“Amazon ha attivato anche in Italia la possibilità di pagare a rate gli acquisti”.
Ho reagito alla notizia con sentimenti contrastanti.
Da una parte mi coglie il disappunto quando si parla di facilitare rate e debiti e per questo ti rimando a un bel video di Roberto sulla differenza tra “debito buono e debito cattivo”.
Dall’altra l’ennesimo passo in avanti di Mr.Besoz mi ha suscitato un’involontaria ammirazione.
Solo due anni fa Amazon annunciava di studiare da Banca e oggi si accaparra una fetta di mercato che garantisce a Istituti di Credito e società finanziarie gli ultimi margini di guadagno davvero interessanti, non tanto per gli interessi applicati, quanto per le commissioni e i servizi accessori come le coperture assicurative.
Certo su Amazon non si può ancora comprare l’auto a rate, ma questa nuova modalità di pagamento conferma la direzione in cui va il mondo: la cancellazione degli intermediari a svariati livelli.
Come funziona il pagamento rateale di Amazon
I requisiti
Per avere un prestito normalmente devi: fornire i tuoi documenti, certificare i tuoi redditi, aspettare la verifica in CRIF che tu non sia un “cattivo pagatore” e firmare decine di fogli.
Con Amazon non devi fare nessuna richiesta.ti basta avere l’account aperto da almeno un anno, essere residente in Italia, avere una buona cronologia di pagamenti e collegare una carta di debito o di credito (no prepagate).
Se sei idoneo al pagamento rateale semplicemente ti viene proposto di scegliere tra le rate o l’acquisto in un’unica soluzione prima di aggiungere l’oggetto al carrello.
Amazon: quante sono le rate e quanto costano?
Le rate sono 5 e vengono prelevate ogni 30 giorni.
Se il prodotto che stai comprando costa 100€ puoi scegliere se pagarlo tutto subito oppure in 5 rate da 20€ l’una. Alla prima saranno aggiunte le eventuali spese di spedizione.
Non ci sono né interessi né commissioni, semplicemente viene dilazionato il prezzo.
Puoi attivare una sola rateizzazione per volta ed estinguerla quando vuoi sempre senza costi.
Amazon: quali prodotti si possono comprare a rate?
Il pagamento rateale è possibile solo sui prodotti nuovi o ricondizionati venduti e spediti da Amazon.
Non è attivabile sui prodotti di altri venditori che si appoggiano alla piattaforma.
In caso di prodotti difettosi o di ripensamento resta invariata la politica dei resi. Semplicemente ti rimborsano le rate pagate fino al momento della restituzione.
Per i dettagli ti rimando al regolamento completo.
Si può essere più o meno d’accordo con la politica di Amazon, fare battaglie per la tutela dei negozi tradizionali o pretendere che le condizioni lavorative dei corrieri, drammaticamente narrate in un recente film di Ken Loach “Sorry we missed you” migliorino, ma è indubbio che Amazon sia un esempio di successo e un caso di studio a svariati livelli.
Uno fra tutti è la facilità con cui accompagna le persone all’interno del sua piattaforma fino alla conclusione degli acquisti.
Chi si occupa di e-commerce e ha studiato il carrello di Amazon come strumento di marketing, evidenzia come negli anni si sia alleggerito di tutto ciò che poteva generare attrito, far sorgere dubbi o ripensamenti al cliente.
Il pagamento rateale va in questa direzione: eliminare ogni obiezione all’acquisto.
Lo fa in modo semplice e nel tempo abituerà le persone a nuovi comportamenti e all’idea che si possa dilazionare anche comprando on line.
Giorgia Ferrari
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5 anni fa
E’ a dir poco incredibile l’evoluzione, la lungimiranza e la tenacia di Besoz. Di questo passo spazzerà via tutto e tutti e prenderà il monopolio di qualsiasi cosa!
Sono rammaricato per tutti quelli che, contro il colosso, hanno perso e hanno dovuto chiudere però è un mondo che sta cambiando a un ritmo spiazzante.
Poche storie, o cambi e ti reinventi o sei fuori.
Di questo passo tra vent’anni sarà un mondo di corrieri o youtuber e null’altro…non mi alletta molto 😀
Venendo al colosso, apprezzo molto la rateizzazione di un solo articolo alla volta! Così si eviteranno acquisti compulsivi a cui la gente (poco formata finanziariamente) non riuscirebbe a far fronte.
Ora mi aspetto un fast food amazon con consegna a domicilio con droni che si paga con una criptovaluta di dominio amazzone! 😀 (ma anche no va)!!!
Un abbraccio cara Gio, alla prossima
5 anni fa
Caro Andrea,
chissà come sarà fra 20 anni. Io stessa faccio cose a cui solo 3 anni fa non avrei saputo dare un nome.
Stiamo così accelerando che siamo tutti sorpassati.
Mi auguro che al di là dei droni e di Amazon ci siano ancora terra calpestabile, zaini e qualcosa per cui meravigliarsi.
