[Q&A] E’ possibile costruirsi “da soli” un PAC in ETF e mediarlo a ribasso?

Ciao Roberto, mi complimento e ti ringrazio innanzitutto.
Ero al tuo ultimo corso di [workshop_what what=”490″ color=”navy”], mi ero iscritto sull’onda del Beautiful Day e sinceramente il giorno prima del corso, se non lo avessi già pagato, non sarei venuto.
Tuttavia ho duvuto proprio ricredermi, oltre ad essere un eccellente oratore hai trattato argomenti che riescono ad aprirti gli occhi, nonostante ognuno pensi di averli già bene aperti.
La mia domanda riguarda uno degli argomenti che hai trattato al corso, ossia il PAC. A me il PAC lo aveva offerto uno della mediolanum nel 1998 e l’ho chiuso durante la crisi del del 2002/03 perdendoci parecchio.
Ora che mi hai aperto gli occhi mi piacerebbe iniziarne un’altro e la mia domanda è questa: se gli ETF seguono gli indici, posso acquistare direttamente posizioni su uno o più indici usando una piattaforma come TOS (Think or Swim n.d.R.) e controllando mese per mese per eventualmente drogarlo quando sta ai minimi? O devo rivolgermi forzatamente ad una Sim?
Ti ringrazio anticipatamente nella speranza che la mia domanda non sia cosa scontata da non poter essere pubblicata.

Cordiali saluti, Massimo

Ciao Massimo, grazie per i complimenti e per la domanda che non è affatto scontata e mi dà invece modo di tornare su una strategia (il PAC) importante per la sua semplicità e attuabilità ma che, come spiegavo ad [workshop_what what=”490″ color=”navy”], non sempre viene spiegata adeguatamente ai clienti dai promotori di turno e, di conseguenza, come tutte le cose non comprese in profondità, genera storture e, in campo finanziario, perdite dove invece avrebbero dovuto esserci profitti.

Oltre a ciò, come ben conoscono tutti quelli che hanno partecipato al corso, ci sono giusto un paio di dettagli che NESSUN PROMOTORE mai ti spiegherà (in buona parte perchè non li sanno nemmeno loro, in ogni caso perchè sono apparentemente contro i loro interessi e contro quelli della banca che rappresentano!) e che fanno una sostanziale differenza. In questo senso va inserita la tua idea del “drogare” il PAC mediandolo a ribasso sui minimi che come ben sai è un’ottima idea avendo acquisito una metodica che ti permette di prevedere l’andamento futuro dei mercati come quella che ti ho trasmesso durante [workshop_what what=”490″ color=”navy”].

Nel tuo caso (ormai purtroppo andato) in realtà sarebbe stato sufficiente che il tuo promotore avesse saputo far bene il suo lavoro a livello di base perchè disinvestire il PAC proprio mentre i mercati stavano scendendo e tu potevi acquistarne quote a prezzi via via calanti (anche senza “drogarlo” ad hoc) è stato un errore grave e con il senno di oggi credo tu questo lo sappia bene. Altro discorso sarebbe stato disinvestirlo nel 2000 visto che il crollo successivo dei mercati era assolutamente leggibile e prevedibile però va anche detto che all’epoca il tuo PAC viveva da solo 2 anni ed essendo una strategia di medio/lungo termine (dai 5 ai 10 anni) anche quell’azione avrebbe avuto un senso relativo.

Tutto questo spiegato per didattica a tuo beneficio ed ancora di più per i lettori del blog perchè come abbiamo detto, quella perdita è ormai storia passata e non possiamo fare altro che trasformare la perdita finanziaria in una lezione importante per il futuro, cosa peraltro che stai facendo in maniera eccellente.

Se può consolarti, nel 2000-2002 nemmeno io sapevo quello che so e che insegno oggi e ci sono rimasto in mezzo più o meno allo stesso modo, peccato soltanto che i miei PAC fossero attivi da molti più anni e piuttosto ben nutriti…

Il cuore della tua domanda è però un altro e duplice ossia se si può fare un PAC in ETF e se si può fare “da soli” ossia senza una SIM di mezzo in modo da poi poterlo manovrare a proprio piacimento, “drogarlo”, mediarlo a ribasso sui minimi, alleggerirlo sui massimi etc.

