Dedichiamo il post di oggi a rispondere a una domanda molto interessante posta da Andrea:
Ciao Roberto, desidero farti i miei complimenti per la creazione di questo spazio interattivo di grande interesse in cui è possibile apprendere info utili… veramente ben fatto! Ti vorrei chiedere un parere in merito a un tipo di investimento che ho intrapreso da qualche anno su consiglio del mio consulente bancario: qualche anno fa ho attivato un investimento decennale secondo il sistema dei PAC (piani di accumulo) i quali prevedono versamenti mensili (nel mio caso) su quote di acquisto di un determinato fondo… quali sono gli aspetti che dovrei conoscere per gestire in modo + autonomo questo investimento? Te lo chiedo perchè non mi sento completamente a mio agio sapendo che la gestione dell’intero investimento dipende per la maggior parte dal consulente bancario. Grazie e a presto. Andrea
Ciao Andrea e grazie per l’ottima domanda. Il PAC (Piano di Accumulo) è una strategia utilizzatissima di investimento in Fondi Comuni, da qualche tempo attivabile anche in ETF (e quindi ancora più interessante!).
I vantaggi della strategia sono:
- Funziona automaticamente (quindi non dipende dal consulente bancario, anzi lui dopo avertela proposta e venduta se ne disinteresserà totalmente, attenzione!) tramite un versamento costante (esempio 250 €/mese) a scadenze costanti (es. il 10 di ogni mese) sempre sullo stesso titolo (es. il fondo comune ABCD gestito e distribuito dalla banca XYZ). Dal momento che il prezzo del fondo cambia di mese in mese, il sottoscrittore comprerà ogni mese un n° diverso di quote del fondo, mediando in tal modo, e sperabilmente abbassando, il prezzo medio di acquisto delle quote da lui possedute. La strategia deriva infatti dal noto principio chiamato dollar cost averaging .
- Dalla dinamica completamente automatica ne deriva il fatto che non necessiti grande competenza per utilizzarla e non richieda (quasi) nessun impegno di tempo da parte del sottoscrittore per seguirla.
- Elimina completamente l’emotività del sottoscrittore che deve infatti comprare meccanicamente alla data stabilita (lo effettuerà automaticamente dando un ordine di addebito permanente alla sua banca) senza curarsi di prendere decisioni se il titolo sale o scende
- La si può applicare anche con somme piccolissime, es. 100 €/mese ed è quindi ottima per impiegare il risparmio mensile (principio del “prima paga te stesso“!)
- NOTA BENE: il PAC è una strategia molto valida ma solo nel lungo termine (8-10 anni!). Nel breve il risultato è totalmente aleatorio, volendo ad esempio disinvestire dopo 2 anni, sarà sicuramente possibile farlo ma il nostro investimento potrebbe essere in guadagno tanto quanto in perdita, non esiste nessuna sicurezza in tale senso.
A fronte di tutti questi vantaggi, normalmente spiegati dal promotore di turno, il PAC ha un paio di svantaggi che onestamente in questo spazio faccio un po’ fatica a spiegare compiutamente e con chiarezza. Durante INTELLIGENZA FINANZIARIA dedichiamo più di un’ora di tempo ad approfondire la strategia del PAC e a comprenderne le dinamiche in maniera tale da massimizzarne i vantaggi e annullarne gli svantaggi! In pratica spiego “tutto quello che la banca non dice…).
Accennandoli in sintesi, i problemi potenziali del PAC si possono avere dopo che sono passati già 4-5 anni perché, se il nostro investimento è in forte guadagno e i mercati di riferimento entrano in fase ribassista (come è successo quest’anno, giusto per capirci…) rischiamo di veder vanificata in 6 mesi o meno tutta o quasi la performance accumulata con tanta fatica! Questo dipende dal fatto che, dopo un certo periodo di tempo, l’acquisto delle nuove quote del fondo non incide più quasi niente sulla media del prezzo, essendo i nuovi 100 € molto pochi rispetto ai magari 7/8.000 € che è il nostro valore di portafoglio in quel momento.
Mi ripeto, so che non è facile percepire il punto da poche righe scritte, al corso ci lavoriamo sopra molto per comprendere il principio matematico che crea il problema e, soprattutto, quali possono essere le nostre contromisure. Sostanzialmente, avvertito e valutato il “pericolo” occorre disinvestire (totalmente o parzialmente), magari spostando l’importo su un altro PAC impostato su un fondo diverso che in quello stesso momento si trovi in una situazione di mercato e di quota differente.
Gestito in questo modo, il PAC può essere davvero un’ottima strategia, io stesso lo uso da molti anni su diversi fondi prima e, oggi, con gli ETF.
