Scommessa o investimento? L’incredibile caso di GameStop

gamestopUn manipolo di piccoli investitori uniscono le forze per vendicarsi di Wall Street, dei poteri forti, dei pezzi grossi della finanza, utilizzando gli stessi strumenti che li hanno resi così potenti. Lo fanno servendosi, fra le altre, di una piattaforma chiamata…Robinhood.

No, non è la trama dell’ultimo film di tendenza su Netflix, ma è quello che sta succedendo sui mercati finanziari da qualche settimana.

Se fossi la sceneggiatrice lo intitolerei: “l’incredibile caso GameStop”.

Salvo che non si tratta solo di GameStop e che quello che è successo (te lo spiego fra un attimo) ha provocato perdite di miliardi di dollari a fondi di investimento famosi e rispettati, e ha attirato l’attenzione della SEC, l’autorità di vigilanza della borsa americana.

Che conseguenze ci saranno, che decisioni verranno prese?

Lo scopriremo solo vivendo, ma una cosa è chiara: quello che è successo non è INVESTIRE in borsa. Quello che è successo è gambling cioè gioco d’azzardo una scommessa.

Ma andiamo con ordine.

Cosa è successo a GameStop?

GameStop (la nota catena di vendita di videogiochi) non se la passava benissimo da un po’: la crisi innescata dal boom digitale e dai lockdown faceva prevedere il peggio.

In base a questa previsione parecchi fondi di investimento “ricchi e famosi” avevano scommesso al ribasso in un’operazione finanziaria chiamata short selling o come si dice in gergo erano andati short.

Lo short selling (come spiega Roberto in questo articolo) consiste nel VENDERE azioni che non si possiedono per poi ricomprarle successivamente per trarre profitto dal crollo del prezzo.

GameStop pare che fosse tra i titoli più shortati di tutto il mercato americano.

Un gruppo di piccoli, agguerriti investitori amatoriali riuniti in una piattaforma online chiamata r/wallstreetbets, una sorta di forum in cui ci si confronta sugli investimenti alla ricerca di operazioni molto speculative, comincia a diffondere l’idea di comprare GameStop perché ritenevano che il suo valore fosse sottovalutato (lo aveva sostenuto mesi prima anche Michael Burry, l’investitore intorno a cui ruota il film La Grande Scommessa) e di poter usare la strategia ribassista dei fondi contro loro stessi.

Se ho un titolo venduto allo scoperto che anziché scendere inizia a salire, per limitare la perdita sono costretto a comprare e il mio acquisto va ad alimentare ulteriormente la salita del prezzo.

A gennaio entra nel consiglio di amministrazione di GameStop Ryan Cohen, un altro famoso investitore. Per gli investitori di r/wallstreetbets è il segnale positivo che scatena l’inizio degli acquisti.

Come siano state convinte moltissime persone a comprare non è ancora ben chiaro, ma l’ondata d’acquisti si propaga. Anche Elon Musk in un Tweet fa il tifo per loro.

Si incitano a vicenda con toni oltranzisti  per far aumentare le quotazioni e, come previsto, i grandi fondi iniziano a ricoprire le gigantesche posizioni aperte che, in un effetto domino, spingono il titolo a rialzi spaziali.

GameStop fa un +435% nel giro di una settimana!

Le grandi società di fondi registrano perdite di miliardi di dollari e tanti piccoli speculatori amatoriali guadagnano.

La piattaforma di r/wallstreetbets passa dagli iniziali 2 milioni di utenti a oltre 4 milioni e mezzo attuali.

Visto il risultato, gli utenti estendono il loro interesse ad altri titoli con caratteristiche simili a GameStop.

Nel tentativo di ripetere il colpaccio finiscono sulle montagne russe: AMC (una catena di cinema), Nokia, Blackberry, American Airlines

Sul mercato la confusione e la volatilità sono altissime.

GameStop passa da un meno 44% a un più 60% in poche ore.

Alcune piattaforme di brokeraggio come la nota Robinhood (mai nome fu più profetico), eToro ed ETrade decidono di bloccare in tutto o in parte l’operatività tentando di limitare i rischi che corrono in quanto effettive controparti del mercato.

Contro di loro si scatenano l’ira e le denunce da parte di molti utenti. Ma il danno ormai è fatto.

Le perdite dei grandi fondi sono eclatanti, l’impatto che hanno generato gli investitori amatoriali un punto su cui riflettere.

Qualcuno ha scritto che in questo modo si è trasformato il mercato finanziario in un casinò. 

Premesso che ognuno con i propri soldi fa ciò che ritiene meglio, credo che il punto sia esattamente questo.

In questo Blog, sulla Community di Educazione Finanziaria Efficace, al corso di INTELLIGENZA FINANZIARIA e soprattutto nei corsi più avanzati, sproniamo le persone a prendersi la responsabilità di gestire il proprio denaro in autonomia: senza delegare il risultato dei propri investimenti alle banche o al consiglio dell’amico.

Benché per qualcuno sia stata vincente, l’operatività dei membri di r/wallstreetbets non è investire (per approfondire guarda anche il video investing vs trading): è appunto una scommessa da casinò (gambling in inglese), un gioco d’azzardo che può andare tanto bene quanto male. 

Rosso o nero? Su cosa vuoi puntare? 

Mi sono confrontata sulla vicenda con Luca Giusti. Lui da trader professionista, teorizzatore del trading meccanico e gestore di ingenti capitali istituzionali ha fatto del controllo del rischio e della continuità dei risultati la sua strategia. 

Una strategia originale (webinar in Community del 4 febbario) che porta avanti con risultati sbalorditivi da oltre 10 anni testimoniandone pubblicamente i risultati settimana dopo settimana.

Queste le sue parole:

“Il trading non è vivere alla giornata inseguendo qualcosa che sale. Serve un metodo, un piano e poi bisogna seguirlo (che non è la stessa cosa).

Giorgia Ferrari

Se vuoi approfondire gratuitamente iscriviti a EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE

2 commenti

  1. Andrea G.

    3 anni fa  

    Sapevo che avresti scritto un articolo a riguardo. Lo aspettavo 🙂
    Seguo l’azienda da parecchio tempo e, nonostante la mia passione per i videogiochi, ero pazientemente in attesa per un momento ideale per shortare, fortunatamente non l’ho fatto e l’intelligenza finanziaria maturata grazie a IF, mi ha fatto rimanere osservatore distaccato! So per certo che l’Andrea di soli 5 anni fa avrebbe probabilmente perso soldi 😀
    Ciò che è successo è pericoloso e dove sicuramente qualcuno ci ha guadagnato molti “trader” allo sbaraglio si sono sbucciati le ginocchia.
    Speriamo non diventi una moda perché diventerebbe una vera e propria giungla!

    Un abbraccio


    • Giorgia Ferrari

      3 anni fa  

      Ciao Andrea,
      credo che il ruolo degli investitori “amatoriali” sia destinato a crescere ancora.
      Gli strumenti che abbiamo e la possibilità di accedere al mercato anche con cifre piccolissime li fa crescere di numero quotidianamente.
      Auguriamoci che partecipino tutti a INTELLIGENZA FINANZIARIA prima di fare danni ;-).

      Un abbraccio,
      Gio


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