Mercati azionari in caduta libera, un’opportunità da non farsi sfuggire !!!

A meno che tu non abbia passato l’ultimo mese in vacanza su Marte, anche se non segui assiduamente le borse e i mercati finanziari, avrai sicuramente sentito più e più volte anche soltanto seguendo i telegiornali di come i titoli azionari di tutto il mondo (e in particolare quelli italiani) abbiano segnato ultimamente profondi ribassi.

Per dirla in gergo borsistico, l’ Orso è uscito dalla gabbia in cui sembrava lo avessero rinchiuso ad inizio 2009 e sta facendo strage dei sudati risparmi che i molti investitori poco accorti hanno incautamente lasciato alla portata delle sue grinfie!

Detto che a mio personale modo di vedere i media e i politici come spesso gli accade esagerano la portata delle cose, un pò per incompetenza e un pò perchè seminando paura e panico nella pubblica opinione riescono a perseguire meglio i propri personali obiettivi, e precisato anche che ciò di cui vado qui parlando riguarda i mercati azionari e non la questione (importante ma diversa) dei Titoli di Stato e del famoso “spread” rispetto ai Bund tedeschi, il punto di discussione per noi è se la situazione attuale debba essere considerata un problema o piuttosto un’opportunità importante da non farsi sfuggire.

La mia opinione propende in effetti per l’aspetto opportunità anche perchè, come afferma il mio idolo finanziario Warren Buffett (terzo uomo più ricco del mondo con una fortuna costruita integralmente attraverso operazioni finanziarie elaborate sulla base di ragionamenti come quello che stiamo facendo assieme …) , bisogna cercare di non sprecare mai una bella crisi !!!

In effetti, questi sono i momenti in cui più che mai mi sento di spingerti con tutte le mie forze a venire a frequentare i miei corsi [workshop_what what=”490″ color=”navy”] e [workshop_what what=”488″ color=”navy”] o, se vi hai già partecipato in passato, a rispolverare gli appunti perchè presumibilmente abbastanza a breve verrà il momento di passare all’azione e piantare i semi per ricchi guadagni futuri !!!

Di cosa sto parlando e quali sono le opportunità in questo scenario?

Partiamo dal presupposto che è nella natura delle borse e dei mercati azionari oscillare continuamente passando da fasi rialziste a fasi ribassiste per poi ripetere il ciclo ancora ed ancora.

Di tanto in tanto, poi, le fasi ribassiste possono essere particolarmente intense per durata o “violenza” (verticalità), in entrambi i casi al termine di queste fasi si trovano le migliori opportunità per raddoppiare o triplicare il proprio capitale nel giro di qualche mese o anno.

E’ successo l’ultima volta nel marzo 2009, in precedenza a fine 2002 e in tutti gli altri momenti storici in cui i ribassi non erano semplicemente tecnici ma guidati da problemi generali in economia o in politica (pensa alla crisi del 1929 e alle due guerre mondiali solo per citare gli esempi più noti e clamorosi!).

In questa sede non sto nemmeno a discutere delle opportunità fornite dal fare trading a ribasso (“short selling”) che è un’operatività non per tutti, abbastanza controintuitiva per chi non ha mai partecipato ad un corso e peraltro in questo preciso momento anche limitata dalla Consob.

Il discorso è molto più semplice, si tratta solo di attendere il momento in cui le fasi ribassiste si esaurisconoe a quel punto, utilizzando tattiche di entrata e gestione della posizione che possono essere più o meno aggressive o prudenti, comprare a mani basse ETF o azioni di qualità a … prezzo di saldo!!!

Anche se per tanti motivi non sono un fan della borsa italiana, ti invito a leggere l’articolo del Corriere della Sera di cui ho riportato l’immagine poco sopra per capire l’opportunità di cui sto parlando.

Come ho spiegato innumerevoli volte in corsi, seminari e conferenze e persino qua sul blog, i comportamenti di chi investe in borsa e fa trading sono, per la maggior parte dei casi, tutto tranne che razionali o guidati da  profonda competenza e senso di prospettiva.

Al contrario, l’emotività la fa da padrona e questo accade soprattutto nelle fasi di mercato “Orso” pesante in cui i risparmiatori, in preda al panico scatenatogli dai mass media e dalla propria incomprensione della natura dei mercati azionari, tipicamente “gettano via il bambino con l’acqua sporca“.

