Quest’anno nella calza della Befana i miei figli troveranno la paghetta.
Non so come la pensi tu, ma io credo che la Befana sia il personaggio più democratico e sincero che popola le nostre festività. La vecchina con licenza di distribuire carbone a chi non si è comportato bene riscuote da sempre la mia stima; spingendo gentilmente ad un esame di coscienza annuale mi appare giusta, equa e formativa: un argine alla diseducazione “dell’ottengo tutto e subito” a cui sono soggetti tanti bambini più o meno cresciuti. Forse sto invecchiando.
Sentendomi perciò una Befana nell’animo, e senza tralasciare dolci e piccole sorprese, ho pensato di trasformare questo appuntamento in un momento educativo istituendo formalmente la paghetta.
Se anche voi la volete includere nella vita dei vostri figli ecco qualche indicazione a suo favore.
Perché la paghetta?
La paghetta deve coprire tutte quelle spese non incluse nel sostentamento quotidiano: soldi che possono essere spesi per divertimenti o piccoli acquisti, tutto quello che non rientra in cibo, vestiti, libri scolastici, attività sportive o trasporti.
E’ basilare definire da subito cosa deve essere pagato dai genitori e cosa dai figli perché è nell’ambito di quei confini che si svolge il ruolo educativo nostro e della paghetta, importante anche per altri motivi:
- Dare soldi da gestire ai figli è una dimostrazione di fiducia. È un atto attraverso il quale bambini e ragazzi si responsabilizzano, imparando a lungo termine a distinguere tra beni necessari e spese superflue.
- Con la paghetta si apprende quanto sia vantaggioso risparmiare. Spendere tutto subito li priva della possibilità di acquistare qualcosa al di fuori della loro portata e che potrebbero invece ottenere accantonando denaro un po’ alla volta.
- L’abitudine al risparmio fa diventare più selettivi. I ragazzi impareranno a meditare sulle spese, valutando quali affrontare e quali no, e questo contribuirà a formare adulti con una minor attitudine a far debiti eccessivi.
- La determinazione della paghetta e delle regole di utilizzo (di cui parlerò in uno dei prossimi articoli) è un’occasione di dialogo sul tema finanziario. Come abbiamo detto più volte, i figli apprendono per imitazione dei comportamenti dei genitori e, in parecchi casi, non hanno la chiara percezione dei budget familiari. Definire precisi confini consente di ridurre la conflittualità data da pretese fuori misura.
- Ai genitori, stabilire una quota fissa da destinare ai figli per i loro “sfizi”, consente una migliore pianificazione delle proprie spese.
- Solo se hai denaro tuo puoi pensare di donarlo. Se si insegna ai figli che, per quanto poco si abbia, una piccola parte è giusto che sia condivisa con chi ha meno, li si allena alla generosità.
E così siamo tornati ai doni e alla vecchina in arrivo che, nella nostra tradizione, simboleggia l’anno vecchio che se ne va portando via tutte le feste e ci auguriamo anche il peggio.
Storie legate alla Befana
Di storie legate alla Befana ce ne sono parecchie.
Nella tradizione cristiana la figura della Befana è legata ai Re Magi: si narra che Baldassarre, Melchiorre e Gaspare nel seguire la stella cometa abbiano chiesto indicazioni a un’anziana signora.
Una volta spiegato alla vecchietta che sarebbero andati a render omaggio a Gesù bambino portandogli oro, incenso e mirra, le hanno chiesto di unirsi a loro, ma lei ha rifiutato.
Rimasta sola la Befana pentita di non essere andata, preparò una cesta di dolci e si mise a cercare i Re Magi senza successo. Da allora gira di casa per casa donando dolci ad ogni bambino sperando di ritrovare Gesù: simbolicamente quei doni e quella dolcezza sono propiziatori per l’anno appena iniziato.
