Grinta. Il potere della passione e della perseveranza

GrintaMi sono imbattuta in questo libro: Grinta. Il potere della passione e della perseveranza scritto da Angela Duckworth, per…caso.

Stavo aiutando un’amica a editare e pubblicare il suo libro che parla, fra le altre cose, di quanto il caso non esista ed eccolo lì fra la bibliografia ad attirare la mia attenzione e un TED Talk  che sintetizza al meglio il suo pensiero: “Non hai nessun talento e vuoi comunque raggiungere risultati straordinari? La formula del successo è la grinta intesa come miscela di passione e costanza”, racconta la psicologa e autrice.

Il libro elabora questo concetto in maniera scientifica. È un condensato di decenni di studi e analisi su esempi di realizzazione in ogni campo, compreso quello atletico. Interviste condotte personalmente dall’autrice mosse da una domanda: “Conta più il talento o la perseveranza?”

Qui c’è la risposta.

Grinta: la formula matematica del successo.

Nella sua analisi Angela Duckworth, mostra senza ombra di dubbio che la grinta intesa come impegno, determinazione e perseveranza conta due volte il talento.

A volte essere talentosi gioca a sfavore, limitando la costanza con cui si perseguono determinati obiettivi.

I risultati sono determinati da questa formula: Successo = Talento x Impegno2

“Senza un impegno costante, il talento rimane nient’altro che un potenziale irrealizzato”.

Possiamo sostituire il talento con le competenze che solo occasionalmente derivano da doni innati, più spesso sono frutto di lavoro, di “pratica deliberata” come la definisce l’autrice dandoci la ricetta della grinta:

  • Avere un interesse che brucia o una passione;
  • Sviluppare quotidianamente competenze (la pratica deliberata) sfidando i propri limiti e debolezze come quando si allenano i muscoli;
  • Trovare uno scopo che porti valore a sé e soprattutto agli altri;
  • Perseverare, non fermarsi mai!

“La grinta ha a che fare più con la resistenza nel tempo che con l’intensità dello sforzo”.

L’esempio di Will Smith (il celebre attore) riassume bene: “Quello in cui sono davvero bravo è una ridicola, insopportabile, etica del lavoro. … Puoi avere più talento di me, essere più intelligente, più sexi, tutte le cose che vuoi. Nove su dieci sei meglio di me. Ma se saliamo insieme sul tapis roulant, delle due l’una: o scendi prima tu, o io ci muoio. Tutto qui.”

Se vuoi sapere quanta grinta hai nel libro c’è una tabella che ti consente di calcolarla.

E se vuoi aumentarla ti vengono date strategie per farlo sia in autonomia che con l’aiuto esterno, cioè frequentando persone grintose o maestri in grado di spronare questa parte di te.

Grinta. Il potere della passione e della perseveranza non è un libro di motivazione, ma un’analisi approfondita e liberatoria del fatto che il talento non è essenziale.

E questo inevitabilmente ci pone davanti alla piena responsabilità dei nostri risultati, qualunque essi siano.

Giorgia Ferrari

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