Ho capito il problema solo dopo esserci sbattuto il naso in prima persona quando, sul crollo dei mercati del 2000/2001/2002 ho per l’appunto perso molto dei guadagni che avevo maturato negli anni precedenti.
Come sempre, l’esperienza e la saggezza nascono dalle esperienze più spiacevoli…
In quella circostanza ho però anche capito il gigantesco limite della consulenza tradizionale bancaria: mai e poi mai bancari o promotori finanziari ti consiglieranno di disinvestire anche quando è il momento di farlo!
Se tu disinvesti infatti, loro non solo smettono di guadagnare sui tuoi risparmi ma dal loro punto di vista, rischiano che tu spenda quei capitali o, peggio che mai, che tu decida di investirli con un’altra banca o con un altro promotore!
Poi, quando i mercati crollano come quest’anno e tu ti bruci i risparmi di 10 anni di lavoro e di fatica, loro possono sempre dirti di non preoccuparti e di … pensare sul lungo termine!
Come diceva il buon Renzo Arbore: “Meditate gente, meditate…”
A risentirci alla prossima, ciao!
Roberto Pesce
15 anni fa
Sono d’accordo con Roberto, la logica del pac è buona per i motivi esposti, ma spesso chi lo propone è un intermediario in conflitto d’interessi che, una volta sottoscritto, non ha più nessun interesse a intervenire per modificare o chiudere il pac (salvo che si tratti di aumentarne l’importo…). Io farei anche attenzione ai costi che, per importi ridotti, rischiano di incidere negativamente sul rendimento, soprattutto se si tratta di prodotti obbligazionari.
14 anni fa
“ma spesso chi lo propone è un intermediario in conflitto d’interessi che, una volta sottoscritto, non ha più nessun interesse a intervenire per modificare o chiudere il pac”
Il PAC è un piano di investimento molto conveniente se a lungo termine (5/10 anni) e se monitorato costantemente da un professionista serio.Mi permetta di dirle Sig Michele che forse lei ha avuto un’esperienza negativa in banca o da qualche promotore non troppo corretto. Il vero promotore,quello serio ed onesto,è quello che prima di farle sottoscrivere il contratto le espone i costi e che la tiene costantemente aggiornata sull’andamento del suo investimento.
15 anni fa
Ciao Roberto, questa è la prima volta che lascio un commento in un blog proprio perchè non posso più farne a meno. Dopo i numerosi articoli che ho letto da Te postati mi sento proprio di dirti BRAVOOOOO!!! Sei veramente in gamba ma la cosa che più ammiro è la Tua onestà. Ho già frequentato diversi corsi nel settore finanziario, anche se quasi tutti sul trading, mi sono reso conto che spesso vendono informazioni banali a prezzi a dir poco esagerati senza poi seguirti successivamente al tuo “svezzamento”. Ho visto invece che Tu sei molto disponibile a dare consigli sia morali sia tecnici…. che dire… sei un grande!!!!! Aspetto con ansia di conoscerti al corso di settembre, mi sento in buone mani.
15 anni fa
Ciao Stefano, grazie mille per l’apprezzamento, troppo buono …
Diciamo che cerco di fare del mio meglio e il blog, pur con i suoi limiti di spazio e di contesto, mi sembra proprio un ottimo mezzo per far arrivare contenuti che possano cominciare a introdurre concetti importanti o, come hai giustamente rimarcato, possano anche fornire del supporto per chi ha già frequentato i corsi e ha un’esigenza importante di mettere assieme i concetti e tenerli “freschi” nel tempo.
Vedrai che a settembre troverai soddisfazione e pane per i tuoi denti ^_^ …
Un saluto e grazie ancora per il supporto. Roberto
7 anni fa
Salve sono Michele volevo sospendere il mio piano di accumulo,per i soldi accumulati come funziona??
7 anni fa
Ciao Michele, devi chiedere alla tua banca, fisicamente o online.
Puoi:
– sospendere il PAC (sospendere i versamenti ma mantenere il denaro negli strumenti investiti)
– alleggerire il PAC (disinvestire una parte del denaro investito)
– chiudere il PAC (disinvestire tutto e annullare il piano di accumulo stesso)
Ciao e buoni investimenti
15 anni fa
come pensi che i nostri investimenti oggi (in questi giorni)
abbiamo risentimenti e cali vistosi . posso dire senza timori che i titoli stanno calando ed è alcuni giorni che si va avanti col segno negativo . non pensi che sarà cosi per diversi giorni ancora , è logico
pensare dopo una caduta c’è una alzata ma a quando? tutto questo .
ciao roberto i miei più cordiali e distinti saluti
piergiorgio zucchi
14 anni fa
Ciao Roberto, ancora una volta grazie mille per tutte le informazioni che rendi pubbliche. A proposito di pac, volevo chiedere un aspetto tecnico che sfortunatamente non funziona nella piattaforma di fineco.