Fuor di metafora, se l’acqua sporca è rappresentata da quelle azioni appartenenti ad aziende in grave difficoltà o sopravvalutate, il bambinolo si trova invece in titoli rappresentativi di realtà valide o addirittura ottime per le quali, giocoforza, il prezzo dovrà necessariamente ad un certo punto arrestare la sua corsa a ribasso non appena gli investitori o i trader più scaltri e preparati decideranno che l’affare è sufficientemente ricco per essere concluso.

Da lì in poi, gradualmente, prima con calma e poi via via in maniera sempre più smaccata ed evidente, i prezzi ricominceranno a salire e per chi avrà acquistato “a prezzi di super saldo si tratterà solo di contare i lauti profitti e passare alla cassa !!!

Chiaro il messaggio?

Come dicono a Wall Street: “When blood is on the streets, cash is king!!”

Per passare dalla comprensione di tutto ciò all’azione produttiva sui mercati naturalmente non ti basta aver letto questo articolo o quello del Corriere, ti serve soprattutto sapere come riconoscere il momento di termine della fase ribassista (non avere fretta al riguardo, è più che probabile che l’Orso abbia voglia di ballare ancora per un pò…)  e come identificare le famose “azioni di qualità”.

L’errore da NON fare è quello di cercare di anticipare il mercato e “afferrare al volo il coltello che cade” (se te lo sei perso LEGGI QUA un mio vecchio articolo al riguardo), pena il rischio di tagliarti le dita.

Prepara invece il capitale da investire e affina la tua preparazione, scriviti ad uno dei due corsi in programma:

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Mi auguro di vederti in aula al più presto e di poterti aiutare a moltiplicare rapidamente molte e molte volte quanto potrai aver investito nella tua formazione.

Ti aspetto, ciao!

Roberto Pesce

9 commenti

  1. Migliori Libri

    13 anni fa  

    Ero interessato ad entrambi i corsi. Perdonami, ma averli programmati in concomitanza con il seminario di Anthony Robbins a Rimini non è stata una buona idea, per cui non potrò esserci.

    Danilo


  2. Roberto Pesce

    13 anni fa  

    Ciao Danilo,

    ci sono offerte di corsi e iniziative in continuazione per cui il calendario deve seguire una sua logica di programmazione indipendente.

    In ogni caso, se sei interessato, IIA-ETF si svolgerà in ottobre mentre ci sarà una successiva edizione di Intelligenza Finanziaria a novembre.

    Un saluto e a presto,

    Roberto


  3. Ciro

    13 anni fa  

    Giustissimo! Ma come dice il buon Lubrano: “La domanda nasce spontanea”!
    Quando il sangue nelle strade avrà finito di scorrere, come facciamo a capire qual’è l’acqua sporca e qual’è il bambino? Possiamo capirlo dal grafico o dobbiamo ricorrere all’analisi fondamentale?


    • Roberto Pesce

      13 anni fa  

      Ciao Ciro,

      la risposta alla tua domanda è “da entrambi” pur lavorando in maniera diversa.

      Nei fatti, l’analisi fondamentale ti può dire quando un titolo è gravemente sottovalutato rispetto al suo prezzo attuale segnalandoti per logica conseguenza che non manca molto a che riprenda a crescere (ma occhio perchè prima di tale evento potrebbe scendere ancora sensibilmente!).

      L’analisi tecnica ti dice invece, tramite i grafici, quando il titolo ritrova domanda (per te e per chi ha fatto la Group Coaching Trading Academy: dopo brusche cadute cercate pattern come “climatic buy setup”, “basic buy setup” su supporti primari (aggressivo, non molto convenzionale …), “breakout” su rotture di resistenza in uscita da fase 1.

      La procedura ottimale è naturalmente cercare i titoli che l’analisi fondamentale ti dichiara “di qualità e sottovalutati” e aspettare i segnali operativi dal grafico.

      Come vedi un minimo c’è da lavorare ma i guadagni possono essere davvero notevoli in queste situazioni!

      Un saluto, continua a seguirci!