La risposta al primo aspetto è sicuramente positiva, si può assolutamente costruire una strategia basata sul PAC tramite gli ETF ed è quello che anche io mi sento di consigliare piuttosto che farla come da tradizione utilizzando FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO che, vale la pena ricordarlo, hanno costi per il cliente superiori anche del 400% rispetto agli ETF.

Sul secondo aspetto della domanda la risposta invece è … si e no.

E’ no nel senso che, per legge, qualsiasi investimento finanziario in azioni, fondi, ETF etc. va sempre fatto tramite un intermediario autorizzato e quindi una banca, una SIM, una società di investimento autorizzata. Questa poi può essere un’istituto tradizionale (es. Monte dei Paschi di Siena, Unicredit etc.), una banca online che lavora essenzialmente sul risparmio gestito tramite promotori (es. Mediolanum) oppure una banca online (italiana o straniera) specializzata nei serivizi di trading online per i trader autonomi come Think or Swim (TOS). Esistono poi strutture che svolgono un servizio “misto” come Fineco.

In pratica non puoi “fare totalmente da solo” ma se volessi utilizzare una banca online come TOS per realizzare il tuo piano con gli ETF comprando autonomamente tutti i mesi una certa quantità di titoli potresti sicuramente farlo anche se TE LO SCONSIGLIO VIVAMENTE per due ragioni diverse.

La prima è relativa ai costi e agli automatismi.

Per funzionare bene il PAC deve essere automatizzato e TOS non fornisce questo servizio essendo più che altro specializzato in attività di trading in opzioni e azioni. Inoltre, facendo da te, dovresti pagare ogni volta la commissione di entrata per ogni singolo acquisto che potrebbe essere  percentualmente abbastanza alta se ti muovessi con piccole cifre mensili.

La seconda ragione è invece fiscale e ha a che fare con la tassazione attuale sugli ETF non armonizzati (per semplificare diciamo tutti quelli non quotati a Milano da Borsa Italia) che è molto penalizzante (oltre che confusa e, a mio modesto parere, anche gravemente iniqua tanto da far dubitare della legalità della legge attuale…) e che quindi ci porta a preferire per il momento l’utilizzo di ETF armonizzati come quelli che puoi acquistare da una banca italiana.

La cosa migliore per realizzare la tua idea è quindi quella di rivolgerti ad una banca italiana che offra un servizio di PAC in ETF e costruire la tua strategia utilizzando essenzialmente ETF armonizzati di diritto italiano. Fineco già offre questo servizio ma credo anche altre banche. Come consiglio aggiuntivo, fai per bene due conti sui costi del servizio perchè potrebbero essere un pò penalizzanti su cifre di investimento mensile molto basse (ahh queste banche italiane, non rinunciano mai all’idea di farci perdere per forza il nostro denaro, ci provano proprio in tutti i modi…).

Spero di esserti stato d’aiuto con la mia risposta e che l’argomento possa essere stato almeno parzialmente compreso anche da chi non ha ancora partecipato ad [workshop_what what=”490″ color=”navy”] che è il corso in cui, tra gli altri contenuti, illustro nel dettaglio la strategia del PAC e tutti i suoi segreti altrimenti sconosciuti.

Per chi non può per ragioni varie venire a frequentare il corso dal vivo, ho in programma la realizzazione di  un VIDEOCORSO scaricabile dal web in cui illustrerò nel dettaglio questa strategia.

Con un pò di tempo e di pazienza, ci saranno contenuti e strumenti per tutti.

Buona settimana.

Roberto Pesce

2 commenti

  1. marco

    14 anni fa  

    Ciao massimo, ti confermo quello che dice roberto in quanto al piano per investimenti in pac tramite fineco. in pratica se l’investimento è di poche centinaia di euro per ETFm l’incidenza di costo per effettuare il pac risulta essere alto. E’ altresi vero che avendo dei costi fissi per ogni ETF , il piano pac, chiamato “Replay” in fineco risulta essere interessante se nel tuo portafolio hai svariati ETF, che ti fanno scendere in automatico il costo pro Etf. Insomma, più investi meno paghi percentualmente. marco


  2. enrico

    14 anni fa  

    io sicuramente lo acquisterò, anzi è quello che stavo cercando: un video corso di come gestire un piano di accumulo una volta che il badget si è fatto grosso,
    grazie buon lavoro.


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