La storia che preferisco però è quella in cui la Befana simboleggia Madre Natura: la Terra che genera doni in abbondanza a chi la coltiva con fatica e dedizione, mentre produce carbone, simbolo di aridità e sterilità, a chi non si impegna.
In fondo è esattamente questo che fanno i genitori con i propri figli: coltivare tutto il buono che è in loro affinché la vita sia più dolce.
Giorgia Ferrari
7 anni fa
Evviva, io sono sempre stata a favore della paghetta, soprattutto perchè devono imparare a gestirsi e a risparmiare se vogliono qualcosa di particolare! Condivido tutto, e auguri a te! ?
7 anni fa
Ciao Emanuela,
grazie, il tuo entusiasmo è sempre contagioso!
7 anni fa
Buona Epifania Giorgia, molto piacevoli ed interessanti i tuoi articoli, attendo i prossimi, ciao!
7 anni fa
Grazie Luca,
sono contenta che ti piacciano.
Continua a seguirci e condividi 😉
7 anni fa
Bellissimo articolo.grazie.
7 anni fa
Grazie a te Tatiana!
7 anni fa
Fantastica Giorgia ?
È sempre bello leggere i tuoi articoli!
Trovo sempre spunti interessanti,questo mi aiuterà sicuramente con le mie bimbe!
Grazie!!
7 anni fa
Ti ringrazio Simona, mi auguro che apprezzino anche le tue bimbe.
Raccontami come prenderanno questa novità, ci conto!
7 anni fa
Non avendo figli a paghetta la penserò per me.
Grazie del pensiero.
7 anni fa
Prima paga te stesso dice Roberto 😉
Grazie a te Antonio
7 anni fa
Grazie Giorgia
sempre illuminanti i tuoi post!!!!!!
7 anni fa
Grazie Giuseppe!
7 anni fa
Grazie Giorgia, ma la befana ha pensato anche ad un bel foglio di excel per definire a quanto ammonti la paghetta in base all’età? 🙂
7 anni fa
La Befana ci ha pensato Gian Paolo…
Non credo che si spingerà fino a un foglio excel, ma darà istruzioni più dettagliate in base all’età.
Naturalmente se tu hai già un tuo metodo informatizzato la Befana è ben felice di condividerlo 🙂
7 anni fa
Wow…articolo stimolante e che fa’ riflettere….a mio parere utile anche per ‘i grandi’.
7 anni fa
Ciao Massimo,
Che cosa in particolare pensi possa essere utile “ai grandi”?
7 anni fa
Scusa il ritardo Giorgia. Mi riferisco ai sei punti elencati nel post sull’importanza della paghetta; ritengo che tre siano importanti per gli adulti considerate alcune situazioni economiche difficili. Motivi che Roberto illustra molto bene nei corsi, e spesso riprende anche nei propri articoli, di evitare di indebitarsi o anche di destinare una quota delle proprie entrate al risparmio. Oggi c’è la corsa al tutto e subito e spesso ci si indebita anche per l’acquisto del cellulare.
7 anni fa
Esatto Massimo,
ci sono argomenti che appaiono “da bambini” ma che sono moooollltooo più utili agli adulti.
Ti auguro una buonissima giornata!
7 anni fa
un bellissimo articolo che contiene consigli che probabilmente seguirò……..
7 anni fa
Grazie dell’apprezzamento Adriano,
se decidi di seguirli fammi sapere come va 🙂
7 anni fa
Interessante…molto interessante…..Ho i figli di 26 22 e 18 anni…..informazioni che mi sarebbero state utili sicuramente in passato….grazie Giorgia
7 anni fa
Ciao Laura,
in effetti sono grandicelli, ma se vivono ancora con te una gestione a paghetta adeguata alle loro esigenze è ancora utile 😉
4 anni fa
Grazie Giorgia!
Non avevo ancora letto questo tuo articolo. Molto interessante e sempre attuale.
Ora vado a cercare gli articoli successivi…
4 anni fa
Grazie Osvaldo!