Imparare ad accettare le perdite nel trading

Il successo nel trading e nel guadagnare in borsa è dato da una combinazione di:

  • 25 % metodo e strategia
  • 25% money management
  • 25% psicologia e gestione dell’emotività
  • 25% esperienza

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Il Dr. Alexander Elder, autore dei best-seller  “Trading for a living” e “Welcome to my Trading Room” esprimeva lo stesso concetto con parole diverse quando nei suoi libri parlava delle “3 M“: Mind, Money & Method.

Io stesso uso lo stesso acronimo delle “3M” di Elder nelle prime ore del corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”] di cui condurrò la prossima edizione il [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”].

Comprendere questo concetto, tanto basico quanto essenziale, ci porta a sottolineare il fatto che l’aspetto metodologico e strategico (saper leggere un grafico di borsa tramite l’analisi tecnica, saper selezionare i titoli su cui fare trading, saper gestire una posizione valutando opportunamente rischi e obiettivi etc.), pur importantissimo soprattutto agli inizi della propria attività sui mercati azionari, tuttavia non è da solo sufficiente per permettere di guadagnare con costanza e sistematicità.

In borsa non esiste il “Sacro Graal, lo strumento finanziario (azioni piuttosto che opzioni, forex, futures etc.) il metodo o la tecnica semi-magica che permettono di effettuare predizioni perfette tali da farci intuire sistematicamente se l’azione o il future tal dei tali salirà oppure scenderà nel prossimo periodo.

Di fatto, se tale metodo o strumento finanziario esistesse, si bloccherebbe il sistema perchè l’informazione verrebbe condivisa ed ecco che se tutti volessimo comperare il titolo in quanto certi del suo futuro andamente positivo, non troveremmo però nessuno disposto a vendercelo per cui, per definizione, dobbiamo accettare che, anche lavorando e operando al meglio con alle spalle una formazione solida ed un’altrettanto efficace esperienza con le varie situazioni di mercato, operare in borsa significa lavorare con un metodo probabilistico ma non certo.

Immagina di lanciare un dado con tre facce e che qualcuno sia così folle da pagarti una vincita in caso il dado atterri dal lato “A” oppure dal lato “B” mentre lui vince soltanto se il dado mostra il lato “C” … accetteresti la scommessa e di giocarti del denaro sulla stessa?

Immagino di si e lo faresti sapendo che, vincendo di media 2 volte su 3, se tu effettuassi una serie di lanci ed ogni volta scommettessi una puntata di pari importo, alla fine della serie di lanci non potresti far altro che ritrovarti in guadagno pur, e questo è il punto chiave del discorso, avendo incassato la tua buona dose di perdite per il 33% delle volte.

Ora, se questa è tutto sommato matematica semplice, l’atteggiamento che però caratterizza la stragrande maggioranza di chi investe in borsa o fa trading è tuttavia quello di non riuscire ad accettare l’idea di chiudere un’operazione in perdita.

Il trading ha la peculiarità di aggredire in modo importante e sistematico l’emotività di chi lo pratica, facendoti sentire un “fenomeno” quando le operazioni si muovono in guadagno ma altresì deprimendoti pesantemente quando il conto comincia ad andare in rosso.

Nel trading si possono perdere soldi per tante ragioni: sfortuna, errori propri, mancanza di approfondimento nella scelta del titolo su cui operare, superficialità, fretta, imprevisti (ad es. una notizia che influenzi pesantemente il titolo), poca esperienza etc.  Nella mia esperienza personale come trader ed in quella delle persone che ho seguito in tanti anni con la mia attività di coaching, la sfortuna, pur presente, è di gran lunga il fattore con meno impatto statistico sulle perdite. La grandissima maggioranza delle volte, siamo noi stessi a commettere degli errori.

Accettare l’idea di incassare delle perdite è il primo passo verso la propria evoluzione come trader e investitore di successo.

Qualsiasi trader ha delle perdite, nessuno escluso, e chi ti dice che non ne ha mai avute, semplicemente sta … mentendo.

Il punto quindi diventa: come ci comportiamo nei confronti di queste perdite?

Lascia un COMMENTO all’articolo esprimendo la tua opinione o esperienza in merito, nel prossimo post vediamo di approfondire l’argomento dal punto di vista sia psicologico-emozionale che metodologico.

Alla prossima, buon trading!

Roberto Pesce

3 commenti

  1. Fab

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,

    bel post come al solito!! Aoù ce ne fosse uno bruttino!!

    Ma chi è il “Ghost Writer”?

    Scherzo!!!!

    A parte gli scherzi, concordo con quanto hai scritto e aggiungo qualcosa!!

    In borsa esiste un detto:

    “Investite per fare soldi e perderete”

    “Investite per imparare e guadagnerete”

    e ciò è vero anche nel Trading vero e proprio.

    In altre parole questo detto riflette perfettamente i risultati di anni di studio della psicologia cognitiva:

    a) Obiettivo di prestazione = Apprendimento superficiale. Nel campo degli investimenti e del trading: perdite sicure!!

    b) Obiettivo di padronanza = Apprendimento approfondito. Nel campo degli investimenti e del trading: crescita nel tempo del patrimonio investito!!!!

    Ciao!

    Fab


  2. Giovanni

    13 anni fa  

    Ottimo argomento, in quanto è il nocciolo duro per cui le persone smettono di investire in azioni/futures/opzioni/forex, ecc. Una volta scottati dalla perdita si molla tutto. A me è capitato che una volta sono dovuto stare lontano dai monitor per quattro giorni e quando sono tornato ero sotto del 20% (lo stop loss inserito non ha funzionato, poi ho capito che dovevo impostarlo in maniera diversa). Insomma mi sono ritrovato a -20%: che fare? aspettare che risale oppure chiudere e portare a casa la sonora lezione? Come ci si dovrebbe comportare in caso di una forte perdita? Ciao Giovanni


  3. piergiorgio

    13 anni fa  

    preg,mo dott.or roberto pesce :

    mi unisco ai tuoi auguri e voglio ricambiarli sentitamente , non avevo il minimo presentimento che tu avevi già programmato un 2011 ricco di
    soddisfazioni il mio augurio salute prima di tutto per tutta la tua bella famiglia e per te stesso poi sò che nel programmare e gestire sei
    molto bravo . spesso prendo i tuoi spunti leggo i tuoi libri che ci consegni ai tuoi corsi . non lo faccio per imitare te ma per cercare di
    capire il tuo ragionamento per seguire i consigli di una persona che la
    sà spiegare bene perchè conosce tante cose , quello è importante anche
    le cose che sembrano inutili hanno la loro importanza . ciao roberto
    tanti tantissimi auguri di buone feste e buon anno

    piergiorgio zucchi


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