Sei elementi chiave per un trading di successo (prima parte)

Guadagnare costantemente dal trading non è cosa semplice nè banale, soprattutto perchè molti sono gli elementi che concorrono a creare un trading o anche soltanto un trade (ossia un’operazione) di successo e abbiamo già visto in passato come in questo campo l’approssimazione non paghi.

Ho cercato in questo articolo di evidenziare per te i SEI ELEMENTI CHIAVE necessari e indispensabili per guadagnare da un’operazione di borsa.

Vediamoli assieme in rapida sintesi e scendiamo nel dettaglio dei primi tre elementi (nei prossimi articoli approfondiremo i punti ulteriori).

  1. RICERCA TITOLI
  2. TIMING E PREZZO DI ENTRATA
  3. STOP LOSS E LIMITAZIONE DELLE PERDITE POTENZIALI
  4. DETERMINAZIONE DEL PRICE TARGET E DEL RELATIVO G/R
  5. TRADE MANAGEMENT
  6. GESTIONE DEGLI IMPREVISTI

1) RICERCA TITOLI

Avere più metodi per cercare i titoli su cui investire o fare trading e magari anche un pò di tecnologia e software al riguardo è un aspetto essenziale per essere vincenti nel trading e per evitare di perdere del tempo inutilmente. Pensa ad un agente immobiliare che per trovare gli immobili su cui puntare utilizza vari metodi: annunci su giornali, riviste di settore, house organ, procacciatori che rastrellano i quartieri casa per casa etc.

Analogamente, per trovare le opportunità di trading o le idee di investimento si possono rastrellare articoli di giornale, newsletter, siti internet specializzati così come si possono scorrere i titoli uno per uno a partire da indici di borsa come l’S&P 500 o l’FTSE Mib e organizzarli tramite le proprie WATCH LIST.

Un altro approccio molto efficace per scandagliare i mercati in profondità è quello di utilizzare del software di STOCK SCREENING, ossia un software che “fruga” nei mercati e ti fornisce molto rapidamente una breve lista delle azioni e degli ETF che, in quel preciso momento, rispettano i criteri di ricerca con cui è stato impostato. Una sorta di “Google” per le azioni, tanto per capirci.

Esistono molti software di stock screening che si possono utilizzare, di diversa natura e qualità, sia gratuiti che a pagamento. Quello che personalmente utilizzo e consiglio (anche perchè lo ho progettato personalmente e so di cosa è capace ^_^ ) è GERONIMO TRADING MANAGER.

2) TIMING E PREZZO DI ENTRATA

Una volta chi adottava la vecchia strategia del “cassettistacercava essenzialmente titoli di qualità e poteva anche relativamente disinteressarsi del timing di entrata, confidando nel tradizionale rialzo dei prezzi a medio-lungo termine.

Quella “pacchia”, tuttavia, è finita da anni anche se molti sembrano non essersene accorti nemmeno con le larghe perdite che fanno sanguinare i loro portafogli azionari.

Nei mercati odierni, assai più volatili e instabili, il TIMING (ossia la selezione del momento e del prezzo “giusti” per entrare sul titolo) è essenziale per guadagnare dal trading ed è proprio per questo che anche in un corso di formazione per il trading di livello base come [workshop_what what=”488″ color=”navy”] porta una grande enfasi nell’identificazione e nell’insegnamento di TATTICHE DI ENTRATA efficaci e precise, con uno scarto di non più di 20 centesimi di euro o di dollari.

Tanto per capirci, il livello di precisione di cui ti sto parlando significa che per me e per tutti gli allievi dei miei corsi il titolo FIAT, AMAZON o XYZ non è valido a prescindere ma lo è solo in una certa e ben determinata situazione e ad un prezzo ben preciso e identificato (nel recente passato, ad esempio, AMAZON sarebbe stato preso in considerazione solo il 22 di febbraio scorso al prezzo di 120,3 dollari per azione; una settimana prima o dopo o al prezzo di 119,8 o 121 non sarebbe stato appetibile e lo avremmo mollato senza alcun rimpianto!).