Ho fatto un investimento in forma ordinaria, su un etf, quindi PIC, ora noto che fineco non da l’opportunità di fare dei versamenti automatici, tipo PAC , nel caso specifico di Fineco chiamato “replay”. E’ normale che avvenga questo o sono solamente delle clausole che rigardano la suddetta banca?
grazie mille. marco
14 anni fa
Ciao Marco, non ho capito bene la tua domanda. Se hai fatto un PIC hai comprato delle quote sull’ETF “ABCD” . Se poi con lo stesso ETF inizi a costruirci un PAC con la formula replay le tue quote semplicemente iniziano ad accumularsi … o no? Se però c’è qualche meccanismo automatico che non ti funziona ti consiglio di rivolgerti direttamente all’assistenza di Fineco e chiedere spiegazioni a loro.
Un caro saluto e a presto, Roberto
13 anni fa
ma se io sottoscrivo una semplice polizza vita con rendimento minimo garantito senza copertura assicurativa, non sono forse più tranquillo?
12 anni fa
L’ articolo e’ ben scritto, anche se, come lei stesso ammette, un po’ generico.
Io sono un promotore finanziario e non condivido assolutamente la parte finale del ragionamento.
La mia strategia e’ infatti DA SEMPRE quella di far vendere il Pac in forte guadagno e switchare su un fondo prudente, salvo poi ripartire con nuovi capitali a comprare a rate il mercato azionario.
questo non fa assolutamente guadagnare meno il promotore, che fa crescere le masse gestite, raccoglie nuovi capitali e fa “bella figura” ottenendo anche referenze attive.
Consideri che giochiamo nella stessa squadra! Facciamo parte di quereli che diffondono la cultura finanziaria!
Complimenti per tutto il resto!
Fabrizio
12 anni fa
Ciao Fabrizio, grazie per l’attenzione e l’apprezzamento.
Capisco anche il tuo punto di vista e il non essere d’accordo con le mie osservazioni finali, probabilmente dal tuo punto di vista individuale hai ragione in quanto BRAVO PROMOTORE che svolge correttamente il proprio mestiere pur all’interno dei limiti che la professione ti impone.
In realtà sai meglio di me quale sia ad oggi la qualità media della (non) consulenza di banche e promotori che, unita alla tipica ignoranza e pigrizia del risparmiatore medio conduce spesso a perdite e disastri.
Tutto questo, tra le altre cose, permette tuttavia a coloro che come te lavorano bene di spiccare come una mosca bianca all’interno della categoria e aumentare le proprie possibilità di business grazie al passaparola positivo dei propri clienti.
Come sempre, dietro ad ogni crisi e problema, si nascondono grandi opportunità per chi è lungimirante da saperle cogliere.
Un caro saluto e buon lavoro con i tuoi clienti!
Roberto
PS: se vorrai occupartene in prima persona, mi permetto di consigliarti di investire sulla tua capacità di previsione dei corsi azionari che, se aumentata, ti permetterebbe di supportare ancora meglio i tuoi clienti dandogli suggerimenti di switch e di acquisto azionario non necessariamente quando ci sono forti guadagni o comprando “a rate” bensì in virtù dei trend attesi, cosa che saresti in grado di determinare anche dopo un corso di solo 1 giornata come “INVESTIRE IN AZIONI E ETF”, il che ti permetterebbe anche di renderti indipendente dalle previsioni di media, advisor e agenzie specializzate che emettono sovente giudizi superficiali o volutamente falsati. Pensaci …
10 anni fa
Ho aperto un pac con Che banca da 300 € mensili, a luglio, dopo poco ho cominciato a guadagnare ed ora perdo circa 50€. Ho lasciato comunque che prelevassero ulteriori 300€, sperando che il nuovo acquisto di azioni sul mercato avvenga ad un prezzo basso, così che il nr di azioni sia maggiore. Tutto questo sperando in futuro di cominciare a guadagnare!! QuAli le tue considerazioni in merito???
8 anni fa
Salve, mi è stato proposto un piano di accumulo con fondo garantito. Ovvero quota mensile minimo di 50 euro in vista di una pensione integrativa (tra 30 anni…o chissa quando). Da quello che mi han detto alla fine “male che vada” riavrò ciò che ho investito, se invece va bene potrò avere degli interessi. Ma comunque il mio capitale NON sarà influenzato dal mercato. O almeno non a lungo termine. E’ possibile che mi stiano dicendo il vero?Grazie.