      Roberto


  4. Michele Russo

    13 anni fa  

    Ciao Roberto e complimenti per la trattazione approfondita e per la piacevolezza visiva del tuo blog. Sono d’accordo con te: c’è tantissima gente che si affanna a cercare investimenti alternativi come l’oro o l’argento o addirittura il trading sportivo. Ma dietro ogni forma di investimento si cela un pericolo se non lo si conosce profondamente. Anche io ho come punto di riferimento Warren Buffett e anche se sono consapevole che i titoli che ho in portafoglio subiranno un deprezzamento consistente nei prossimi giorni o mesi sono consapevole che si tratta di un verdetto temporaneo del mercato e presto il mercato sarà costretto a riconoscere il valore vero dei titoli che ho in portafoglio. Io investo nel mercato americano e debbo dire senza ombra di dubbio che prendere Google per esempio a 500 dollari per me rappresenta una opportunità da non farsi sfuggire e se anche le azioni che ho in portafoglio di Google perdessero il 50 per cento nei prossimi mesi (MAGARIII!!!) io non ci penserò due volte a comprarne il doppio di quelle che ho in questo momento. Gli altri titoli che posso segnalare sono CYOU BPI e RIMM quest’ultimo veramente a basso costo in questo periodo.
    Ti ringrazio dell’opportunità che mi hai dato di far conoscere il mio punto di vista. Rispondo a Ciro: Buffett investiva soltanto in business i cui ricavi nei prossimi anni potevano essere previsti con certezza (es. Pepsi, Coca cola, Johnsons e Johnsons) e che rappresentavoano per il consumatore un “consumer monopoly” cioè padri di prodotti a cui il consumatore non poteva assolutamente rinunciare. Fatto questo determinava il ritorno sull’investimento dato il prezzo a cui si riusciva a comperare l’azione. Il valore di una società si può dedurre dai dati fondamentali contestualizzandoli nello scenario di mercato presente e futuribile. Molto importante è anche la qualità del Management e altri parametri fondamentali. Il tutto però non va letto in maniera isolata ma va contestualizzata, cioè ciascun parametro va raffrontato agli altri in modo da disegnare uno scenario abbastanza chiaro delle potenzialità del business su cui si vuole investire.


    • Roberto Pesce

      13 anni fa  

      Ciao Michele,

      grazie a te per l’apprezzamento e il contributo.

      Rispetto a quanto scrivi il mio approccio è parzialmente differente dal tuo nel senso che cerco anche di preservare i guadagni ottenuti finora evitando di farmi deprezzare il portafoglio da forti ribassi, quantomeno sulle singole azioni.

      Gli storni violenti li gradisco infatti solo sui titoli che ho nel mirino, non su quelli in portafoglio ^_^.

      Un saluto e un augurio di buon lavoro,

      Roberto


    • Michele Russo

      13 anni fa  

      Mi serva una osservazione più che giusta! Buon lavoro anche a Te!


  5. enzo stulin

    13 anni fa  

    Caro roberto, bello il riferimento all’articolo del corriere.
    Ma oggi i ribassi sono ancora lungi dall’aver toccato il fondo.
    Infatti le quotazioni sono ancor più basse rispetto al 19 agosto….

    Se posso parzialmente capire il tuo discorso sull’azionario, per gli etf bisogna stare moooolto attenti.

    Mentre le azioni sono supportate da attivi (asset-backed) aziendali, gli etf sono paper-assets, cioè investimenti cartacei.
    Controlla per esempio la sede sociale degli emittenti (BVI e simili paradisi fiscali) o la composizione degli etf…. sono sempre maggiori quelli “sintetici” e a base di “derivati”.

    Consiglio a tutti di moltiplicare per 10 i controlli su ciò che si acquista, essendo un investimento nient’altro che un acquisto.

    ciao e complimenti per il tuo lavoro
    Enzo


  6. Roberto Pesce

    13 anni fa  

    Ciao Enzo,

    grazie per l’apprezzamento.

    Sono d’accordo con le quotazioni che non hanno ancora toccato il fondo, infatti il mio articolo è sul “prepararsi per …” e non sull’ “agire ora” !!!

    Quando parlo di ETF, invece, intendo sempre ETF basati su acquisto di singoli titoli e non su quelli basati su derivati o su strutturati. In ogni caso ottima e importante la tua precisazione.

    Un saluto e a presto,

    Roberto


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