Certo, anticipo la possibile domanda, questo vuol dire che servono molto più tempo e pazienza per trovare le occasioni giuste (ecco un altro dei motivi per cui spingo l’utilizzo di software specializzati come GERONIMO TRADING MANAGER) ma, ragioniamoci un istante…

se mi servissero 3 ore di lavoro (in realtà serve molto meno tempo) per scandagliare il mercato, trovare il titolo giusto, immettere l’operazione, e poi mi servissero altre 2 ore nelle settimane successive per seguirla, monitorarla e poi uscire al momento giusto… queste cinque ore di lavoro complessivo quanto potrebbero rendermi?

Beh, immaginando un’operazione da 10.000 $ complessivi, un risultato tipico di un’operazione di core trading azzeccata su un titolo abbastanza volatile come AMAZON potrebbe pagarmi tra il 15 e il 25% di ritorno incamerato e consolidato nel giro di un paio di mesi ossia circa 1500-2500 $ di guadagno lordo (su cui pagherò poi il 12,5% di imposta sul capital gain) …

NON MALE PER 5 ORE DI LAVORO, NON CREDI ?

Certo, non è matematico che l’operazione vada per il verso giusto ed è infatti proprio per questo che il terzo punto dei nostri elementi chiave si chiama …

3) STOP LOSS E LIMITAZIONE DELLE PERDITE POTENZIALI

Lo STOP LOSS non è altro che un ordine di vendita in perdita già ragionato prima ancora di acquistare il titolo come “uscita di emergenza ” in caso l’operazione non girasse per il verso giusto.

Nel nostro caso specifico di AMAZON, lo stop loss che io personalmente considererei è precisamente di 113,5 $ per una perdita potenziale che sono disposto preventivamente ad accettare del 5,6 % che tradotta in soldoni nel caso effettuassi un’operazione da 10.000 $ vuol dire un rischio assoluto di 560 dollari (come vedi assai inferiore al potenziale guadagno, ma di questo parleremo nel prossimo articolo …).

Ci sarebbero molte cose da dire sugli stop loss e sulla maniera migliore per definirli e gestirli, per il momento metti tuttavia a registro che si tratta di un elemento chiave nella nostra strategia di trading, indispensabile per non rischiare in nessun caso di bruciare parti significative del nostro capitale in caso di un’operazione che girasse nella direzione sbagliata rispetto a quella che abbiamo previsto.

Nel darti l’appuntamento al prossimo articolo per il prossimo elemento chiave per un trading di successo ti ricordo che insegno tutti questi aspetti (e molti altri) in parte nel mio corso di base per il trading [workshop_what what=”488″ color=”navy”] la cui prossima edizione si terrà il  [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”] e in parte nel corso avanzato a numero chiuso [workshop_what what=”494″ color=”navy”] di cui tengo 2 sole edizioni all’anno (la prossima inizierà il [workshop_when what=”494″ color=”black”]).

Alla prossima, buon trading!

Roberto Pesce

2 commenti

  1. Andrea

    14 anni fa  

    Grazie Roberto per gli ottimi suggerimenti, soprattutto quello sugli stop loss, lo scoglio più arduo da superare per chi inizia a fare trading! 🙂
    Per un trader neofita l’idea di accettare di inserire un ordine per uscire in perdita da un’operazione è qualcosa che manda “fuori di testa”, ma accettare quest’idea è l’unico modo per rendere la propria operatività vincente!
    (parola di chi c’è già passato! :-))


  2. piergiorgio

    14 anni fa  

    preg.mo dott.or roberto pesce .

    ti scrivo per portarti a conoscenza di due cose importanti , una il tuo
    allievo piergiorgio si stà comportando bene perchè mi costringo a fare tutto ciò che mi hai insegnato . due che ho due titoli in etf che si comportano egregiamente anche in condizioni proibitive resistono al
    terremoto che abbiamo in questi giorni in borsa . si comportano da veri
    titoli . sono stato bravo e fortunato ma ho avuto un’ istruttore d’ecce
    zione . e per questo che spero di mettere in pratica quello che ho imparato . peccato che dopo tutto si impara sempre a bocce ferme .
    il banchiere mi guarda con invidia perchè vede che io gli etf li centro
    come sai uno è quello che ti avevo detto bene ne ho acquistato uno del
    la stessa famiglia e sono etf ottimi . ciao piergiorgio


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