Ti abbraccio anch’io!
Gio
5 anni fa
Ciao Giorgia,
avevo letto questa notizia e, devo dirti la verità, non mi ha sorpreso più di tanto. Il mondo sta cambiando indubbiamente molto velocemente, ma pochi si fermano a riflettere se è quello che vogliamo veramente… Rispetto alla mia generazione (ho 51 anni) vedo persone sempre più infelici, non realizzate, che non trovano il loro posto nel mondo. La politica e gli Stati ormai non decidono più niente e sono solo degli intermediari tra il popolo e l’economia. L’internet delle cose, l’intelligenza artificiale, la blockchain ecc. non faranno altro che produrre altra disoccupazione e quando la maggior parte delle persone non lavorerà più (mancano pochi decenni) anche i consumi diminuiranno perché la capacità di spesa delle singole famiglie calerà drasticamente. Forse allora, ma solo allora, qualcuno si porrà il problema che aver lasciato “comandare il mondo” da poche grandi corporation non sia stato poi un grande affare. Tra pochi decenni il mondo sarà ancora più squilibrato tra ricchi e poveri e, mentre tutti saremo impegnati a far soldi in ogni modo possibile, il mondo andrà allo sfascio! Se vogliamo salvare il futuro dei nostri figli e delle generazioni future dobbiamo mettere al primo posto la salvaguardia dell’ambiente! Continuare a lasciar bruciare le foreste primarie per far posto all’allevamento, svuotare gli oceani con i pescherecci industriali, insistere ad estrarre petrolio e carbone come fonti di energia e a depredare la nostra cara, unica, vecchia Terra, non è una genialata! Sfruttare e bene, devastare è da imbecilli! Voglio proprio vedere cosa faremo quando saremo tutti ricchi, ma privi di risorse. Allora cosa mangeremo? Forse i nostri soldi di carta? Stiamo facendo la fine dell’isola di Pasqua e a nessuno gliene importa niente! Che bell’esempio che siamo per le future generazioni! Confondiamo il progresso con lo sviluppo, che baggianata! Lo sviluppo non porterà cibo, medicine e generi di prima necessità all’Africa e a tutti i bisognosi del mondo, ma solo beni superflui a chi ha già tutto! Qui il problema non è Amazon, Google, Apple, Facebook, le banche, le lobby farmaceutiche o quelle delle armi. Il vero problema è la nostra ignoranza e indifferenza verso qualunque tipo di cambiamento nella nostra società. Accettiamo tutto quello che ci viene proposto da un ristrettissimo numero di persone in modo assolutamente passivo. Viviamo un’epoca in cui sembra che ci abbiano privati della nostra energia, del nostro senso critico, della nostra voglia di lottare per un modo migliore. Ovviamente questo non è un complotto a danno dei popoli, tutto si sta svolgendo alla luce del sole, ma siamo talmente distratti da tante scemenze che non ce ne stiamo neanche accorgendo o, forse, non ce ne importa proprio niente! Infine, mi piacerebbe dire che ci sono anche molti esempi positivi che potrebbero produrre un cambiamento concreto nel nostro mondo, ma purtroppo vengono sempre fermati o resi innocui da chi detiene il potere. A questo punto, aspetto una rivoluzione che parta dai giovani che sono quelli che hanno tutto da perdere da questo modello di sviluppo insostenibile! Spero in loro, noi abbiamo fallito!
5 anni fa
Ciao Luciano,
condivido tanto di questo tuo commento soprattutto sulla “distrazione” di massa a cui siamo soggetti e sulle conseguenze.
Quello che mi perplime è la tua rassegnazione finale. Non sono tanto lontana dalla tua età anagrafica. A cinquant’anni, demandare ai giovani la rivoluzione mi sembra quantomeno deresponsabilizzante.
Un po’ come quando cammini in una città maltrattata e ti rassegni alla noncuranza.
L’iniziativa individuale forse non cambierà il mondo in uno schiocco di dita ma può dare l’esempio. Proprio come gli esempi positivi che citi tu e che dovrebbero essere messi in luce.
Ti ringrazio per la tua condivisione.
Giorgia
3 anni fa
Ma col pagamento delle 5 rate Amazon, si viene censiti al CRIF?
Io non riesco ad ottenere finanziamenti perché maii fatti finora. Ora ho fatto un acquisto a 5 rate su Amazon.it dopo tale acquisto, ed il pagamento ultimato, c’è speranza per poter chiedere il pagamento, sempre su Amazon, di Cofidis? Grazie.
3 anni fa
Ciao Gianluca,
non so quali siano le regole di Amazon ma data la rapidità dei tempi di rateizzazione (immediata) non credo proprio che chiedano la Crif.
Di conseguenza non credo che ti crei un precedente positivo, ma credimi meglio non chiedere prestiti ;-).
Continua a seguirci.
Buona giornata,
Giorgia