Matteo
6 anni fa
ciao,
ho sottoscritto un Pac , dopo un anno , partendo da 15000 e versando 200 euro al mese (quindi ho versato 17400euro) sono sotto di 450 euro.
Sono preoccupato… cpda devo fare? sospendere il versamento dei 200 euro mensili? magari tra 10 anni guadagno ma sono soldi che potrebbero servirmi anche nel breve periodo, non mi va di essere sotto di capitale, è un anno che e’ in perdita sto Pac
ciao
6 anni fa
Ciao Stefano,
PAC sta per piano di accumulo di capitale ed è molto importante, al di là della cifra che tu decidi di accumulare, capire in CHE COSA stai accumulando.
Puoi fare un PAC su un fondo o su un etf ad esempio. E all’interno di questi due mondi già ci sono grandi differenze.
I fondi comuni scontano delle commissioni di gestione pesantissime che spesso azzerano e anzi mandano in perdita l’investimento. Gli ETF invece hanno il vantaggio di aver minori costi. Purtroppo l’aspetto costi, così determinante, non viene quasi mai preso in considerazione al momento dell’investimento.
Altrettanto importante è capire in che settore stai investendo: obbligazioni, azioni, mercati emergenti, liquidità…ecc. Questo è fondamentale per capire come stanno andando le cose e soprattutto cosa ti puoi aspettare.
La tua domanda posta così non mi dice cosa stai comprando esattamente.
Altro aspetto infine è il “potrebbero servirmi nel breve periodo”. Questa esigenza deve essere stata chiarita al momento dell’investimento e soprattutto tu devi aver ben chiaro ancora di più che cosa stai comprando per essere sicuto che i titoli sottostanti abbiano un basso grado di rischio e possano essere liquidabili velocemente.
Attendo tue notizie per poterti rispondere più dettagliatamente.
4 anni fa
Complimenti Roberto per le spiegazioni che condividi e i suggerimenti,
sono completamente d’accordo con te. Pac su etf dandosi delle regole ben precise (io tipo quando sono in plus doppia cifra inizio lo scarico fino a tappe). e via che si va….
grazie
Davide
4 anni fa
Buonasera Roberto,
Vorrei un chiarimento su come gestire al meglio un pac che è giunto a termine questo mese dopo una durata di 10 anni. Si tratta del Pictet Global Megatrend. Azionario internazionale al 93 % nord america( rischio 4 su 5 rating 4) Al momento è in guadagno di 7800 eur lordi per cui vorrei concretizzare il profitto anche se non ho bisogno di avere liquidita’. La mia paura è quella di vedere vanificato il guadagno . Il mio promotore dice che l’investimento è buono e propone di tenerlo , anche perché vendere comporterebbe pagare il 26% di tasse. Mi può gentilmente dare una dritta su come gestire al meglio la situazione? È possibile quando il pac è arrivato a termine fare uno swithc su qualcosa di meno rischioso ? Grazie per una cortese risposta.
Paola
4 anni fa
Buongiorno Paola,
lo switch su uno o più fondi è sempre possibile e mi stupisce che il suo promotore non glielo abbia detto.
La valutazione di quello che è meglio o non è meglio fare non dipende tanto dal tipo di fondo in sé ma dalla sua situazione complessiva.
La domanda perciò che deve farsi è: considerato il mio patrimonio complessivo, le mie necessità future, le mie competenze e la mia propensione al rischio, mantenere questo fondo mi fa stare tranquilla o no?
Se la risposta è no perché ha messo su quel fondo tutto o una parte consistente del suo patrimonio basterebbe mettere uno stop loss al prezzo così, se dovesse calare, la perdita sarebbe limitata. E se invece dovesse aumentare può seguire l’aumento adeguando lo stop loss.
Se non le è chiaro cosa sto dicendo la invito a guardare i numerosi video di Roberto sul suo canale YouTube (https://www.youtube.com/user/Coachingfinanziario), a entrare nel gruppo chiuso di EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE (https://www.robertopesce.com/community_webinar/) e soprattutto a frequentare la prossima edizione di INTELLIGENZA FINANZIARIA (https://www.robertopesce.com/intelligenzafinanziaria_corso/).
Le auguro una buona giornata,
Giorgia Ferrari
4 anni fa
Grazie Giorgia, per la sua risposta esaustiva e per il consiglio. Ne terrò sicuramente conto.
Buona giornata
Paola
4 anni fa
Disinvestire da un pac quando il mercato entra in “fase ribassista”… Questo sì che è il modo per lasciarci le penne. Complimenti per la disinformazione.
4 anni fa
Probabilmente non hai letto tutto l’articolo.