Pierpaolo Buzza (Scrittore e autore)

Corso frequentato: INTELLIGENZA FINANZIARIA

Viene da: Roma

Contatto: pierpa.buzza@libero.it

Pierpaolo Buzza
Mi presento. Sono Pierpaolo Buzza, classe 1980, e ciò di cui mi occupo è quanto più distante possa esistere dal mondo dell’alta finanza: sono uno scrittore/autore, giovane, con pochi soldi da parte, insomma il più classico dei “non addetti ai lavori”.
Ho sentito ogni genere di obiezioni attorno a me quando ho deciso di frequentare il corso INTELLIGENZA FINANZIARIA in primavera del 2008. Famiglia, amici… quasi ognuno aveva qualcosa da dire. Le più gettonate erano “ma che ci vai a fare, tanto i prodotti sono sempre quelli”, oppure “ma che spendi soldi a fare, per imparare a guadagnarli? È un controsenso”… e sto citando solo le più sensate. Sensate, ma errate.
Io credo che qualsiasi persona dovrebbe porsi il problema di come gestire i propri risparmi: se non lo si fa in prima persona, lo farà qualcun altro, oppure il caso, che è ancora peggio. E tanto meno si è del campo, tanto più bisogna stare attenti a farsi una cultura a riguardo. La questione è proprio questa.
Io non sono mai stato un grande speculatore, né mi interessa diventarlo. Ma mi urta l’idea di perdere dei soldi che mi sono guadagnato con tanta fatica. E mi urta anche arrendersi all’opinione comune che “è un periodaccio”, che “l’economia va male”, come se fosse un dato di fatto che in questi anni siamo destinati al baratro e non c’è niente che noi possiamo fare per evitarlo.
Questo allarmismo in stile Studio Aperto mi ha sempre molto infastidito, ed anche per questo ho sentito l’esigenza di ascoltare anche “l’altra campana”. Proprio per questo mi sono iscritto al corso. Perché iniziavo a guadagnare qualche soldo e avevo bisogno di un coach competente e DISINTERESSATO, di cui mi fidassi, che mi aiutasse a capire cosa ci potevo fare, e soprattutto PERCHÈ.
Già conoscevo Roberto, già sapevo che è una persona competente e onesta quando gli ho chiesto consiglio sul corso da seguire. Mi ha consigliato “INTELLIGENZA FINANZIARIA”, e mi sono iscritto. Più che un discorso di soddisfatto-non soddisfatto, quello che conta è un’altra cosa: il corso mi ha dato quello che gli chiedevo. Mi aspettavo professionalità e c’era. Mi aspettavo novità, e c’era. Mi aspettavo di acquisire nozioni nuove, immediatamente utilizzabili, e le ho trovate.
Roberto Pesce non vi darà mai una formula magica. Non fate questo corso se volete entrare senza una lira, e imparare come diventare miliardari in un mese. Per quello, ci sono il gatto e la volpe, se vi fidate. Oppure la SNAI. Se avete tanti soldi da buttare.
Ad esempio, dopo il corso, una persona mi ha chiesto (giuro!): “Allora, sei diventato ricco?”. Io ho risposto, ridacchiando: “No. Ieri non lo ero, come farei ad esserlo oggi? Mica ho vinto la lotteria!” Allora la persona s’è corrucciata, e ha incalzato: “Ma come, il corso non ti insegna a diventare ricco?” “Sì, certo, ma ci vuole tanto tempo… soprattutto se, come me, parti con pochi soldi”. Al che la persona ha tagliato. “Ah, vabbè, allora non mi interessa.”
Ecco, non credo che questo sia un discorso serio. Non ci sono formule magiche né ricette facili. Non ci sono per niente, figuriamoci sui soldi. Se ci fossero, sarebbero stra-note.
Esiste però una minima cultura generale in campo finanziario, che è quella che ti permette di SCEGLIERE cosa fare dei tuoi soldi, che ti permette di non perderli (o almeno, di non trasformare una scelta sbagliata in una catastrofe, come è successo a moltissime persone), di non fidarsi dell’opinione del primo consulente che capita a tiro (che spesso ha interesse a vendere qualcosa), ma di mettere il proprio cervello e le proprie conoscenze nei propri investimenti…
Prima di comprare una macchina, dovremmo provarla. Perché la macchina ci deve portare in giro, deve essere sicura e affidabile. Poi, a chi interessa, anche bella e veloce. Ma deve essere come la vogliamo noi. Bisogna vederne più tipi, sapere quanto consumano, sapere dove vogliamo che ci porti, perché in quel luogo potrebbero esserci restrizioni di parcheggio o di entrata. Secondo me è folle scegliere una macchina a caso, ed è stupido dire “non lo so, non mi interessa, vado a piedi”.

Con i propri soldi è un po’ lo stesso discorso. Il coaching di Roberto dà la cognizione di causa per scegliere la macchina. E magari per fargli il tagliando ogni tanto.