Nutrire la mente: la battaglia dei due lupi 

nutrire la menteMi è capitato in questi giorni, in una riunione di lavoro non convenzionale (per la qualità dei partecipanti si intende), di sentir raccontare una vecchia leggenda indiana che parla di due lupi.

La storia narra di un bambino che chiede al nonno: «Perché gli uomini combattono?»

Il vecchio risponde che in ogni uomo ci sono due lupi che combattono fra loro: uno cattivo, mosso dall’odio, dalla rabbia, dal rancore e dalla paura, e uno buono che prova sentimenti di pace, amore, gioia e felicità.

Il bambino allora chiede: «Chi vince tra i due?»

E il nonno risponde: «Quello a cui dai da mangiare».

Mi è sembrata molto attuale, non per etichettare come sta succedendo in queste ore il mondo in buoni e cattivi, piuttosto per ricordare principalmente a me stessa, con quali pensieri, e di conseguenza con quali azioni, decido di nutrirmi.

Proprio su questo, il caso ha voluto che ritrovassi alcuni passaggi scritti anni fa da Roberto Pesce. Te li condivido rivisti e aggiornati.

Di cosa nutrire la mente?

Sappiamo tutti che per il benessere del nostro corpo è importante introdurre alimenti di qualità in una corretta quantità.

Se la quantità è zero moriamo di fame, se è minima sopravviviamo appena, se è troppo rischiamo di ammalarci.

Idem se consumiamo alimenti di scarsa qualità o, peggio ancora, pieni di coloranti, conservanti, veleni e inquinanti vari.

Come narra la storia indiana, lo stesso principio vale per la nostra mente e per la nostra anima.

La nostra mente, e le nostre emozioni, hanno un bisogno VITALE di essere nutrite e alimentate con elementi di qualità.

Un bisogno quotidiano, come il cibo per il corpo.

“Buoni libri, corsi di formazione di qualità, chiacchierate e confronti stimolanti con altre persone, sfide che ci forzino a esprimere il meglio di noi, video motivazionali o educativi, confronto con mentori, allenatori, trainer, coach che ci ispirino e ci aiutino a valorizzare i nostri maggiori talenti e ci facciano da specchio e ci supportino nel colmare le nostre aree di carenza, tutti questi sono nutrimenti essenziali per la nostra mente tanto quanto vitamine, proteine, carboidrati e minerali lo sono per il nostro corpo”.

La nostra mente ha bisogno di idee nuove, innovative e stimolanti, di una visione e di progetti per il futuro.

La nostra anima e il nostro cuore hanno bisogno di osservare, imitare e godere di bellezza e amore ogni giorno della nostra vita.

Senza cibo, aria e acqua di qualità il nostro corpo si ammala, soffre e muore.

Senza idee, stimoli, novità, emozioni positive, esempi da imitare, traguardi motivanti da inseguire, la nostra mente e il nostro spirito si ammalano, soffrono e si spengono.

È dura essere felici alzandosi ogni giorno per andare a fare un lavoro che si odia e in cui magari riteniamo di essere pagati meno di quanto valiamo.

È dura essere positivi e avere progetti e ambizioni se le persone che frequentiamo quotidianamente ci parlano soltanto della crisi e dei problemi, peraltro senza far assolutamente niente per reagire o risolverli.

È dura avere idee nuove, fresche, innovative, fuori dagli schemi se regaliamo la maggior parte del nostro (poco) tempo libero ai programmi di intrattenimento spicciolo, ai social o ad ascoltare continuamente notizie di morte e devastazione.

Questo non vuol dire che non si possa dedicare una parte del nostro tempo al futile o all’informazione.

Non c’è niente di male.

“Il punto è: in che quantità permettiamo a questa spazzatura, al pessimismo e alla negatività dei telegiornali e alla mediocrità altrui di invadere e contagiare la nostra mente?”

Mangiare junk food (cibo spazzatura) da Mc Donald’s una volta al mese non crea danno.

IL PROBLEMA È SE CI VADO TUTTI I GIORNI.


Le domande che vorrei che ti rivolgessi adesso sono:

  1. Qual è l’ultimo buon libro che ho letto? Quanto mi ha dato? Come lo ho messo in pratica? Che cambiamenti positivi ha generato nella mia vita?
  2. Quante letture, video, audio o corsi di qualità consumo ogni settimana in relazione a ogni ora di spazzatura e negatività che lascio entrare nella mia mente attraverso la televisione, la stampa e il confronto con persone negative, demoralizzate o spente?
  3. Le persone che frequento per la maggior parte del tempo mi spingono e mi ispirano a crescere, arricchirmi e migliorarmi oppure tendono a rallentarmi e a farmi accettare e crogiolare nel tran-tran quotidiano?

E chiediti infine:

COME DECIDO DI COMPORTARMI A PARTIRE DA OGGI?

Ho voluto ripescare queste parole dopo la pesantezza delle circostanze di questi anni, in un’incertezza che si perpetra e che per tanti è diventata destabilizzante e nociva, per ricordarmi quanto sia ancora più necessario compensare con la bellezza e stimoli positivi.

Tu cosa fai per nutrire il lupo buono?

Giorgia Ferrari 

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