di approfondire questi argomenti, la tua opportunità migliore è quella di partecipare alla prossima edizione del corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”]  che si terrà a [workshop_where what=”488″ color=”black”] il prossimo [workshop_when what=”488″ color=”black”]

In bocca al lupo per i tuoi investimenti e … sogni d’argento per le tue prossime notti!

Roberto Pesce

2 commenti

  1. marco

    13 anni fa  

    ciao roberto, alla luce di quello che dice ciro in riferimento alla fase 3 dell’oro, in questo articolo sottolinei questo ” quindi avere un potenziale di crescita ancora più elevato nei prossimi anni, almeno doppio rispetto a quello dell’oro”. non e’ che magari è l’oro a svalutarsi per raggiungere il rapporto 12-16?

    grazie marco


  2. Mattia Soragni

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    alla domanda “Cosa succede al prezzo di un bene quando diventa scarso e la domanda supera l’offerta?“ c’è anche un’altra risposta da tenere in considerazione oltre al naturale aumento del prezzo (forse non riguarda nello specifico l’argento, ma da non tenere in sotto-considerazione).

    Quando un bene inizia a scarseggiare, il prezzo aumenta, ma il mercato inizia a cercare dei succedanei che permettano di raggiungere lo stesso obiettivo ad un prezzo inferiore.

    Solo una nota, magari di spunto per un altro articolo, ma secondo me da tenere in considerazione.

    Ciaoo!


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