ETF i fondi migliori da cui partire

ETF fondi miglioriETF è una sigla che significa Exchange Traded Funds, letteralmente fondi negoziati in borsa. Ahhh mi dirai tu che non ne hai mai sentito parlare, ma continuerai a non capire esattamente di cosa si tratta.

Perciò visto che siamo nel pieno del MESE DELL’EDUCAZIONE FINANZIARIA e che la nostra Community ha inaugurato da poco una nuova stagione di formazione gratuita, oggi facciamo un passo indietro per tutti quelli che: si può capire esattamente che cosa sono questi ETF?

Sì, si può.

Per farlo prenderò in prestito la spiegazione che Roberto Pesce usa sul palco di INTELLIGENZA FINANZIARIA e che fa esclamare ai principianti: adesso ho capito!

Cos’è un fondo comune.

Potrei scrivere come fanno tutti che gli ETF, così come i fondi comuni, sono un paniere di titoli ma preferisco chiederti uno sforzo di immaginazione.

Immagina che i titoli che trovi sul mercato siano frutta.

Prendiamo ad esempio delle azioni. I titoli della Apple una mela (e questa era facile) quelli di Amazon una pera, quelli della Walt Disney un’arancia e così via.

Quando investi direttamente compri i singoli titoli, quindi i singoli frutti nel nostro esempio, pagando perciò 1€ per avere una mela, oppure 2€ per avere un’arancia e 1,50€ per comprare una pera.

Se sei bravo, hai competenza e disponibilità, seguendo il principio della diversificazione (cioè quel principio per cui Warren Buffett dice “non mettere tutte le uova in un solo cestino”), puoi decidere di non comprare solo mele, ma di volere vari tipi di frutta: mele, pere e arance ecc.

Tornando ai nostri fondi comuni, ora immagina che il gestore, cioè colui che si occupa del fondo, compri per te tutta questa frutta e ne crei una coppetta di macedonia.

Ogni coppetta che contiene tanti pezzetti di frutta diversa nel gergo finanziario è chiamata quota di fondo.  

Quando investo in un fondo comune il prezzo che pago per una singola coppetta di macedonia (quota) è inferiore al prezzo che pagherei per comprare tutti i singoli frutti che compongono la mia macedonia e mi garantisco una varietà che difficilmente riuscirei a ottenere con i miei mezzi.

Continuando con il nostro esempio fruttariano, quello che spesso sfugge alle persone è che le macedonie non sono tutte uguali.

Posso fare una macedonia di soli frutti rossi, oppure di soli frutti arancio, o gialli, oppure posso mettere insieme tutti i frutti esotici, o quelli detox…ok mi fermo qui.

Allo stesso modo anche i fondi comuni sono di tante categorie. Certamente di più di quelle che ho prodotto in macedonie.

Per farti un esempio eccone qualcuna:

Da questo momento perciò quando sentirai la definizione paniere di titoli probabilmente penserai alla macedonia.

Facciamo un passo avanti per capire meglio la differenza tra ETF e fondi comuni così tu possa scegliere ciò che è meglio per te.

Gli ETF e i fondi sono la stessa cosa?

Gli ETF sono fondi nel senso della struttura a coppetta di macedonia ma hanno una differenza sostanziale dai Fondi Comuni che solitamente ti propone la Banca.

I Fondi Comuni (tradizionali) sono a gestione attiva: tu paghi una commissione al gestore del fondo che in cambio dovrebbe farti ottenere una performance migliore in una data categoria/mercato/indice.

Gli ETF invece sono fondi gestiti passivamente in pratica si limitano a replicare in modo accurato un dato mercato/categoria/indice; creano le proprie coppette di macedonia fotocopiando l’elenco dei frutti che costituiscono una determinata categoria o indice.

Per questo motivo i costi di gestione sono decisamente inferiori a quelli dei fondi a gestione attiva, che devono pagare il lavoro del gestore e soprattutto le provvigioni alla rete di vendita.

Per capirci meglio i Fondi Comuni tradizionali applicano commissioni del 3-4% con l’obiettivo di farti guadagnare di più rispetto all’indice di riferimento, ma con il risultato di azzerare o ridurre sensibilmente i tuoi risultati per via delle commissioni.

Lo stesso identico fondo in ETF ha costi che oscillano tra lo 0,15 e lo 0,80%.

È per questo che gli ETF sono i migliori fondi da cui partire.

Se hai poco denaro da investire puoi comprare anche una sola quota per volta senza che i costi ti azzerino la convenienza.

Se hai già risparmi investiti in fondi comuni tradizionali, passando all’ETF equivalente recuperi in un solo colpo recuperi il 2-3% annuo di commissioni che avresti pagato al gestore senza rendertene bene. 

Per sapere nella pratica come si fa ti consiglio di leggere:

Investire in ETF: 10 consigli per trovare quello giusto

Puoi commentare o fare domande qui sotto. Per approfondire la tua formazione finanziaria iscriviti alla Community di Educazione Finanziaria Efficace, scoprirai una finanza che parla semplice.

Giorgia Ferrari 

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2 commenti

  1. Maurizio

    3 anni fa  

    In questo momento quali sono quelli consigliati ?


    • Giorgia Ferrari

      3 anni fa  

      Buongiorno Maurizio,
      la risposta è: dipende.
      Qual è il tuo obiettivo? Hai altri investimenti? Che grado di competenza hai? Ti serviranno? e se sì, quando? In quali settori vorresti investire? E in quali NON vorresti mai investire?
      Come vedi non ci può essere una risposta universale alla tua domanda ma, a seconda delle risposte che ti darai, all’interno di questo blog trovi tantissimi articoli che analizzano i migliori ETF a seconda dei settori di appartenenza e del grado di rischio che sei disposto a correre.
      Ti consiglio di “sfogliare” il sito e di iscriverti alla Community gratuita di Educazione Finanziaria Efficace da questo link: https://www.robertopesce.com/community_webinar/
      Ti puoi confrontare con tutti i coach e con altre 8 mila persone 😉

      Giorgia


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