Da 100 lire a … 500.000 euro !!?! Occhio ai genovesi …

Uno dei tanti amici e sostenitori del BLOG e del mio lavoro mi ha segnalato qualche settimana fa questo articolo di giornale che non posso A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E esimermi dal riportare in questa sede non solo per la simpatia e la curiosità della notizia in sè ma perchè ci offre anche un paio di spunti interessanti.

La notizia però prima di tutto.

“La zia deposita in banca 100 lire. Oltre cento anni dopo i nipoti ritrovano in un cassetto il libretto del deposito e chiamano la banca. La richiesta è perentoria: “Abbiamo fatto i calcoli di inflazione e interessi. Vogliamo mezzo milione di euro!” Era il 1 maggio del 1907 quando la signorina Ida Giovanna Mantelli, classe 1881, nel fior fiore dell’età, deposita un’ingente somma di denaro di allora (100 lire) sul libretto a risparmio n. 0069 acceso presso la Banca Popolare di Sampierdarena (nota di Roberto: qui sono impazzito, Sampierdarena è il quartiere di Genova in cui sono cresciuto ed in cui ancora vive la mia famiglia, ahh questi genovesi!!!) con interesse bancario riportato sul vetusto libretto del 3,50% netto. Niente male visti i tassi attuali.

Passano gli anni, poi i decenni, 2 guerre mondiali, l’Italia diventa Repubblica, infine, alla veneranda età di 103 anni la signora Ida passa a miglior vita (è il 7 giugno 1984) nominando con un testamento olografo erede universale la pronipote Umiltà Morazzini (n.d.R.: un nome che era già tutto un programma …), classe 1927 che a sua volta ci lascia nel 2001 lasciando il tutto in eredità ai due figli Aldo e Maria Grazia che solo nel 2009 ritrovano in un cassetto il vecchio libretto del 1907 con le 100 lire depositate.

Fratello e sorella si consultano tra loro, fanno due rapidi calcoli (n.d.R. chissà se hanno usato la mia utility “La Fabbrica della Ricchezza” per farsi i due conti … uhm … dici che potrei chiedergli una percentuale?) quindi sbiancano… le 100 lire iniziali, tra rivalutazioni e interessi, si sono moltiplicate in oltre 500.000 € !!!

Detto fatto, gli eredi hanno dunque deciso di agire legalmente nei confronti della Banca d’Italia visto che anche la Banca Popolare di Sampierdarena è ormai solo sui libri di storia.”

Detto che la mia personale simpatia va agli eredi della mitica Ida ma che dubito sinceramente che il nostro beneamato sistema legale gli dia soddisfazione (magari al termine di un contenzioso dalla durata assimilabile all’età della cara estinta) tre considerazioni finali:

  1. Questo è clamoroso, certo, ma quanti tra noi si “dimenticano” del proprio risparmio e non lo fanno lavorare perdendo così virtualmente montagne di denaro e opportunità? E non parlo dei “conti correnti dormienti” che comunque, come l’ABI testimonia sono migliaia, ma del denaro lasciato incautamente a dormire sul conto o, peggio, è affidato alla cieca a promotori o bancari inesperti e inefficienti…
  2. Ancora una volta, la forza dell’interesse composto è pazzesca, come conosce bene chi ha frequentato il mio corso [workshop_what what=”490″ color=”navy”] (clicca per vedere il video introduttivo)
  3. Solo a Genova poteva succedere una cosa del genere ^_^

Un saluto e … non scordarti il tuo denaro nel cassetto, mi raccomando!

Roberto Pesce

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