Lo SWIFT spiegato facile nel momento difficile

SWIFT“Io non credo nella guerra come strumento. C’è un dato inoppugnabile: che la guerra è uno strumento ma non funziona, semplicemente non funziona”, scriveva Gino Strada fondatore di Emergency.

Me lo immagino se fosse ancora qui con la sua granitica e severa presenza a commentare senza mezze parole questa ennesima sconfitta per il genere umano.

Una guerra che non è peggio di altre per il fatto stesso di essere tale, che sentiamo pericolosamente vicina perché mina i nostri valori: libertà, democrazia, pace.

Non che gli altri conflitti possano mai dirsi rispettosi.

Una guerra inesorabilmente brutale che si combatte a diversi livelli.

Da una parte i colpi che esplodono nelle strade contro una resistenza che ha già una connotazione eroica da film hollywoodiano, dall’altra le misure economiche, i blocchi tecnologici, l’isolamento.

Lo spettro del nucleare che ritorna a ogni piè sospinto, come se fossero ancora gli anni ’80 e noi tutti David, il protagonista di Wargames, che non sa come bloccare l’escalation da Defcon 5 a Defcon 1 di quello che per lui era solo un gioco.

E a questo proposito, sono giorni che si parla di SWIFT e di come aver escluso (per ora in parte) le banche russe da questo circuito stia generando una sorta di “bomba nucleare finanziaria”.

Sappiamo tutti cos’è e come funziona lo SWIFT?

Cos’è lo SWIFT.

SWIFT è l’acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication.

Si tratta di una società con sede in Belgio nata nel 1973.

Lo SWIFT al contrario di quanto si possa pensare non è un sistema di pagamento o un ente finanziario, ma è solo un sistema di scambio di messaggi telematici. Semplificando all’estremo possiamo definirla un’alternativa certificata alle mail, che gli istituti bancari utilizzano per gestire con rapidità e certezza i pagamenti internazionali.

Attualmente le banche che aderiscono allo SWIFT sono oltre 11mila nel mondo.

Se vai in banca o ti colleghi all’home banking e cerchi le tue coordinate bancarie ti accorgerai che sotto al codice IBAN, che identifica in modo sintetico la tua banca, la tua filiale e il tuo numero di conto corrente, trovi anche il codice SWIFT che identica la tua banca a livello internazionale, infatti è chiamato anche BIC ovvero Bank Identifier Code.

Il codice SWIFT può essere composto da 8 o 11 caratteri alfanumerici:

  • 4 lettere per il codice bancario
  • 2 lettere per il prefisso del Paese (IT nel caso dell’Italia)
  • 2 lettere o 2 numeri per la località
  • 3 cifre (opzionali) per la filiale di riferimento

Quando le ultime tre cifre sono mancanti o sono segnalate come XXX, significa che ci si riferisce agli uffici centrali della banca.

Nella pratica quando trasferisci soldi a qualcuno all’estero e inserisci nel bonifico estero IBAN e SWIFT (o BIC) del beneficiario, quello che parte non è denaro ma un messaggio che comunica il trasferimento.

Perché è così importante lo SWIFT.

Considerato che la Russia è il sesto paese al mondo per utilizzo del circuito SWIFT, escludere alcune delle banche significa limitare pesantemente pagamenti o ricezione di denaro da e per le sue aziende prima ancora che per il sistema Paese. L’effetto immediato si è tradotto in un crollo del rublo ovvero della sua capacità di acquisto e della quotazione delle aziende russe nei listini internazionali, visto che la borsa di Mosca è tutt’ora chiusa.

Dall’altra parte questo impedisce anche alle nostre aziende di effettuare pagamenti nei confronti delle aziende russe compromettendo alcune attività (nella mia zona ad esempio il settore ceramico). Tutto ciò, senza considerare il tanto discusso problema del gas che, per ora, è escluso dalle sanzioni, ma che si presenterà in tutta la sua gravità in vista del prossimo inverno quando, finite le scorte, pagheremo caro il prezzo della nostra scarsa diversificazione in tema energetico.

Che alternative ha la Russia.

Il blocco dello SWIFT è una delle pesanti misure sferrate dall’Unione europea per far leva sull’economia Russa con la speranza di sfiancare la determinazione e le riserve di Putin o minarlo dall’interno per il venir meno del consenso. Ma esistono alternative al sistema SWIFT. 

La prima è nota come “nesting” (letteralmente nidificazione) ovvero la pratica di utilizzare una delle banche NON escluse dal sistema come intermediaria per le transazioni.

Un’altra possibilità è utilizzare la piattaforma cinese CIPS che ha le stesse funzioni dello SWIFT ma è meno sviluppata a livello internazionale.

L’ultima alternativa ventilata da qualche analista è quella di un incremento dell’uso delle criptovalute che sono notoriamente estranee e libere da tutti i sistemi di controllo.

Una cosa è certa da spettatori assistiamo impotenti. Non c’è modo di staccare la spina di resettare il sistema come voleva fare David. Dobbiamo solo cercare di preservare calma ed equilibrio senza farci inghiottire da una nuova pandemia mediatica. Ne parliamo nella Community di EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE e nelle dirette in cui continueremo  ad analizzare mercati e gli impatti sulla vita reale.

Prendiamo atto che tutto quello che sta succedendo non sarà privo di conseguenze che ci auguriamo siano circoscritte al “solo” ambito economico, dove pagheremo ancora una volta la mancanza di visione e di capacità di pianificare a lungo termine. Dovremo ricordarcelo quando saremo chiamati a scegliere persone che decideranno sulle nuove sfide del futuro. L’integrità, la competenza e l’umanità dovrebbero essere i soli criteri.

“Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia”. Gino Strada

Giorgia Ferrari 

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