Come investire in criptovalute senza comprare criptovalute

investire in criptovaluteRicordo con tenerezza il primo articolo che scrissi a proposito di investire in criptovalute: Una Vigilia al sapore di Bitcoin: potrebbe capitare anche a te.
Eravamo a un passo dal Natale del 2017, appena poco più di quattro anni fa. Sembra preistoria.  

Il Bitcoin esisteva dal 2009, nato come “moneta sovversiva”, per regolare le transazioni in modo diretto, al di fuori dei canali regolamentati da banche o autorità.

La tecnologia sottostante, la blockchain, la vera trasformazione epocale.

In questi anni abbiamo parlato ripetutamente di criptovalute, soprattutto di Bitcoin ed Ethereum che sono per storicità e capitalizzazione i riferimenti di questo settore.

Leggi anche: Lanciato a Chicago il primo future sul bitcoin.

E anche Luca Giusti e Roberto Pesce nella seconda parte della diretta intitolata Come investire nel 2022 dentro la Community di EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE, ci hanno spiegato perché quando parliamo di criptovalute prendiamo solo queste due come asset di investimento.

Un asset (letteralmente attività) si riferisce a qualunque attività possa essere scambiata con l’obiettivo di ottenere un rendimento da quell’investimento.

La parola chiave qui è investimento.

Il valore di un asset è determinato dal valore che gli investitori gli attribuiscono. Ovvero dalla domanda di quel determinato bene in funzione della sua scarsità.

Il Bitcoin ormai non viene più considerato una “moneta” ma appunto un asset, l’oro digitale, anche in virtù del fatto che ne saranno emessi una quantità limitata: 21 milioni. Ai ritmi attuali, l’ultimo Bitcoin dovrebbe essere minato intorno al 2140.

Su cosa significhi minare: leggi anche Criptovalute ultima frontiera: l’oro del futuro

Come investire in criptovalute

Chi investe in criptovalute sa bene che deve mettere in conto oscillazioni vertiginose dei prezzi. Abbiamo visto più volte crolli tra il 20 e il 50%, riassorbiti in tempi più o meno rapidi.

In questo periodo che ha segnato un ritracciamento di tutto il mercato per una serie di circostanze che abbiamo spiegato qui, le criptovalute non sono state da meno.

I grafici su cui si è soffermato Luca Giusti durante la diretta della settimana scorsa lo mostrano chiaramente. Per qualcuno è stata ed è l’occasione buona per accumulare asset a prezzi più accettabili, ricordando sempre come sottolinea Roberto: “nelle criptovalute la differenza tra investimento e scommessa la fa la percentuale di soldi che ci metti”.

Da investitori BEN EDUCATI FINANZIARIAMENTE l’investimento in criptovalute non manca ma ne valutiamo rischio, l’estrema volatilità e destiniamo una piccola percentuale dell’intero patrimonio finanziario.

Ma ci sono altri modi per investire in criptovalute senza dover necessariamente comprare LA criptovaluta, visto che al momento in cui scrivo un singolo Bitcoin costa 38 mila dollari…

La prima è quella di investire attraverso degli ETN (Exchange Traded Notes), di cui parleremo in un prossimo articolo.  

Il secondo modo è quello di farlo attraverso azioni di aziende strettamente correlate al mondo criprovalute.

In particolare Luca Giusti ne ha citate un paio: Coinbase e Microstrategy, entrambe quotate sul mercato americano.

  • Coinbase è come sintetizza la stessa azienda: “una piattaforma sicura in cui è facilissimo acquistare, vendere e depositare criptovalute quali Bitcoin, Ethereum e altre”. Quindi va da se che il destino della piattaforma è un tutt’uno con il mondo cripto.
  • MicroStrategy, fondata nel 1989 da Michael J.Saylor, si occupa di sviluppo software e machine learning per supportare l’attività di impresa. Usando le loro parole: “Semplifichiamo per gli utenti tecnologie complicate, presentando in modo intuitivo e in real time le informazioni che servono ai decision maker”. La cosa interessante in questo caso visto che il business non ci riporta ai mercati finanziari, è che il suo fondatore non fa mistero di utilizzare la liquidità aziendale per investire in Bitcoin e nel tempo ne è diventato uno dei maggiori detentori al mondo, così da legare inesorabilmente il corso del titolo della sua azienda a quello dell’andamento della criptovaluta.

In entrambi i casi, quindi, chi investe in queste azioni è come se investisse in criptovalute.

Sempre con criterio e con la piena consapevolezza che ogni valutazione è strettamente soggettiva, legata al livello di competenza, disponibilità finanziarie e prospettive, e che i seguitissimi contenuti gratuiti nella Community di EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE o di questo Blog non sono mai da ritenersi un suggerimento di acquisto.

Giorgia Ferrari

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